Era un migrante 20 Aprile 2015 – Pubblicato in: Le Storie Semplici

Tantissimi anni fa un uomo che oggi avrebbe più di cento anni baciò sua moglie e i suoi figli e disse che sarebbe tornato presto. Presto, come si intendeva all’epoca: il tempo di cercare una nuova vita, un lavoro migliore, e un luogo in cui far crescere la sua famiglia. Il tempo di allontanarsi da un’Italia povera e vuota di promesse, di libertà e di quella linfa che sarebbe arrivata solo con la ricostruzione. Salì su una…

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Gigli 23 Marzo 2015 – Pubblicato in: Le Storie Semplici, Wellness

Il bello degli aeroporti sono i vetri, ha pensato sedendosi sulla sedia di plastica nera. Vetri dai quali puoi vedere solo cielo e aerei, e pensare che tutto sia dietro l’angolo. Il tempo di un decollo, un bicchiere di succo d’arancia, un atterraggio e puoi essere lì. Nella spiaggia che hai sempre sognato. Nella città che hai sempre e solo visto al cinema. Fra le braccia dell’uomo che ti ha lasciata dicendoti «Devo inseguire i…

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Il Natale più bello della mia vita 24 Dicembre 2014 – Pubblicato in: Cose Varie, Le Storie Semplici

Il Natale più bello della mia vita non è stato a Natale. È stato ai primi di dicembre, era il 1998 e abitavo a Lisbona. Fuori si stava bene, c’erano dieci gradi, e in casa – una casa enorme del 1800 senza riscaldamento in cui vivevamo in quattordici – faceva freddo. Sempre. La mattina, quando mi alzavo alle sei per essere all’università, la sera, quando tornavamo tutti e ci raccontavamo le nostre giornate seduti attorno al tavolo…

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Un’emozione senza ritegno 28 Novembre 2014 – Pubblicato in: Le Storie Semplici

Quando mia figlia è nata, ho passato mesi a osservarla. Guardavo i suoi piedini, le dita minuscole e quegli occhi, profondi, che non si decidevano a scegliere un colore. Come se gli occhi di un neonato fossero il pentolone dove si cucina lento il futuro di una persona. Ci svegliavamo insieme, sempre un secondo prima io di lei, per una strana forma di telepatia, o forse solo perché quando aprivo gli occhi lei aveva già cominciato a…

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Non sarò mai più sola 26 Settembre 2014 – Pubblicato in: Le Storie Semplici

Erano ancora tutti seduti in cerchio, ognuno sulla sua seggiola di formica verde. Il cielo stava per diventare blu, i lampioni erano spenti, le chiacchiere stavano per diventare più fitte e le risate più rumorose. Si è alzata veloce, ha detto «Non vi abbraccio tutti perché siete troppi. Scappo, divertitevi» e ha mandato un bacio verso il vuoto al centro di quel cerchio. È così, ha pensato camminando verso casa, è così la vita quando sei mamma.…

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Vedo i suoi occhi sorridere 12 Giugno 2014 – Pubblicato in: Le Storie Semplici

Arriva a prendermi a San Salvario. È una sera di giugno, sono quasi le 23, e le strade sono piene di gente. Ogni volta che inizia l’estate, vedere le persone che se ne stanno in giro a chiacchierare, bere e baciarsi mi riempie di buonumore. Poi quando arriva settembre mi sono già abituata, però in quel momento, quando ho la sensazione di aver anche questa volta superato l’inverno, sono felice. Lui arriva e io faccio…

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Il posto del cuore 30 Aprile 2014 – Pubblicato in: Le Storie Semplici

Ogni anno, l’ultimo giorno pioveva. Restavamo tutti sulla passeggiata a guardare le gocce che andavano a infilarsi nella sabbia. Mille puntini scuri dove fino a poche ore prima avevamo giocato, urlato, e sorriso. C’era chi alzava lo sguardo e diceva «Mamma, posso andare lo stesso?» e puntuale arrivava la risposta «No, oggi no. Piove. Andiamo a finire di fare le valigie». Io guardavo laggiù, verso l’orizzonte, vedevo l’acqua che per l’occasione si era vestita di…

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Le storie semplici: Saudade 26 Marzo 2014 – Pubblicato in: Le Storie Semplici

«Non capirai cosa vuol dire saudade finché non andrai a vivere in Portogallo» A 22 anni, con le valigie pronte per un anno di Erasmus, è difficile fermarsi a pensare al significato delle parole. Chi se ne importa delle parole: arriverò, troverò una casa, conoscerò persone, mi innamorerò di tramonti, albe e sguardi, e ballerò fino ad avere male alle gambe. E invece ci sono parole che racchiudono storie. E a volte riescono a raccontare…

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I sogni lunghi e la mediocrità 25 Febbraio 2014 – Pubblicato in: Le Storie Semplici

Quello che Sara ha sempre saputo è che sarebbe diventata famosa. Aveva sei anni, gli occhi nocciola e la voce squillante, e a parenti e conoscenti raccontava «Farò l’attrice, o forse la cantante». Con gli anni Sara capì che la sua passione era la musica, quella musica che non smetteva mai di ascoltare. Erano gli anni ’80, e lei aveva una radiolina arancione che si portava ovunque, anche in bagno. Aveva quattordici anni quando trovò…

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