Come passa il tempo con il plank 20 Novembre 2015 – Pubblicato in: Funky benessere, Wellness

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Esiste un modo per fermare il tempo, o per farlo scorrere molto più lentamente: si chiama plank e dopo lo squat diventerà il tuo miglior alleato nella lotta alla flaccidità.

Ti sto proponendo esercizi dai nomi improbabili, lo so, sappi però che più sono strani e impronunciabili, più fanno bene. Prendiamo il plank, per esempio, l’esercizio di cui ti parlo oggi: all’apparenza è semplicissimo, quasi banale, ma nasconde in sé parecchie difficoltà e altrettanti benefici. Tutto quello che devi fare è restare in mobile nella stessa posizione per almeno 30 secondi. Sì ma, bella mia, la posizione è quanto di più vicino alla tortura tu possa immaginare: a terra, in posizione da “flessione”, con i gomiti appoggiati e i talloni sollevati. Tieni questa posizione con la schiena ben dritta, le spalle inlinea sopra i gomiti, i glutei stretti e appiattendo il più possibile la pancia. Sei ora pronta a vivere i 30 secondi più lunghi della tua vita. Su Facebook circola una frase bellissima: se pensi che un minuto passi troppo in fretta, non hai mai fatto un minuto di plank.

I primi 10 secondi penserai di potercela fare alla grande, i successivi 10 inizierai a dubitare delle tue forze, i restanti 10 invocherai l’aiuto di tutti i santi del paradiso, allo scattare del 30esimo secondo stramazzerai a pelle d’orso sul pavimento. È normale all’inizio e qualche volta ti capiterà anche dopo mesi di allenamento. Prendi me per esempio, dopo dodici mesi di plank ancora stramaledico il suo inventore e mi aggrappo ai pensieri più positivi che ho per arrivare alla fine di quei 30 secondi.

Perché è così importante il plank e perché dobbiamo farlo?

Primo perché richiedono un investimento di tempo minimo e permettono di raggiungere risultati apprezzabili in un lasso di tempo breve. In secondo luogo, rinforzano e stabilizzano il “core”, cioè la parte centrale del nostro corpo, quella composta dai muscoli della cintura addominale che ci sostiene in ogni attività quotidiana. Rinforzare e stabilizzare il core significherà anche avere una schiena più forte e un maggior equilibrio, senza contare che irrobustendo i muscoli coinvolti dal plank ne gioverà tutto il metabolismo che resterà attivo anche nei momenti di riposo.

Plank daily routine x 3 volte

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30 secondi plank di base

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30 secondi plank sui gomiti

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30 secondi plank laterale dx e sx

Una raccomandazione importante: in posizione di plank guarda sempre dritto davanti a te. Sempre, non spostare mai lo sguardo verso la pancia. Non farlo dai, fidati. Lo stai facendo, ti vedo.

Ecco, l’hai fatto e l’hai vista. No, non è un’appendice e non è un marsupio, è parte di te ed è quella che ti spingerà a fare plank ogni giorno.

Ultima cosa: il plank non sostituisce lo squat, si fanno entrambi, non fare la furba!