Vengo anch’io? Sí tu sí: tre figli e Valencia. 31 Ottobre 2013 – Pubblicato in: Next Generation Travellers – Tags: , , , , ,

Vengoanchiositusi! Io, Chiara, una mamma, tre figli, ex agente di viaggio, con il cuore lasciato su quella tanto amata scrivania…

Loro Gabriele 7 anni, Carolina 4 anni e Greta 1 e qualche mese e un marito Gianluca, vittime indifese della mia grande passione.

Ho deciso da subito che né 1 né 2 né tre figli mi avrebbero fermato, e così appena si può si fanno armi, bagagli (pochi) e si parte…

Si parte e si viaggia low cost, perché la famiglia è numerosa, ma con cura nei dettagli, perché il mio cuore di agente anche se trasferito, batte ancora forte.

Si vola Low cost, perché ringrazio tutti i giorni Mr. O’Leary per aver aperto a tutti, la grande possibilità di svolazzare in giro per il mondo, con pochi pochissimi soldi, e si dorme low cost ma non prima di aver spulciato uno a uno tutti gli hotel, appartamenti o ostelli che la meta offre, e aver selezionato quella che riesce a far coincidere esigenze della famiglia, alle tipicità del luogo che andremo a visitare.

Come tutti mi affido ai più famosi siti specializzati, ma se possibile cerco sempre il contatto umano, seppur cibernetico con chi gestisce le strutture in cui soggiorneremo, una risposta affrettata, non è mai sintomo di buona ospitalità.

E allora si riparte, prossima meta Valencia, città a detta della mia amica Elena, mamma di due bimbe e grande viaggiatrice, super kids friendly!

L’organizzazione è iniziata un paio di mesi fa, trovo l’offerta sui voli e al volo l’acchiappo! Davvero il costo di una cena, me ne vanto con le amiche, e si vola andata e ritorno.

valenciafunky18

A questo punto dove dormire? Comincio la ricerca della location in cui pernotteremo, ormai siamo in tanti, dunque le camere degli hotel iniziano a non avere più sufficienti letti per tutta la mia tribù, la risposta “maximum number of persons exceeded” lampeggia insistente davanti ai miei occhi, mi faccio delle domande ma non demordo, e mi fiondo sugli appartamenti! Ottima soluzione per le famiglie numerose e non, più spazio, e la possibilità di una cucina che quando si viaggia “low cost” non è dettaglio da poco!

Eccolo l’ho trovato Edificio Palomar, tipica costruzione valenciana ristrutturata, modern style, e in pieno centro…in 7, questo giro ci portiamo anche il nonno giovanile e la zia giovanissima, spendiamo a testa quanto in città spenderemmo per una pizza,oppure, una piega con crema se preferite, contatto la struttura e trovo Carmen, ed è subito amicizia virtuale!

E’ arrivato il gran giorno, tutto organizzato, grazie anche alla mia new web friend Carmen, si carica la mia sportivissima, sì forse un tempo, auto, ora una inevitabile 7 posti, e via verso l’aeroporto.

Dopo un rullaggio reso ancora più emozionante dall’entusiasmo dei bambini (ecco un altro buon motivo per viaggiare con loro), si parte!

 1.40 di volo, si atterra! Bienvenidos a Valencia!

 L’accoglienza della Spagna è sempre mucho calorosa, in ogni senso, sia per le persone che la temperatura che per tre giorni ci riporta in piena estate.

Il tragitto dall’aeroporto al centro della città, sia che si scelga il taxi, peraltro mezzo molto economico a Valencia,sia che si prenda la metropolitana dura sempre circa una ventina di minuti.

Raggiungiamo il nostro appartamento, appena entro, mostro tutta la mia fierezza, nell’avere scelto un posto tanto bello e comodo spendendo davvero poco.

Cartina in mano, e via alla scoperta di Valencia!

La città vecchia con le sue viuzze è affascinante, ma i suoi km e km di verde, l’enorme playa dove ad ottobre ci si tuffa ancora, il bioparco, e Oceanografico la rendono unica per i bambini.

Il modo, a mio parere, migliore per girarsela ben bene è la bici, e Valencia offre punti di rent a bike ovunque, ed è altrettanto facile, se si ha la necessità, come noi, trovare biciclette accessoriate di seggiolini di ogni dimensione!

Passiamo ai pasti, mangiare la pasta è quasi impossibile, ma questo per me è un aspetto positivo, infatti i miei bambini hanno mangiato, tapas di ogni genere e paella, arroz (riso) di ogni genere ecc.., compresa la piccola di 16 mesi!

La mia speranza è che questa abitudine li accompagni per il resto della vita.

A proposito: ricordatevi di non chiedere la crema catalana, perché seppur presente in un buon numero di ristoranti del nostro paese, i Valenciani si offendono, facendo subito notare che non ci troviamo in Catalunya! Lasciamo perdere il nonno che subito dopo ci ha provato chiedendo il latte alla portoghese.

Si mangia comunque molto bene, spendendo anche in questo caso, molto poco! Scordatevi però seggioloni o seggiolini, i ristoranti non ne hanno mezzo, il che li rende un pochino meno kids friendly in effetti, ma poco importa quando tutto il resto è tanto accogliente!

Et Voilá, questo viaggio l’abbiamo portato a casa. Se avete bisogno di consigli o dritte scrivetemi qui > chiarakidstravel@yahoo.it  far viaggiare le famiglie in modo smart é la mia messione!