Sei tutti i miei sguardi. – Featuring La Funky Famiglia 18 Giugno 2015 – Pubblicato in: Ci piace! kids, Kids, Sponsored – Tags: famiglia, occhiali da sole per bambini, Salmoiraghi e Viganò

Non esiste nulla di più intimo del capirsi con gli occhi.
E’ La comunicazione non verbale più intima e intensa che esista al mondo: privata, preziosa, intrisa di una complicità profonda quanto il nero infinito di una pupilla.

Sono fermamente convinta che le storie d’amore nascano prima da un sguardo, poi il cuore segue cercando di battere più veloce di uno sbatter di ciglia, causando così un tilt emozionale a ritmo sostenuto.

Le storie d’amore tutte.
Quelle di coppia, la prima volta dopo 9 mesi di sguardi posati su un pancione ma anche con quell’amico/a che dopo il primo scambio d’intesa riconosci già come di famiglia.

Non credo di essere l’unica a captare che la febbre è in agguato vedendo quella cosa lì che captiamo noi mamme nello sguardo dei nostri figli, molto prima del termometro, molto prima di un colpo di tosse. Metodo infallibile che la colonnina di mercurio poi misura.

Questo sguardo che conosco a memoria…

Lo sguardo va preservato è  il nostro personale patrimonio dell’anima anche se non certificato dall’UNESCO e va protetto come si deve.
E va fatto prima di aver problemi.
Sono sensibile all’argomento perché vedendoci poco, dovendomi giostrare il mio strabismo indomabile e anarchico e subendo il troppo sole, troppo riverbero, troppo laqualunque, sull’argomento occhiali, non ci scherzo mai.

Per me non è solo un accessorio: se ci vedi bene, la testa funziona meglio. Te ne accorgi spesso dopo aver trovato la soluzione al problema, perché il rischio di abituarsi all’affaticamento degli occhi è alto. Poi un giorno trovi l’occhiale giusto e ti spieghi un sacco di disagi che sentivi ma non avevi interpretato.

Per ora, Leone e Lilou ci vedono bene, ma mi sono informata per quanto riguarda gli occhiali da sole per bambini: vezzo o necessità?

Necessità.
Che sia al mare o in montagna, un occhiale da sole è un accessorio al quale abituarli fin da piccolissimi se esposti al sole. Ovvio che quando hanno pochi mesi di vita è difficile che questo accada: tra cappello, parasole del passeggino e ombrellone, nessuno di noi lascia un bebè in pieno sole.

Ma appena li vedi che sgambettano via più veloce della luce, meglio cominciare ad abituarli visto che non è cosa immediata. I miei figli son di quelli che il cappellino, almeno all’inizio, lo tenevano in testa 3,6 nano secondi. E io dietro a rimetterglielo in testa fino allo sfinimento…
Anzi, con Lilou è ancora così.

Le cose da tenere a mente quando si sceglie un occhiale da sole per i più piccoli sono poche, assieme a Camilla Zelda was a writer abbiamo creato delle immagini in collaborazione con Salmoiraghi e Viganò con le linee guida più importanti: ritrovatele sui loro social networks!

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Foto di Camilla Zelda was a writer scattate nello store Salmoiraghi e Viganò di Milano San Babila.