La prima regola del WineLoversClub: parlare del WineLoversClub 27 Febbraio 2014 – Pubblicato in: The Wine Lovers Club

Come tutte le cose belle della vita anche il WLC, aka Wine Lovers Club, è capitato in modo inaspettato e naturale.

Ricordo, come fosse adesso, quando Linda ha varcato la soglia di Oppio oltre un anno e mezzo fa. Ancora non lo sapevo ma in quel momento nasceva una delle più belle relazioni della mia vita!

Elena, che la soglia del mio cuore l’ha varcata oltre 23 anni fa, ancora oggi è la persona che mi fa sempre vedere il bicchiere pieno . Nel senso che se c’è in giro lei non c’è rischio di rimanere senza vino!

Allo stesso modo, piacevolmente imprevista, nasce la collaborazione con Le Funky Mamas.

Con una domanda, anch’essa inattesa, di Chiara, via Messenger :”Ste, tu sei Sommelier?”, risposta: “No, mi piace bere.” “Ti andrebbe di collaborare con noi? ” “Certo! Tanto in quel casino che è la mia vita avanzavo giusto un quarto d’ora!”

Ho sempre sognato di fare la scrittrice ed ora che posso scrivere parlando della mia passione per il vino…beh, non vi nascondo “una lacrimaaaaaa sul visoooooooo”!!!

Eccomi dunque qui, pronta ad iniziare un nuovo capitolo della mia vita : il mio primo “libro” a puntate!

 Le prossime righe sono già pura finzione o quasi.

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 WLC Prefazione

Comincio con l’impostare il carattere “American typewriter” della tastiera del mio inseparabile iPad {vero!}, per meglio calarmi nella parte e con l’intento di darmi un tono da prossimo premio Nobel. Finalmente apro una bottiglia di vino {questo è verissimo!!!}, quella che sento essere giusta per oggi, quella che mi ha ispirato guardando l’etichetta, quella che, leggendo le due righe descrittive sul retro, mi ha interessato per le caratteristiche tecniche e per gli abbinamenti al cibo suggeriti.

Ora devo, soprattutto, cercare di ricordarmi la “sua” storia – dove l’ho comprato?, perché?, chi è il winemaker?, dove?, quando?– Prendo dalla borsa la mia moleskine nera, altro oggetto senza il quale potrei considerarmi persa. Ci annoto tutto, tutto quello che riguarda il vino, chiaramente.

Prendo il calice che, secondo me, meglio si adatta alle esigenze del vino scelto e ne verso quel tanto che basta per poter cominciare la mia degustazione…il mio personale viaggio nei profumi, nei colori, nei ricordi, nello spazio…

Focalizzo la mia attenzione sul mio futuro manoscritto, come tutti i migliori romanzi, anche il mio vanta personaggi di notevole spessore e carattere. Comincio da qui: eccoli.

I Personaggi di WineLoversClub

Elena, Sommelier FISAR con capacità olfattive innate e una conoscenza dei vini data una scrupolosa dedizione {beve come un alpino!}, bella, fisico col “sedere a zainetto”, simpatica, intelligente, brillante, sportiva, ama viaggiare, se si mette una cosa in testa la ottiene, curatissima sempre e soprattutto la mia migliore amica da una vita.

Linda, Americana, wine-buyer di vini Italiani per un ristorante Italiano a Seattle (Washington). In Italia per amore … {non solo di suo marito ma soprattutto dei vini italiani!!! LOL!!!}. Mora, con la bellezza di una donna che ha nel sangue origini calde e passionali come quelle armene, motivo forse per cui adora e sa usare davvero le spezie in cucina oltre a servire dei manicaretti sconvolgentemente deliziosi.

Stefania {io}, non c’entro niente con le prime due, ma il romanzo è mio, l’idea del WLC pure e i l ristorante che fa scenario alle nostre rocambolesche avventure è di mio marito quindi mi considero la persona giusta al momento giusto, nel posto giusto {anche se sapete che avrei preferito NYC!!!} ; amante sincera del bello e del buono, ho una passione viscerale per il vino, per il  bere e il mangiare bene, adoro viaggiare, leggere, comprare libri solo per il gusto di averne la casa piena. Spesso la gente che mi incontra per strada mi chiede se sto andando ad una festa in maschera … Credo che la colpa sia del mio modo di vestire che alcuni definirebbero eccentrico e colleziono occhiali. Mi piace lavorare nel nostro ristorante, e  lasciare la lista dei vini a metà sul tavolo, facilmente raggiungibile da tutti i miei Ospiti: perché chi l’ha detto che il vino lo debba sempre scegliere ed assaggiare “lui”?

Ma questa è un’altra storia …

Gabriele, il mio alter ego, chiaramente nel più positivo dei suoi significati, nella vita e nel lavoro.

Lo sponsor ufficiale di tutte le mie ” brillanti” iniziative. L’uomo sempre nascosto dietro le quinte ma senza il quale lo spettacolo non potrebbe aver luogo. La rivisitazione in chiave moderna del più classico Charlie perché essendo io, Elena e Linda degli “angeli” parliamo proprio di una sorta di “Charlie’s Angels” dal cavatappi facile, sempre col bicchiere a portata di mano e con una collezione privata di vino che risolverebbe il problema della sete nel mondo .

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VINO, il protagonista assoluto.

Con la sua poliedrica personalità, con le sue tante vesti.

Con le sue diverse espressioni e forme. Nasce da singola vite, condivide la vita in filari i quali a volte diventano vitigni che coprono superfici a perdita d’occhio, altri rimangono terroir grandi come un “fazzoletto”.

Il vino di cui vorrei parlarvi è quello davvero buono, speciale e unico.

No, non unico, in senso numerico ma unico in senso di esclusività di carattere, caratteristiche e identità.

Di Vino ce ne sono tanti, tantissimi.

Ognuno con un suo nome, con una sua personalissima indicazione, con una sua lingua.

Vino è sempre in giro per il mondo, va e viene dalle sue terre d’origine, va e viene dalle terre in cui è stato trapiantato.

Vino, a cui a volte piace il sole, altre il gelo; si fa coccolare dal giorno e dalla notte, perché la sua anima cela ferite di malattie che l’hanno reso più forte, inimitabile.

Vino è tutto e il contrario di tutto.

A volte dolce, altre secco, fermo o mosso, aspro o vellutato.

Può piacere e non piacere, ma è oggettivamente onesto!

In vino veritas.

Secondo me Sigmund con la scusa di venire a capo della personalità del Vino se ne è bevute tante di bottiglie. Peccato… ci saremmo fatti delle grandi bevute se fosse stato il mio psicoanalista!

Per tutte queste e tante altre  ragioni io vivo davvero il vino come una esperienza privata, addirittura molto intima, di cui sono gelosa e orgogliosa.

No, non sto dicendo di iniziarvi ad uno stile di vita alla Suellen &J.R. con il bicchiere perennemente in mano, sempre alla ricerca di un mobile stabile su cui appoggiare il gomito del braccio con cui non bevete!

Vi sto consigliando di vivere ogni apertura, di certe bottiglie di vino, come una cerimonia alla quale partecipare in prima persona e, quando fa piacere, invitare pochi eletti, coi quali condividere in totale armonia e spensierata sincerità ogni sorso.

Il vino, in realtà è sempre stato visto e considerato un elemento fondamentale per fare festa, grazie alle sue proprietà inebrianti ed inibitorie soprattutto se bevuto in quantità .

L’approccio al vino, ricercato e di qualitàcaratteristiche che non devono necessariamente corrispondere ad un prezzo oltraggiosamente caro–  avviene naturalmente ad una certa età. Nella vita si passa dall’ hanghover {aka postumi} dato da tremendi miscugli spacciatici in discoteca come cocktails agli aperitivi che seguono più le mode che il buon gusto. Si sopravvive alle famose cene tra amici a menù fisso in posti inenarrabili oppure fashionissimi ma dove comunque, mi dispiace dirlo, certi ristoratori senza riguardo né rispetto per il nostro lavoro, propongono vini primo-prezzo che veramente poco hanno a che vedere con il “nettare degli dei” e che per giunta provocano solo degli indimenticabili mal di testa e acidità di stomaco. Qualcuno ne sa qualcosa? Ho tralasciato volutamente le immagini più splatter, per le fanciulle più sensibili!

Quello del WINE LOVERS CLUB è quindi un semplice invito a capire il vino, ad innamorarsene, a condividere non solo i momenti importanti con esso, ma anche quei gesti di tutti i giorni come scrivere una mail per renderli un po’ più sofisticati con un calice di vino da meditazione a farci compagnia.

Se siete arrivati in quel momento della vostra vita in cui vi fa piacere dare una nuova interpretazione alle cose, beh per certe cose io sarò qui con Le Funky Mamas una volta al mese…e se non sarò qui, sarò sicuramente da qualche parte a bere un bicchiere di vino!

Per evitare qualsiasi ritorsione: Bevete responsabilmente!!!

xxxSte-fania