Non sono di quelle che scorre instagram lentamente, sebbene sia un social molto veloce,  mi sono resa conto che mi ritrovo sempre di più a fissare un particolare. A volte mi colpisce più la didascalia che trasforma la foto in altro.

Com’è come non è, seguo Jilly_Peppa da tempo su ig, eppure mi sono accorta della sedia a rotelle in un secondo momento.

In questo caso non è questione di distrazione ma del motivo per il quale ho iniziato a seguirla: lo stile.

Nata e cresciuta a NewYork, studia al Fashion Instute of Technology, ma se il suo passato scolastico c’entra con il suo saper scrivere di moda, temo non c’entri nulla con lo stile pazzesco e unico che si porta fuori e dentro: quello è personalità. Quello è lo Strafi.
Per questo è anche un’affermata modella.

La incrociai nei crocevia del web colpita dai lineamenti del viso: il taglio di capelli, il trucco, la forma del viso, il colore della carnagione. Jillian Marcado è un viso che rimane impresso.
Era taggata in una campagna di qualche brand, la cercai e iniziai a seguirla.

Poi vidi la sedia a rotella.

Sbaaam. Che doccia ghiacciata. Una cosa così visibile come può sparire nel contesto?
E qui mi blocco per non cadere in banalità, tra l’altro come posso conoscere il percorso personale di questa donna dal sorriso illuminante e della sua, leggo su wikipedia, distrofia muscolare?

Strafi.Punto gigante.
Non perché credo sia coraggiosa, non perché credo non sia facile anche solo circolare normalmente nella quotidianità con una sedia a rotelle.

Questa è una rubrica assolutamente frivola, di stile, di incoraggiamento a essere noi stesse sempre.

Per questo non ho nessuna intenzione di approfondire, cercando online, il suo rapporto con il suo percorso.

L’ho scelta perché è l’esempio lampante di quel che penso quando scrivo del concetto di Strafi.
Si è creata uno stile talemente vero, talmente autentico, che guardando le sue foto l’occhio non cade nemmeno un minuto su quella che potrebbe apparire come una diversità.

(Cos’é diverso?Chi lo decide?)

Mi stupisce sempre molto che di lei mi colpisca per primo il viso, e che solo poi mi accorgo che i suoi outfits si fondono completamente con la persona tanto che risulta difficile guardare solo il top, o i pantaloni: è un insieme perfetto. Perfetto per lei.

Grazie Jilly, hai aggiunto una nuova sfumatura allo Strafi. Non solo essere se stesse senza seguire le mode, ma indossare i capi scelti con un’attitudine talmente forte da farli sembrare parte integrante di te.

Sei tu che li porti bene, non loro che ti aggiungono un qualche cosa.

Pazzesca.

Jillian Mercado:
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