Gipsy.Love.Mums: le ricette di Carlotta, Filippo, Michele e Marina. 11 Dicembre 2013 – Pubblicato in: Gipsy.Love.Mums, Un Natale (Quasi) Perfetto – Tags: , , , , , , , , , , ,

Momenti, attimi e uno scricciolo di donna che si rivela essere una roccia.

Anzi no: un fiume in piena di idee, di fantasia, di generosità: in una parola, meravigliositudine allo stato puro.

Ho incontrato Carlotta tramite Carla Maria, ovvero il membro onorario di #wearefamily.  E’ stato amore a prima vista, e la sintonia è scoccata quando davanti a un bicchiere di vino rosso ci siamo trovate a ridere delle nostre storie con dei cerchietti da renna indosso.

Capita raramente di trovare persone con le quali il pezzo del puzzle di cui le anime sono composte sembra coincidere perfettamente, al primo tentativo: è una gran fortuna, soprattutto per Gipsy che è sempre stata poco coordinata e incline a risolvere enigmi.

E invece ecco: Carlotta mi ha aperto la sua cucina, e mi ha accolto con i suoi meravigliosi uomini e una gatta tutta pelosa e bellissima che sembra quasi umana dal tanto ti guarda con profondità.

Ci siamo perse tra passatelli in brodo a raccontarci di tradizioni natalizie. Di amori finiti male, di aspettative, di progetti, di sogni, di voli pindarici e unicorni: abbiamo scherzato su quanto a volte ci sentiamo esautorate dal contesto, eppure mai lo diamo a vedere, perché dobbiamo arrivare alla famosa riva annaspando ma intere, e soprattutto con tanto di rossetto rosso e sorriso, che noi siamo leggere, laddove la leggerezza è forza di battaglia e coraggio nelle tempeste.

Carlotta: che ha un fantastico blog di cucina e prepara manicaretti come una Dea, ma che nonostante tutto si autodefinisce una cialtrona. E io aggiungo, una cialtrona adorabile e piena di vita, che distilla amore da ogni poro e bellezza ad ogni sguardo che posa timida su di te.

Carlotta ed i suoi bambini, che bambini non sono più tanto perché sono grandi e hanno lo stesso sguardo della loro mamma,  di chi nella vita ce la farà sempre perché ha una energia intrinseca che spinge oltre qualsiasi limite e setta ogni giorno nuovi obbiettivi.

-14 giorni a Natale, gente.

Che il miracolo abbia inizio.

#agipsyinthekitchengoeschristmas

Per 6 persone

Per il brodo:
1 cappone pulito di 2 kg*

1 osso per dare un po’ di forza al sapore del brodo

1 mazzetto di prezzemolo (legalo, così è più semplice da togliere quando filtrerai il brodo)
2-3 coste di sedano,
2-3 carote
4-5 pomodorini ciliegino
sale q.b.

* Puoi farlo anche di gallina oppure di gallina e cappone insieme. Puoi farlo anche misto con del manzo. Il pollame deve prevalere comunque (niente pollo, però). Per quello misto, puoi prendere una gallina (o 1/2 cappone o entrambi), un pezzetto di magro, un pezzetto di biancostato e un osso. Le verdure rimangono in ogni caso le stesse (niente patate o cipolle)

Per i passatelli:
6 uova freschissime
300 g di formaggio grattugiato, dei quali 200 di grana e 100 di Formaggio di fossa*
300 g di pane bianco non condito, ben secco e grattugiato finemente
1 cucchiaino di noce moscata grattugiata (abbondante, se piace)
la scorza grattugiata di 1/2 limone, possibilmente limone biologico “non trattato”

*Il Formaggio di fossa è un pecorino di latte di pecora pastorizzato ed in minor misura di latte di capra o eventualmente vaccino. Viene prodotto in alcune zone di Emilia Romagna, Marche e Umbria, stagionato per tre mesi in fosse di tufo scavate nella roccia. Ha una pasta grassa, compatta e friabile e un sapore singolare che passa dal dolce al piccante con un aroma particolare che ricorda l’humus del sottobosco. Solitamente infossato fra agosto e settembre e recuperato in novembre, ha una produzione stagionale ma è reperibile mediamente tutto l’anno e ormai quasi ovunque. Lo utilizzo per i passatelli perché rende maggiormente quel gusto tipico delle mie parti.