Anche le top model piangono. 1 Giugno 2017 – Pubblicato in: Fashion, Strafi

Davvero non ci credo che sto per scrivere questo post.calzamutanda disagio

Non dopo gli innumerevoli articoli già scritti sulla consapevolezza, non dopo il massiccio lavoro appena fatto sui social dall’estetista cinica (post interessante QUI), dalla Spora (guarda QUI) e da altre voci al femminile.

No. Dai. No.
Eppure arriva anche dalle insospettabili, arriva con il caldo, arriva e si ripropone come il peperone : la paranoia davanti al cartellone.

Sto parlando delle gigantografie  pubblicitarie. In particolare di quelle che pubblicizzano costumi da bagno.

Anni fa ebbi la fortuna di entrare nelle scuole primarie a spiegare come si guarda una pubblicità,  un’esperienza indimenticabile.
Ma al momento mi sembra più importante concentrarsi sugli adulti, che dovrebbero poi essere da esempio ai giovani.

Allora, cercherò di dirtelo con estrema semplicità: non puoi fare paragoni.

In primis, non mi sento di demonizzare le modelle.
Di lavoro fanno le belle, di lavoro devono fare sport, dormire bene, fare trattamenti estetici, dieta ecc…
Sì, poi ci sono le troppe magre ma è un capitolo a sé anche se ne ho già parlato in questo post: “Secche contro tonde. Tutte contro tutte.”

L’immagine più condivisa del momento, intimissimi,  perché non dovrebbero riproporla visto il successo?
E comunque lo voglio anch’io quel reggiseno. Anche se non seno, così, per bellezza.

Belle son belle. Però, però…
Oltre alla giovane età ci sono:
trucco
parrucco
luci
fotografo
photoshop.

E dai che già lo sapevi!

Sono anni che parliamo di poter vedere una comunicazione diversa in pubblicità, dove un brand che ha come target le donne dai 30 in sù non utilizzi più l’immagine di una 18enne.
Ma se davanti a quel cartellone, continui a farti venire le paranoie, nulla cambierà. Funziona ancora, evidentemente.

Luce bellissima, Camilla che sa fare le foto, una minima di editing e taaac, va che carina che sono…

Le paranoie ci stanno, ma fattele venire davanti allo specchio se proprio devi, non paragonandoti a una persona che non è del tutto reale.

Le poche volte che mi truccano, la differenza in foto è sostanziale. Quando mi fotografa Camilla zelda was a writer vengo 100 volte meglio del solito. I filtri instagram ce li avete anche voi nello smartphone, ecco, con photoshop puoi fare mille volte meglio.
Disse quella che ieri prima di pubblicare le foto dei nuovi orecchini nell’ eshop ha dovuto togliersi due bei pelazzi che avevo sopra il labbro con un applicazione del mac.

Abbiamo introdotto il diario di un’attrice pubblicitaria proprio per accorciare le distanze tra il dietro le quinte e noi spettatori. Trovate tutti i post di Queralt –> QUI

E se avete Netflix, guardatevi about face, il documentraio sulle prime mega Top Model, rimarrete stupite, molto stupite di quello che si cela dietro a tutto quel glamour.
Sofferenza, insicurezza ma anche sessismo a livelli assurdi.

Anche le top model piangono.
Le Strafi no.

La cartolina che arriva con gli ordini effettuati sul Funky Eshop!