Tra color che son sospesi. 19 Maggio 2011 – Pubblicato in: The Funky Diaries

Questo è un periodo strano, stranissimo. Le vite di molte persone che conosco sono sospese a mezz’aria, è una situazione di stallo pneumatico che non ti spieghi. Forze invisibili e contrapposte tirano elastici di avvenimenti bianchi e neri, lasciando un vuoto dai colori indefiniti. Ciò che si intravede all’esterno di questa rete è sfolgorante e colorato, è la primavera, ma dentro questo cerchio turbolento sembra Gennaio. E’ un tempo strano, rallentato ed antigravitazionale. C’è chi sta per lasciare una via, c’è chi vive dentro un nuovo progetto scoprendolo differente, chi attende delle risposte, chi si strugge per capire come fare a raccogliere  i cocci emotivi di una vita frenetica. Io stessa sono tra color che son sospesi. Dunque mi chiedo ogni notte quale mai potrebbe essere la soluzione, chiudo gli occhi pensando che il giorno successivo mi sveglierò con una vocina che mi chiamerà dal lettino: “Mamma” e prendo sonno. Un’amica incinta di due gemelle mi ha detto che dentro di lei stà montando una sensazione di responsabilità molto forte, le credo, tutte le mamme lo sanno cosa vuol dire guardare la testolina del proprio bimbo e chiedersi: “Ma ce la farò? Che futuro sarò capace di regalarti” E’ dilaniante e dolce nel contempo. Questa domanda, in realtà, se la fanno in segreto tutti quanti, l’incertezza e la galvanizzazione, il coraggio e lo scoramento di farsi e non trovare risposte concrete. C’è chi molla il colpo e lascia indietro gli affetti, i sostegni, pensando di riuscire a camminare da solo; scelta coraggiosa ed ardua, decisione impavida buona solo per i super eroi della Marvel.

Forse il modo giusto per tagliare i fili elastici dell’inverno per poter godere del calore della primavera è scegliere le piccole cose, andare avanti a passi da infante, quei balzelli che fa il mio Ricy nel parco. Va come una scheggia ma se trova un soffione non lo calpesta, se incontra una formica la saluta e se scopre una farfalla si stupisce. Lo stupore. E’ necessario stupire se stessi con decisioni che mai gli altri si sarebbero aspettati da te, azioni buone e giuste per rimettere equilibrio nella tavolozza della propria personalità, gesti infinitamente importanti.

Se esiste il disordine è perchè un percorso è finito, oppure non è quello giusto. Il Fato indica la via con precisione e tante volte è la pancia quella che ha più ragione. Poi bisogna crederci.

In un mondo dove ti dicono di tirare fuori i coglioni, talvolta è meglio raccogliere la margheritina sfigata che hai vicino. Le margherite tornano tutte le primavere sempre più numerose perchè comunicano con le radici, si incrociano e crescono insieme e mai da sole tessendo legami inscidibili. Hanno bisogno di terreno fertile, ma si aggrappano al buono con ardore.

Ebbene, mentre mastico i cornflakes del Lidl orgogliosa di aver risparmiato un euro per il caffè di domani, auguro a tutti di trovare un granello di terra ed un semino dentro se stessi. Per me forse è più facile tenere questo pensiero nel cuore perchè me lo ricorda il mio teppistello biondo, lui è un praticello florido di fiori e gentilezza che amo veder sorridere e che adoro proteggere.

Sto anche piangendo un po’ mentre sputacchio mais.

Smile Riot amici.