The Funky Art Exibitions: LeWitt, Caravaggio, Mendieta 8 Febbraio 2013 – Pubblicato in: The Funky Art Exhibitions – Tags: , , , , , , , , , , , , , ,

Sol LeWitt, Caravaggio e Ana Mendieta, sono tre artisti che amo molto. Sono a loro modo tre rivoluzionari, che seppur non subito compresi e amati, attraverso la loro arte, hanno espresso passione e sentimento. La loro produzione artistica viene celebrata attraverso tre interessanti mostre a Napoli, Frascati e Torino, a cui dedico il secondo appuntamento della rubrica The Funky Art Exibition.

Sol Lewitt. L’artista e i suoi artisti
Alla figura di Sol LeWitt (capostipite della Minimal Art) è dedicata la mostra in corso al Madre di Napoli.

La mostra napoletana si pone d’illustrare un percorso artistico che si snoda attraverso cinquant’anni, suddividendolo in tre sezioni, corrispondenti ad altrettanti nuclei tematici, con opere inedite progettate dall’artista e realizzate oggi dai suoi assistenti, con opere mai esposte al pubblico precedentemente, con opere collezionate da LeWitt.
La prima sezione, completamente inedita, è costituita da cinque wall drawings (disegni murali) scelti appositamente per lo spazio del MADRE, progettati dall’artista nel 2007 e mai realizzati in precedenza. Secondo quanto sostenuto da LeWitt nel 1970: il progetto dell’opera è appannaggio dell’artista mentre la sua realizzazione è affidata agli assistenti che, pur seguendo scrupolosamente le sue istruzioni, rendono ogni disegno diverso dall’altro. E così per la mostra di Napoli, un disegnatore inviato dalla LeWitt Collection, con l’aiuto di  giovani assistenti locali, ha realizzato cinque opere inedite progettate da LeWitt poco prima della morte.

La seconda sezione ospita invece 47 opere di LeWitt appartenenti prevalentemente a collezioni napoletane: guaches, disegni,  sculture che coprono un arco di tempo che va dagli esordi nel ’68 ai giorni nostri. Oltre che nelle collezioni private, le opere di LeWitt sono visibili a Napoli nel Museo di Capodimonte, nel Museo Madre, nella stazione della Metropolitana Materdei, alla Città della Scienza e nella Fondazione Morra Greco.

La terza sezione, infine, espone una parte consistente (95 opere) della collezione privata di Sol LeWitt. “Collezionare opere di altri artisti non è mai stato per LeWitt un hobby, ma un impegno a tempo pieno, esattamente come disegnare, progettare i wall drawings, realizzare le strutture tridimensionali.”.
Consistente è anche il nucleo di opere di artisti italiani, da Boetti a Merz, da Kounellis a Paolini, da Salvo a Chia a Tirelli; colleghi e amici frequentati nel corso delle lunghe e regolari permanenze dell’artista nel nostro paese. La collezione consente di ripercorrere l’intera storia dell’arte internazionale dal secondo dopoguerra attraverso l’occhio di un suo grande protagonista.

Sol LeWitt. L’artista e i suoi artisti
Museo Madre – Napoli
dal 15 dicembre 2012 al 1 aprile 2013
Per maggiori informazioni: info@museomadre.it

About Caravaggio. Visioni & Illusioni contemporanee
Cosa succede se grandi artisti dell’epoca contemporanea si confrontano con un grande maestro del passato come Michelangelo Merisi da Caravaggio? Ne nasce una mostra singolare in cui le opere di Caravaggio vengono interpretate in chiave moderna. Tutto questo accade alle Scuderie Aldobrandini di Frascati, dove si cerca di porre l’accento su come le opere di Caravaggio vengano recepite nell’immaginario collettivo.

L’arte di Caravaggio si rinnova in mostra, a tal punto che opere, come il Narciso, il Bacchino malato, la Medusa o la Deposizione, entrate assieme al loro artista nel mito, vivono una nuova vita nella rilettura di grandi artisti.
Si tratta di trenta opere di alcuni protagonisti della pittura moderna e della migliore sperimentazione contemporanea che attraverso sculture, installazioni, video e fotografie rielaborano le principali opere dell’artista, in alcuni casi attraverso citazioni dirette, in altri di spunti tematici e in altri ancora di accostamenti proposti da una rilettura critica tra passato e presente.
Sono in mostra opere di Guttuso, Kounellis, Meneghetti, David LaChapelle, Bill Viola, Ontani, la Beecroft ed Hermann Nitsch, il massimo esponente dell’azionismo viennese, che per le Scuderie Aldobrandini ha realizzato l’Installazione Cuba 2012, mentre il quadro specchiante Cameraman (1962-2004) di Michelangelo Pistoletto, si rapporta con il San Giovanni Battista (1606) di Caravaggio.

About Caravaggio. Visioni & illusioni contemporanee
SCUDERIE ALDOBRANDINI – MUSEO TUSCOLANO FRASCATI (ROMA)
1 DICEMBRE 2012 – 7 APRILE 2013
Per informazioni: Tel: +39069417195-6
Per visite guidate su prenotazione: Associazione culturale “IncontrArte”

Ana Mendieta- She got Love
L’intensa, ma breve produzione di Ana Mendieta, artista scomparsa prematuramente, è ripercorsa nella mostra in corso negli spazi della Manica Lunga del Castello di Rivoli di Torino.

La mostra raccoglie circa cento opere tra sculture, disegni e fotografie realizzate dall’artista tra il 1972 ed il 1985, sovvertendo la monumentalità della Land Art e creando quella che l’artista stessa definisce Earth-Body Art. Ana usa il proprio corpo in azioni minimali, fortissime, nel rapporto tra sé e la terra. «Utilizzo la terra come tela e la mia anima come strumento» ha detto.

Di origini cubane Mendieta si trasferisce con la sorella Raquelin, negli Stati Uniti all’età di 12 anni. Dopo essersi dedicata alla pittura, nel 1972,  inizia a realizzare performance, fotografie e sculture, in cui immerge il suo corpo nella natura, partendo da un legame spirituale e fisico con la Terra. «Realizzai – scrive Mendieta stessa – che i miei dipinti non erano abbastanza reali per quello che io volevo comunicare con le immagini e per reali intendo il fatto che le mie immagini dovessero avere potere, essere magiche: questo fu il punto di svolta nella mia arte».
Nel 1973, durante un viaggio in Messico, inizia la famosa serie delle Silueta, in cui crea forme femminili in fango, polvere da sparo, sabbia, erba e altri materiali naturali. Al centro, il suo stesso corpo o la sua impronta, ricoperto da acqua, fuoco, sangue. Nel 1980 Ana Mendieta fa ritorno a Cuba, dopo aver viaggiato in Europa e in Italia. Risalgono a questo periodo le Rupestrian Sculptures, serie di incisioni rupestri ispirate ad antiche divinità autoctone. Nelle sue opere l’artista esplora temi come l’esistenza individuale, la vita e la morte, la violenza, l’amore, il sesso, lo sradicamento e la rinascita.
Tutto declinato con elementi naturali che diventano essenziali nel suo personale linguaggio.

Ana Mendieta. She Got Love
Castello di Rivoli Museo d’Arte Contemporanea – Torino
dal 30 gennaio al 5 maggio 2013
Per Informazioni: info@castellodirivoli.org