Storie di donne, di consapevolezza e stiletti! Tacco 12 e la Spora. 23 Aprile 2013 – Pubblicato in: Books – Tags: donne, fashion, la spora, libri, stile, stiletti, tacco 12
Si fa presto a dire donna.
In realtà esserlo è una cosa difficilissima, e non mi sto riferendo alle varie discriminazioni, alle quote rosa, alla violenza terribile e mostruosa che sembra dilagare come una malattia infettiva.
No, voglio essere più “leggera”, benchè questa leggerezza, come ci si confà, contiene spesso e volentieri tanta, tantissima ciccia.
Essere donne non è cosa semplice perchè rendersi conto della propria femminilità non è, in se e per se, un argomento così banale. Man mano che cresci rimani sempre più schiacciata da convenzioni, idee, immagini che in un certo senso affossano la tua naturale propensione all’essere femminile.
Mi spiego meglio. Oggi, a 35 anni suonati e con un figlioletto mi sento molto più bella e certa del mio fascino rispetto a 10 anni fa. Mi preferisco ora perchè so di essere femminile, nonostante i miei difetti, le mie paturnie. Scelgo quello che mi va e ciò che fa bene al mio corpo ed alla mia mente, scelgo con più fermezza.
Ieri mattina all’asilo tutti i bimbi erano ben vestiti perchè dovevano fare la foto di classe. Le piccolotte erano tutte felici dei loro vestitini e continuavano a girare intorno alla maestra dicendole: “Guarda maestra, guarda che bello il mio vestitogonna, bello eh! Ma anche la tua gonna è molto bella, sì, si”
Sono ovviamente morta da ridere perchè la scena è stata a dir poco epica, eppure loro, le piccolotte, erano sicure di stare bene, certe che un vestitino un pò più frou-frou le avrebbe rese più femminili. Inconsapevolmente, ben s’intenda, eppure è così e quindi mi chiedo quando “da grandi” si comincia a perdere la bussola di questa sicurezza innata, una fermezza granitica ed insita in ognuna di noi.
Penso a tutto questo perchè sto leggendo il libro di Veronica (aka La Spora), si chiama Tacco 12 e di per se potrebbe essere considerato un libro “uberleggero” in realtà mi sta facendo pensare moltissimo e ragionare in primis su me stessa e sulle donne in generale.
Saper camminare sui tacchi è un’operazione che a tutti gli effetti ti costringe a fare un training autogeno molto particolare: sei più alta, più visibile, più sinuosa, ti rendi consapevolmente bersaglio delle attenzioni di emeriti sconosciuti.
Il punto è saper gestire con forza questa altezza fittizzia, e alzare di 12000 cm la propria autostima ed il proprio senso si sè, la propria femminilità.
Noi donne abbiamo un vantaggio competitivo incredibile, riconoscendolo nel corso dei secoli l’altra metà del cielo ha usato la forza per sopirlo e c’è riuscito in parte, solo ed esclusivamente perchè noi stesse abbiamo deciso di buttare parte della nostra femminiltà alle ortiche concentrandoci solo su delle sovrastrutture fragili, riducendoci a maschere.
La Spora ti insegna a camminare sui tacchi ed in realtà ti costringe a rivoluzionarti molti cm più in alto e più nel profondo, che non è poco, per niente. Poi lei è l’esempio più lampante di come la femminilità sia più forte e magica degli attributi, di come il femmineo sia molte volte più potente in termini di caparbietà, determinazione e rivoluzione.
Tacco 12 mi sta piacendo e mi piace lei, mi piace l’idea della Stiletto Academy, mi piace questa tensione verso una rieducazione “verso l’alto”, verso la qualità dell’essere se stesse fino in fondo, capaci di scegliere ciò che ci fa stare meglio in tutti i sensi, partendo dal guardaroba e la scarpiera.
Mi piace pensare che le donne possano fare una rivoluzione personale con lo stile ed è per questo che amiamo portare contenuti femminili forti tra le pagine del nostro sito, non dobbiamo MAI dimenticarci di essere donne, mai. Siamo tutte diverse, tutte rimbambite da mille idiozie, non siam tutte belle eppure possiamo essere delle gran fighe sia dentro che fuori con eleganza, stile, caparbietà, allegria e perchè no, anche con un bel paio di stiletti nell’armadio e nella testa!
L’importante è volerlo e farlo, questo è molto funky!
Evviva la Spora, evviva le donne.