Sofia’s mood 21 Luglio 2011 – Pubblicato in: Funky Projects – Tags: , , , , , ,

Settimana scorsa vi accennavo ad una giornata speciale passata col mio Vichingo e la nostra Camilla, della mia enorme soddisfazione per aver sfruttato anni di indumenti ma non solo raccimolati qua e là dandogli finalmente un senso! <qui

Oggi finalmente  posso condividere le prime le foto. Non vedevo l’ora di vederle. Ovviamente la prima cosa che ho fatto è chiamare la mia socia Funky Chiara, il parere del suo occhio educato al bello è essenziale per me. Bhè! Non solo le sono piaciute ma siamo riuscite a stupirla. Visto che ci conosce più che bene si aspettava che tradissimo il tema centrale con uno scivolone di stile, riuscendo ad aggiungere anche solo di sfondo un cerbiatto, o un qualsivoglia elemento kitch…
None : Chiara, hai visto che brave? ( mentre leggerà queste righe riderà sotto i baffi perché già sa che nelle prossime parti ci scoverà perlomeno con un cupcake in mano, argh)

La prima parte dello shooting sono gli interni.
Laura è un’attrice, molto espressiva, mi piace molto la generosità con la quale si è messa a disposizione dell’obbiettivo, trovo che in parecchi scatti ci abbia aperto dei cassetti della sua anima.
Grazie.
Come potrebbe essere la colazione di una donna che vive di parole e pellicola? Come ho già scritto abbiamo deciso di mantenere degli elementi analogici in tutti gli scatti, quindi negativi e macchine fotografiche si trovano ovunque. Una camicia da notte vintage prestata da 20134 Lambrate veste Laura scoprendola nella calma del mattino, i biberon vicino al lavello ci rivelano una parte della vita della donna: il polpo per il pranzo è già sul tavolo, Stanislavski sulla sedia è già stato consultato mentre presumibilmente, tra le notizie di attualità, si starà preparando ad affrontare una nuova parte in un film?

Orario aperitivo.

Quasi una concessione. Un momento che si ritaglia per lei stessa. Sola. Vestita per lei, per il suo gusto, per il suo sguardo. Il bicchiere posato su obbiettivo vintage, mentre una pila di raccolte di parole l’accompagnano ancora.
E’ una pausa, certo,  ma non uno stacco.

Sono molto contenta di aver trovato questi vecchi obbiettivi e la macchina fotografica, i loro contenitori di pelle hanno un fascino particolare, non trovate? Accostate al design delle Lomo creano quella poesia, che si riassume bene nei negativi appoggiati sul pavimento.

Trovo che Camilla, oltre ad avere un buon occhio, abbia quell’umanità rara, che permette di far aprire le persone. Si vede dal risultato. E’ stato un lavoro che va oltre l’immagine, è un racconto di come si può lavorare ad un progetto, sentendosi emotivamente trasportati dal vero senso della condivisione.

Quello che provo ogni giorno con Chiara, il sentirsi una squadra, e ora in modo indissolubile anche con Camilla, non dovrebbe essere poi l’essenza della nostra vita, soprattutto lavorativa?

Troverete tutte le foto sul Flickr di Camilla > Zelda was a writer

e potete leggere il suo punto di vista da dietro l’obbiettivo su Zelda was writer.com