Pink Wheels e Audi TT 7 Aprile 2014 – Pubblicato in: Pink Wheels – Tags:

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All’arrivo della prima generazione, parliamo del 1998, il suo design avveniristico dalle linee fluidi e avvolgenti fece sollevare non poche perplessità al pubblico dei motori che però fu subito smentito attratto dalle sue prestazioni e dall’alta gamma di innovazioni tecnologiche presenti.

Il secondo modello, introdotto nel 2006, passò quasi in sordina non riuscendo a eguagliare in fascino e novità il primo. Ora, all’arrivo del terzo debutto, il clamore che lo circonda sembra paragonarsi alla prima generazione che rimarrà, in quanto pioniera, un’icona nella storia del design automobilistico.

Se siete curiose di osservare da vicino l’evoluzione nel tempo dell’Audi TT fino all’11 maggio a Ingolstadt in Germania, presso il museo della casa automobilistica, sarà in mostra “State of the ArTT”. La sua visita vi darebbe qualche nozione in più per comprendere come, da automobile dal prototipo troppo contemporaneo per un’epoca di tradizione, divenne una delle quattroruote ancora oggi ambite da esibire nel proprio parco auto.

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Si dice che durante la fase di progettazione della prima Audi TT, il gruppo di ingenieri che segui la sua nascita fu ispirato da alcuni pezzi di Jimi Hendrix e dei Led Zeppelin. Nulla di particolare in fondo, se non fosse che stiamo parlando di tedeschi spediti in California a eseguire dei lavori che fin dall’inizio furono osteggiati da molti azionisti Audi perchè, la proposta di un’auto sportiva da inserire come segmento della Casa, era stata ritenuta allora non consona alla tradizione del marchio. Un pizzico di anticonformismo che, visti i risultati, ha pagato più del solito marketing a prescindere.

I designer Audi oggi hanno ripreso molte intuizioni dei loro predecessori e hanno cercato di reinterpretare i punti di successo della new entry come nella migliore delle scuole.

L’Audi TT targata “3” non sarà mai un’auto da tutti i giorni – a meno di avere compiuto da poco il quarto di secolo, non dover far la spesa per più di se stessi, essere insieme a un fidanzato poco presente o con amiche molto magre -.

Vi assicuro che andare su strada con lei è però talmente appagante che alla fine, se non rientrate per ovvi motivi in questa categoria, dei suoi limiti “da vita quotidiana” non vi accorgerete nemmeno (anche perchè visto il prezzo ridondante avrete sicuramente un’altra macchina dove appoggiare ventiquattr’ore, borse della spesa, trio del nano, scarpe col tacco e giacche anti pioggia).