Next Generation Travellers Francia- Spagna 24 Settembre 2014 – Pubblicato in: Next Generation Travellers – Tags: , , , , , , , , , , , ,

Era il lontano gennaio 2014, o forse dicembre 2013, non è mai troppo presto, quando informai i bimbi e il marito, di aver deciso, da sola, di dare un taglio netto alle vacanze da spiaggiati.

viaggi

Dopo un rapido giro del mondo, mi ricordai di aver letto su Panorama Travel della Catalunya, certo Barcellona annessa, ma con tante tante altre cose meno turistiche ma altrettanto belle da vedere.

Siete contenti bambini che la mamma quest’anno non vi porta a 170 km da Milano, ma ve ne fa fare 4000 in 18 gg? All’inizio erano tutto un po’ perplessi, ma il risultato è stato grandioso, a parte per il tempo, ma non mi soffermerò sull’argomento che tanto ha interessato e che interessa ancora la nostra passata estate.

Mi piace prenotare hotel appartamenti ecc con mesi di anticipo, perché ho sempre l’offerta completa, e in alcuni casi anche vari sconti, perché si sa, a gennaio non sono mica così tutti convinti che la stagione andrà bene.

Partiamo i primi di agosto, un trolley a testa, sapientemente divisi e si carica all’inverosimile la macchina, ogni volta mi chiedo come faccia mio marito a farci stare tutto, e ogni volta una volta caricato, ci ricordiamo a vicenda per tirarci su il morale, che fra poco non avremo più tutte quelle attrezzature da bebe’ che occupano tanto spazio, e che a me personalmente invece mancheranno tantissimo.

Prima tappa: notte a Marsiglia.

Non capisco perché tutti continuino a chiedermi quanto sia pericolosa Marsiglia, lo so la nomea ce l’ha, ma negli ultimi anni la città è stata rimessa a nuovo, soprattutto la zona del “Vieux Port”, un vero incanto, tutto ordinato e pulito, e il fascino del quartiere più antico “il Panier” con i suoi negozietti e atelier d’arte, davvero suggestivo.
In realtà c’eravamo già stati qualche mese prima dalla Costa Azzurra, nelle nostre solite e simpatiche gita in giornata da 220 km a tratta, ma ci sono tornata volentieri.

Se capitate a Marsiglia, voglio condividere con voi una vera chicca, un ristorante meraviglioso, “La Passerelle”, io l’ho trovato per caso, spulciando tripadvisor, ma è stata una delle vere scoperte del nostro viaggio.
Un ristorante completamente immerso nel loro orto, tavoli semplici, sedie una diverse dall’altra, e cibo coltivato sotto i vostri occhi e servito nei vostri piatti, uno di quei momenti in cui mi sento fiera di aver trovato un posto così adatto alla salute dei miei bambini.

Ah già vi ho parlato di un viaggio Catalunya, ma già che eravamo di strada, si certo ho allungato di circa 500 km, ma mio marito all’epoca ci aveva creduto, siamo stati a Carcassonne, Toulouse e Albi.

cavaliere

La citè di Carcassone è molto suggestiva, certo ad agosto c’erano un miliardo di persone, ma valeva la pena se non altro per il fantastico spettacolo dei Cavalieri che abbiamo visto, con veri cavalli vere armi e armature, e me lo sono goduta pure io, i Cavalieri non erano affatto male.

A Toulouse forse abbiamo sbagliato zona o forse albergo, non so, ma l’Ibis Budget nonostante fosse indicato come centrale era davvero lontano, e per arrivare sul fiume, la zona più bella della città, ne abbiamo dovuta attraversare una molto meno bella, non lo so Toulouse la devo rivedere, forse non l’ho vista bene, o forse non l’ho capita, ma mi ha lasciato un bel punto di domanda sulla fronte, le darò un’altra possibilità.
Vale sicuramente la pena fare un giro alla cite’ de l’espace, navicelle spaziali,missili,meteoriti e un vero pezzo di luna!
Entusiasmante per grandi e piccini, anche se lo confesso: io dentro al planetarium  mi sono fatta una bella dormita.

Albi invece è molto carina, una città medioevale ben conservata, certo in due ore l’avete visitata tutta, museo di Toulouse Lautrec escluso.

Spagna

Lasciamo la Francia e si parte con entusiasmo tutto spagnoleggiante verso Barca, la mitica Barcellona.

Ahhh Barcellona è sempre splendida, così vivace e sempre in movimento, colorata e sempre sveglia.

A Barcellona voglio assolutamente consigliarvi gli appartamenti dove siamo stati noi “Amister Apartments”, attaccati a Placa Catalunya, nuovi, puliti e a prezzi accettabili.

A Barcellona ne abbiamo fatte di tutti i colori, sempre in giro dalle 9 del mattino alle 9.30 di sera, l’abbiamo girata in bici, è stato entusiasmante, a parte per il fatto che avevano le bici con il freno a pedale, motivo per il quale sembravo mia figlia di 5 anni alle prese con l’assenza di rotelle.

Il clima, è stato con noi clemente, per cui ce la siamo proprio goduta, senza fatica.
Anche i bambini hanno da subito compreso lo spirito della città, soprattutto per il fatto che li facevamo mangiare alle 4 del pomeriggio e alle 10 di sera, nel pieno spirito spagnolo, genitori disgraziati noi.

E le ramblas con le sue statue viventi, quante belle foto hanno voluto fare i miei bambini con quelle statue, e io a 100 metri di distanza, le odio sappiatelo, mi fanno una paura pazzesca, che ho cercato da brava madre di non trasmettere a loro, secondo me da piccola mi deve avere rapito un clown ma i miei non me lo vogliono confessare.

Era sicuramente più nelle mie corde, da mangiona incallita, la Bouqueria, il fantastico mercato coperto di Barcellona, mi sarei comprata il mondo, ma alla fine, ho voluto fare la salutista e mi sono presa solo un frullato, che spreco.

frullato

Di Barcellona ci sarebbe tantissimo da dire, magari vi scriverò un bel post tutto dedicato a lei.

Da Barcellona però abbiamo visitato il Monastero di Montserrat e Vic, ma che poi non è che siano proprio proprio fondamentali, mettiamola così, forse più Vic per la sua salsiccia, si legge tra le righe che sono a dieta?
Dopo Barcellona partiamo per Girona; Girona è stata la vera scoperta di questo viaggio, io che la immaginavo, la classica città sfigata, dove solo Ryanair potesse atterrare, mi sono dovuta ricredere, perché è una città molto affascinante, con tante cose da vedere, quindi se prendete Ryanair e atterrate a Girona, non fuggite subito a Barcellona, datele un’occhiata, ne vale la pena.

E l’hotel di Girona ve lo devo proprio consigliare, Hotel Ultonia, con 68 euro abbiamo dormito in un’enorme stanza con tutti i comfort e in pieno centro, segnatevelo!

Dopo due gg a Girona, ci dirigiamo verso il mare, gli unici 7 giorni che avevo pensato di concedere all’ozio più totale, ma l’ozio non fa proprio per me.

Ovviamente sulla strada verso la Costa Brava, ci fermiamo a visitare ancora qualcosa, ed è da Pubol che inizia il mio viaggio indimenticabile nella storia e nelle opere del grande Salvador Dalì e soprattutto ho “conosciuto” la storia della moglie Gala, e vi chiedo “ma una donna che dice al marito si va bene io accetto in dono questo castello, ma tu potrai venire a trovarmi solo quando io te lo concederò”, che grande era, grandissima, il mio nuovo mito.

Salvador Dalì è un artista a cui anche i bambini si sono appassionati, il museo di Figueres, beh su una settimana di mare, una gita di un giorno, e due ore in coda sotto la pioggia per visitare un museo ci stavano, è meraviglioso, divertente colorato, una vera esperienza.

Spiaggia

Altra scoperta la Costa Brava, io che ho passato anni a prenotare vacanze per ragazzi in cerca di divertimenti a basso costo, non immaginavo il suo territorio fosse così bello e vario.

Io, sempre a dicembre, ho scelto Tamariu, vicino alla più nota Calella de Parafrugell ma i paesini della costa sono uno più bello dell’altro e il mare stupendo, anche se i prezzi si avvicinano parecchio ai nostri.

In quella settimana il tempo con me è stato clemente, e spesso ha piovuto, e io mi sono fatta scarrozzare ancora per i vari paesini medioevali della zona, uno su tutto Pals, lì io e soprattutto mio marito ci ha lasciato il cuore.

Che madre degenere, concedo ai bimbi 7 gg di mare, e sono pure felice se piove, va beh io sono così prendere o lasciare, e dai due minuti di libertà che mi lasciano al giorno i miei bambini direi proprio che non hanno intenzione di lasciare.

Insomma, tirando le somme, anche questo viaggio è andato, i ricordi sono tantissimi, quelli da grandi e quelli dei piccoli, che quando rielabolano ne tirano fuori davvero delle belle, tipo la mia Carolina che mi chiede come si chiamasse la moglie di Fiordalì, un mix fra Salvador Dalì e il forse più noto centro commerciale della nostra provincia.

Ricordate portateli con voi, ne vale la pena, anche se io ve lo devo confessare, il prossimo weekend me lo faccio con il maritino, io lui e basta!