Per me un sex on the beach 26 Giugno 2014 – Pubblicato in: The S factor – Tags: , , ,

Voglio essere sincera.

Anche a me d’estate viene più voglia di fare sesso.

Sesso d'estate

I fattori, a mio avviso, sono molteplici.

Fattore ambientale: d’estate si sta sempre mezzi nudi. Ma non facciamone una questione sentimentale, pelle contro pelle, mani che si sfiorano, baci ardenti che incendiano i sensi. Cazzate. La verità è che quei due stracci che vi buttate addosso la mattina prima di correre al lavoro sono veloci da togliere e altrettanto veloci da rimettere nel caso vostro figlio faccia irruzione in camera tipo Ivan Drago quando irrompe sul ring per sdraiare Rocky Balboa; e questo nonostante voi aveste organizzato una sessione ininterrotta di cartoni originali degli anni 70-80, fornendogli anche un adeguato sostegno alimentare che coprisse un arco temporale sufficiente a soddisfare le vostre voglie. Circa 10-15 minuti. La rapidità d’azione in questo caso vi potrebbe salvare la reputazione e l’orgasmo.

Fattore climatico: d’estate il caldo e la spossatezza che colpisce i soggetti che non rientrano più nella fascia 20-30anni induce ad assumere spesso e volentieri una posizione orizzontale o semi-orizzontale, diciamo di 160° se la testa è appoggiata sul cuscino. A quel punto, per un semplice calcolo delle probabilità, è un attimo rotolarsi addosso e finire aggrovigliati l’uno all’altra senza nemmeno rendersene conto. In questo caso – ne converrete con me – sarebbe terribilmente di cattivo gusto tirarsi indietro, tanto più che l’alternativa più allettante, quella di strisciare fino al frigo per farvi un gin tonic, vi sembrerà di difficile – se non impossibile – attuazione. E comunque potrete chiedere a lui di farlo. Dopo. Se sarete state brave probabilmente vi porterà anche due noccioline e qualche oliva di accompagnamento. In fondo certi lussi bisogna guadagnarseli, no?

Fattore  temporale: estate è sinonimo di vacanze. Insieme a lui. A meno che non siate ancora – o di nuovo – in quella fase eccitante della vita per cui l’ora in cui io di solito vado a letto è la stessa che vi vede impegnate a limonare con un batterista tatuato al quale avete dichiarato 10 anni di meno. Se non è ahimè questo il caso, significa che avrete il vostro compagno tra le palle 24 ore su 24. Di queste 24, secondo una mi a stima approssimativa, 10 le passate a dormire per riprendervi dalle fatiche dell’inverno, almeno 4 a mangiare – ché dopo la dieta a prova di costume portata avanti nelle ultime due-tre settimane, sarete più affamate di Bud Spencer – 5 a discutere sulla gestione dei figli, 3 a farvi gli affari vostri. Le 2 che rimangono siete costretti a impegnarle in un’attività costruttiva per non scannarvi. Per me non c’è niente di più costruttivo del sesso orale. Poi, boh, vedete voi. Anche fare castelli di sabbia non è male.

A questi fattori si aggiunge però una controindicazione grande come la Mole Antonelliana.

Se è vero che d’estate ho più voglia di fare sesso, è anche vero che i miei ormoni non guardano in faccia nessuno. Se siamo sdraiati fianco a fianco in una spiaggia affollata sotto il sole d’agosto, può capitare che allunghi la mano dalla parte sbagliata. E se mi piace quel che tocco, potrei anche decidere che sì, dai, in fondo, se per una volta le noccioline me le porta qualcun altro, non avrò commesso chissà quale peccato.