Travel With Kids: l’oro della terra del Marocco, la tradizione del cibo e le amicizie 30 Gennaio 2013 – Pubblicato in: Travel with kids – Tags: marocco, viaggiare con bambini
Viaggiare significa anche provare fin nel profondo le tradizioni di una cultura. Mangiare è il miglior modo per assaporare fino in fondo queste esperienze ed in Marocco la situazione è davvero speziata! Non puoi chiedere ad un marocchino di non aggiungere il cumino nei suoi piatti, il fatto è che non c’è solo quello, ma una varietà così sconcertante che mi ha lasciato il grande dubbio di non essere assolutamente in grado di cucinare: io al massimo metto il pepe, spezia che qui non si usa frequentemente, quando mi “butto” uso lo zenzero.
Il segreto delle spezie è saper dosare le quantità giunte non per coprire i sapori, ma per esaltarli e rendere i piatti speciali. C’è da dire che in questi giorni passati ho avuto modo di vedere come Aboul e Myriam (soprattutto lei) dedicavano il tempo alla cucina, alla preparazione delle verdure, della carne e del pesce.
Il Marocco è ricco, ricchissimo, la sua terra è d’oro e produce quantità di leccornie pazzesce, vendute ai mercati settimanali dalla terra sulla terra, in una continua contrattazione che da noi non si fa più da decenni. Cumuli di piselli, fave, rape, pomodori, carote, zucchine bianche, cedri, limoni, avocado, fragole e poi menta, timo, assenzio, una gioia per gli occhi senza parlare delle arancie e dei mandarini, gustosi e succosi sempre un po’ impolverati perchè la buccia non è lucida, ma opaca e vera.
La carne è venduta in tagli diversi dai nostri e macellata in un modo altrettanto diverso e non mi soffermo perchè il metodo halal è piuttosto crudo, ma il dato inconfutabile è che in Marocco la vita dei vegetariani è un pelo dura, soprattutto se si frequentano ristoranti turistici, la classica tajine di pollo non ve la leverà mai nessuno! Ma ci sono tantissimi piatti saporiti ed inediti da provare come la Pastilla di Pesce, o le Melanzane, le innumerevoli zuppe e poi c’è tutto lo sciibile dolciario. Myriam per comprare carne e pesce “chiama” letteralmente macellaio e pescatore che le preparano l’ordinazione, idem per la pasticceria o i prodotti come la sfoglia per la serie: ha i fornitori giusti!
Insomma, in questo viaggio s’è magiato benissimo, peccato che Lil Ricy non sia stato dello stesso avviso e d’altronde lui non è abituato a mangiare con le spezie, ma non mi interessa, quando crescerà abbastanza gli insegnerò a mangiare come mangiano i suoi coetani in altre parti del mondo, è giusto che sia così, non è che si può partire sempre con un pacco di pasta in valigia, è davvero fuori luogo. Per cui il pupo s’è fatto il pieno di svariate schifezze per infine prediligere ogni sera una bella passata di verdura con il riso e meno male.
Se mai vi venisse voglia di testare una ricetta super semplice e veloce andate sul sicuro e procuratevi una Tajine, 40 minuti e passa la fame. Dopo “fonda” di cipolle (rosse e dolci) buttate sopra a montagnola verdure, carne o quello che vi pare, insaporite con tutte le spezie che avete in dispensa et voilà…o quasi, nel caso affidatevi al web per copiare le ricette con la consapevolezza che con le nostre zucchine verrà di certo meno croccante.
Insomma, finisco questa rubricona marocchina con una certezza, anzi, più d’una ed ovvero:
Viaggiare fuori stagione è decisamente conveniente;
Viaggiare con il pupo al seguito non è cosa semplicissima soprattutto se è capa tosta e fa amicizia pure con i gabbiani;
Viaggiare in posti dove esiste un alto potenziale di persone un po’ “funky” ti porta a fare amicizie molto interessanti, ed infatti la presente per comunicarvi che l’ultima puntata di questo #fmtravelwithkids la scriverà una mamma francese, anzi basca, Marie che ha viaggiato con il suo piccolo Dulen ed il suo compagno Peyo che oltre a fare surf faceva pure crochet, giuro! Ve lo racconterà lei stessa e speriamo che ci riservi anche un’altra bella sorpresa.
Se avete qualche dubbio su dove passare una vacanza/viaggio io il Marocco continuo a consigliarlo: a piedi, in camper, in bici, in bus, come vi pare. Studiatevi l’itinerario a voi più congeniale e buttatevi in questa avventura, mi sa che Taghazout ci rivedrà anche l’anno prossimo, o forse ancora più a sud.
Commenti
Giovanna Gennaio 30, 2013 - 10:26
Voglia di partire, voglia di vedere, di toccare, di annusare.
Grazie per aver condiviso con noi il vostro viaggio.
Biancume Gennaio 30, 2013 - 23:53
Bella Chiara,
ti ho seguito anche su IG, totalmente affascinata dal contesto
chiara Gennaio 31, 2013 - 00:38 – In reply to: Biancume
Grazie zia! Ahahahah baciiii
Fioly Febbraio 27, 2013 - 17:10
adoro il Marocco. ci sono stata qualche anno fa e l’ho girato un po’.
mi chiedevo se ce la faccio ad andaci coi due nanetti (1 e 2 anni).
troppo presto, vero? 🙁
chiara Febbraio 27, 2013 - 18:11 – In reply to: Fioly
Bah, secondo me no. Portati tutto quello che potrebbe servirti da casa, almeno per il cibo se sei certa di non riuscire a trovarle là. Che ne so, latte, pappine preferite etc..Dove vuoi andare? Mare?