Gennaio. Lettera d’amore ad una camelia {anzi, ad una Camellia sasanqua} 21 Gennaio 2015 – Pubblicato in: il giardino di Paola – Tags: , ,

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Premessa alla rubrica:
I nomi botanici fanno paura a chi non li conosce ma, per favore, perdonate i giardinieri, i botanici e tutti coloro che trattano le piante quotidianamente: loro sanno (e ora anche voi sapete) che alle spalle di qualsiasi nome, semplice o oscuro che sia, c’è uno studio, una spiegazione che secoli fa è stata necessaria per riuscire a classificare quello che ancora oggi è un mondo infinito e continuamente in evoluzione, quello floreale.
In questa rubrica parleró delle piante indicando nomi comuni e botanici per i motivi che ho elencato sopra ma anche perché penso che conoscere una pianta e chiamarla con il suo vero nome sia il primo passo per coltivarla al meglio e amarla come merita.
Questo non significa che il linguaggio sará difficile e lontano da quello comune, anzi, il mio desiderio è quello di avvicinare al mondo delle piante chi ancora non sa quante soddisfazioni, quanta energia, quanti colori, quanti profumi si possano ottenere.
Vi porteró con me per un anno, attraverso le emozioni sensoriali che un giardino o un angolo verde in casa possono regalare e sono sicura che la voglia o, più semplicemente, la curiosità di provare le stesse emozioni saranno più forti della pigrizia (che molto spesso, troppo spesso, allontana dal giardinaggio le persone che ancora non sanno che i benefici sono in maggioranza rispetto alle fatiche).

Camellia sasanqua

source http://commons.m.wikimedia.org/wiki/File:Camellia_sasanqua2.jpg

Lettera d’amore ad una camelia {anzi, ad una Camellia sasanqua}

Questa pianta è uno dei miei crucci da giardiniera: ogni autunno, da qualche anno, resisto alla tentazione di averne una. E questo non perché richieda troppe cure o perché abbia un costo eccessivo, il problema sta tutto nella terra che lei ama e che non è di certo l’argilla calcarea che c’è nel mio giardino.
“Mettila in vaso!”, direte voi, e infatti è lì che dovrei posizionarla, considerando anche che il mio terrazzo ha un’esposizione ad est che per lei sarebbe l’ideale. Purtroppo mi sento troppo crudele nel lasciarla con le radici costrette dalla terracotta mentre osserva tutte le altre piante spintonarsi nella terra del mio giardino.
Se peró voi avete meno cuore (o più senso pratico) di me, potete invece approfittare di un grande vaso riempito di terra acida (perché è questo quello che mangiano le camelie) per avere una delle fioriture più belle dell’inverno, quella della Camellia sasanqua.
Fiori aperti, con grandi stami gialli ben evidenti, foglie lucide e scure che rimangono tutto l’anno.
Uno splendido arbusto che non ha paura del freddo e che teme di più il sole caldo dell’estate e la mancanza d’acqua. Le camelie, infatti, amano avere terra sempre fresca e umida e una posizione non troppo esposta al sole più caldo.
In piena terra raggiunge anche i 5 mt di altezza ma in vaso, ovviamente, non occuperá tutto quello spazio sul vostro terrazzo.

Difficilmente ci si dimentica di una Camellia sasanqua in fiore. E sarebbe troppo scontato suggerirvi di cercare qualche foto in rete per rendervene conto; vi consiglio, invece, di comprarne una, subito, senza aspettare. E di godervi tutti i suoi fiori.
Vi potrà capitare, ma non preoccupatevi per questo, di portare a casa una pianta capricciosa e poco fiorifera. Pazienza, le camelie sono un po’ anarchiche dovrete aspettare fino all’autunno che seguirá per vederla fiorita.
E io penso che a quel punto sará ancora più emozionante.

Camellia_sasanqua

source: http://commons.m.wikimedia.org/wiki/File:Camellia_sasanqua_RJB.jpg