Le Funky Mamas on Tour. Parte Seconda 24 Gennaio 2012 – Pubblicato in: Funky Projects – Tags: , , , , , , , ,

Amsterdam è terra, acqua e commercio, un porto, un crocevia, un rifugio, una risposta. Ottocento anni di Storia e non sentirli, o quasi, guerre, occupazioni, liberalizzazioni, boom economici e quiete, l’altalenarsi degli eventi te li ritrovi tutti in qualche kilometro quadrato di città. Il secondo giorno della nostra trasferta su al Nord ci ha permesso di dare un’occhiata più profonda alla città sull’Amstel, senza seguire rotte precise, ma camminando piano con i nasi all’insù. Turiste di ventura con macchina fotografica al collo, Iphone e una colazione epica al calduccio nei nostri stomaci. Se decidete di andare ad Amsterdam scegliete un hotel in prossimità del centro o della Stazione centrale, da lì partono tutti i mezzi pubblici possibili e saltando da un tram all’altro potrete arrivare ovunque. Il nostro albergo era vicinissimo a numerose  fermate, oltre che attaccato a splendide stradine piene di negozi incredibili, il punto di partenza e soprattutto di arrivo ideale! Se non avete voglia di farvi troppi giri prendetevi una Smart Box come questa, scegliete, prenotate et voilà il gioco è fatto, tutta l’Europa sarà vostra in una manciata di minuti.

Cosa mai avrò imparato da questa visita ad Amsterdam? La sola regola aurea è: guarda bene quando attraversi, quella stradina piccola di fianco alla carregiata non è pedonale, ma ciclabile e le bici passano di frequente, quindi ti arrotano in un battibaleno! Saranno pure eco, però una ruota sullo stinco non deve essere piacevole.

Capito questo ci siamo rilassate ed io, sin dal primo secondo su suolo Olandese, avevo un unico e solo obbiettivo: fotografare una mamma con bici- carrozzino. Ho fatto montagne di scatti inutili, rincorso gente a caso, fatto appostamenti miseramente falliti ed alla fine ho capitolato. L’unico modo possibile era convincere qualcuno a farsi fotografare, e così è stato!

Potevo scegliere di meglio? No. Mamma stilosa con la Vans Authentic, giubbottino in pelle e figlio fotomodello di fronte a casa. No vabbè…citatemi per troppa bellezza con l’aggravante di posa plastica fuori luogo sul ciglio del marciapiede.

Mentre le orecchie si congelavano, gli occhi si stupivano un po’ per tutto. Gattoni ronfanti in bella vista, vasi di fiori, negozi di bottoni, piccole drogherie con gestori innamorati della Milano di 40 anni fa, gallerie d’arte, giocattolerie e flotte di Bugaboo in tutte le fogge e colori ! Ma quanti ce n’erano? Ad Amsterdam hanno tutti il Bugaboo, tanto che ho pensato ad una svendita di magazzino ed un po’ li ho invidiati perchè filavano dritto sui marciapiedi senza doversi preoccupare di prendere le misure tra una macchina parcheggiata a caso e l’altra. Agli urbanisti italiani saranno fischiate le orecchie piuttosto forte.

In definitiva questa trasferta ad Amsterdam è stata molto positiva. Il Kleine Fabriek ci ha regalato degli ottimi spunti e moltissimo materiale sul quale stiamo già lavorando, Smart Box ed il Convent Hotel ci hanno assicurato un ottimo soggiorno e la città l’ennesima conferma della sua ospitalità ed eleganza.

Arrivederci Olanda, la prossima tappa delle Mamas sarà Parigi.