Mamme da favola Capitolo 8 Lilo & Stitch, ovvero, calamità naturali sotto il sole 24 Giugno 2014 – Pubblicato in: Shopomamas

Sono fratello e sorella. Li chiamano Lilo & Stitch perché ne combinano di tutti i colori: quando sono nei dintorni, si salvi chi può! Si adorano, dove va uno, l’altro lo segue a ruota. Sono sempre insieme e insieme scatenano l’energia distruttiva di un uragano, la forza inceneritrice di un vulcano in eruzione. Tenerli in casa è impossibile. Per questo hanno un bel colorito sano, sono felici. E terribili. Li vedi da lontano, arrivano come un fulmine a ciel sereno, mettendo a soqquadro tutti i giardinetti, facendo litigare gli altri bambini, occupando per ore altalene e scivoli e diventando i dominatori del parchetto.

Anche la loro mamma la vedi da lontano: pallida, tesa, sempre sul chi-va-là, sempre in attesa che capiti qualcosa. Ha una lista di scuse già belle e pronte, confezionate su misura per ogni circostanza.

Scusa 245: “Mi dispiace tanto per la macchinina di suo figlio, se mi dice in quale negozio l’ha acquistata gliene faccio avere una nuova”. Scusa 8.750: “Mi dispiace tanto per i capelli di sua figlia, certo, in un giardino non dovrebbero esserci barattoli di vernice lasciati in giro incustoditi. Posso portarle uno shampoo che fa miracoli…”. E via così, in eterno.

Le vacanze al mare, poi, si trasformano ogni anno in una catastrofe naturale. Spalmare la crema solare è un rituale che porta via un paio d’ore, tra rincorrere i pargoli per la spiaggia e rifare tutto da capo dopo che, bianchi di protezione totale (di quelle della consistenza della calce, per intenderci) ai due terremoti viene in mente di rotolarsi nella sabbia per giocare alle cotolette impanate. Disastro totale. I vicini di ombrellone, ogni anno diversi, ogni anno decidono di cambiare stabilimento, non importa se significa rimetterci soldi.

Ma la mamma resiste, impavida, pallida anche sotto il solleone, sempre in guardia, sempre a salvare il salvabile, ad arginare, a cercare di evitare il peggio, perché lei sa. Sa che basta prendere in mano “Il brutto anatroccolo” perché i suoi due mostriciattoli si mettano seduti tranquilli ad ascoltare per ore.

Aria sognante, sguardi pacifici, gambine incrociate, due angeli. La piccola Lilo, con il suo prendisole di cotone leggero stampato a fiori tropicali e la collana fatta a mano con fiori di feltro e pompom morbidosi. E il monellissimo Stitch, con la sua T-shirt Hawaiana stampa pappagallo, le braghette di cotone bio a costine, gli occhiali da duro con apposite lenti per proteggere dall’alta luminosità e montatura in gomma, indistruttibile (il look completo delle piccole pesti, leggetelo qui!). Silenzio e pace e stupore, finché il brutto anatroccolo non trova la sua famiglia e diventa un bellissimo cigno. Poi tutto torna a essere un vortice di confusione e allegria e vivacità.

Energia bambina che, malgrado uno ce la metti tutta, legga interi scaffali di libri di fior di psicopedagogisti, si studi a memoria i metodi Waldorf e Montessori e passi il tempo a chiedersi dove cavolo ha sbagliato, è un’energia impossibile da imprigionare. A volte, bisogna solo indicarle la strada. E avere tanta, tanta, tantissima pazienza. Buone vacanze, mamme di Lilo & Stitch! E non preoccupatevi: le ragazze pallide sono sempre le più chic!
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