Le Donne Creative: Silvia Del Vesco 13 Settembre 2012 – Pubblicato in: Funky Interviews – Tags: , , , , ,

Silvia del Vesco 4

GRAFICA personale

Oggi inauguriamo una nuova column sulle Mamas, il titolo è piuttosto esplicativo, non abbiamo da spiegarvi molto, solo il fatto che le donne che intervisteremo qui non saranno necessariamente mamme. Vogliamo farvi incontrare nuovi talenti che, in un modo od in un altro hanno collaborato con noi od abbiamo scoperto strada facendo.

La prima puntata è dedicata a Silvia Del Vesco, una ragazza che ci ha dato una mano a sviluppare il progetto grafico del catalogo di FedoraMi per il FW12 , sbirciando il suo sito abbiamo scoperto il suo mondo: eccolo a voi.

silvia del vesco 1

STYLISY: Stylist per Miss world fotografie di Gabriele Di Mola pubblicato in kaltblut magazine - collection n 2 e Fascinating Sigh ph di Gabriele Di Mola pubblicato in fantastics mag

Una piccola presentazione: chi sei e cosa fai?

Sono nata 26 anni fa in un picolo paese del Friuli Venezia Giulia, mi sono laureata in grafica e fotografia per la moda, diplomata in arte e design. La mia esperienza lavorativa in diversi ambiti creativi, quali anche quello da stylist, mi hanno dimostrato di essere in grado di rendere concreto ció che in principio, è solo una splendida bozza nella mente di chi me lo chiede. Di rendere immagini da guardare, delle idee! 

Possiedo un grosso bagaglio culturale artistico, fatto di passione per: moda, vintage, arte, cinema, fotografia e grafica, al quale mi ispiro costantemente, trasmettendolo in ambito professionale, cercando di creare qualcosa nato da sentimento e passione. Attualmente lavoro nella grafica e nell’editoria,  come fotografa per lejourduoui.com un blog incentrato sul matrimonio e il vintage, come stylist per il fotografo Gabriele Di Mola gabriellphotography.com e come artista per me stessa. Potete vedere i miei lavori susilviadelvesco.wordpress.com

Puoi raccontarci il tuo percorso? Come donna e come artista, quanto la donna ha influenzato le scelte dell’artista e viceversa.

Fina da bambina nutrivo un attaccamento verso l’arte, per la moda principalmente. Per questo, in seguito ho frequentato studi artistici, appassionandomi di come nascevano le opere, non solo in modo tecnico o manuale, ma da quali sentimenti. Mi sono diplomata in disegno industriale, scoprendo e assicurandovi che anche nell’architettonico c’è dell’anima. Studiando all’università fotografia e grafica, ho imparato che qualsiasi forma d’arte si completa con una crescita interiore, scoprendo che, crescendo, cambiava anche la mia visione di vedere le cose, si plasmava con il mio essere interiore. Le mie ricerche sono influenzate dalla mia crescita come donna, dalla voglia di scoprire, dal nuovo e dalla determinazione. Anche nel lavoro, cerco quindi di esprime principalmente me stessa, tentando di unire l’essere alle esigenze richieste.

Silvia del Vesco 2

FOTOGRAFA: Bright Lights, Great Dream ph di Silvia del Vesco per lejourduoui.com e MorningStar ph Silvia del Vesco per lejourduoui.com

Qual è la tua personale definizione di creatività?

E’ principalmente passione, cultura e anima. Non deve poi mancare la costante voglia di ricerca, scoperta, la voglia di imparare. E poi tanta, tanta forza e determinazione.

Ho letto di recente un articolo sui famosissimi “neuroni specchio”, ovvero quei complessi percorsi celebrali che ci fanno entrare in empatia con il prossimo. Più stai vicino agli altri, più sviluppi la dote magica della socialità. Aver scelto una professione creativa accentua questa correlazione atavica tra individui? In altre parole ti chiedo se e come la tua professione ha influenzato ed influenza la tua vita quotidiana, sociale e personale.

Sicuramente è il contrario, la mia creatività è influenzata dagli individui, dal sociale, dalle persone che sono nella mia vita quotidiana o che ho incontrato nel tempo, ma anche luoghi, strade, parole, cinema, fotografia e grafica insomma un po’ tutto ciò che mi circonda e che mi influenza. La creatività è sentimento prima di tutto, un sentimento che stimola pienamente il modo di “lavorare“.

 Le donne di oggi. Come descriveresti gli universi femminili degli anni ‘10? 

Determinate sicuramente. Una determinazione che ha costruito l’universo femminile nel tempo e di oggi.

Silvia del Vesco 3

FOTOGRAFA: TANIA & ALA IN THE GREAT GATSBY ENGAGEMENT SHOOT ph di Silvia del Vesco per lejourduoui.com

Immagina di essere seduta sulla DeLorean di Ritorno al Futuro, dove andresti?

Farei di siucuro un tour nel passato, insomma quando mi ricapita di salire in una macchina del tempo! sia ben chiaro con M.McFly al volante e Doc accanto a me. Quindi munita di macchina fotografica, partirei con una festa in stile Jay Gatsby, immancabile l’abito a frange e piume in testa. Una capatina a Parigi in qualche salotto d’artisti. Farei un salto  a farmi confezionare un abito negli anni 50 e soprattutto ad un fashion shooting sperando di incontrare Irving Penn e Avedon. Passerei per i cambiamenti degli anni ’60 e tra Twiggy, Veruska e Penelope Tree cercherei di intraprende uno stage negli studi di David Bailey  e William Kleen. Sbircerei le riprese di un film di Fellini e uno di Jean-Luc Godard e uni di Truffaut e uno di Antonioni e uno di…oddio già troppi! Volerei alla Factory di Andy Wahol non andandomene prima di aver incontrato”Taxine”. Ballerei a tanti concerti. Mi divertirei alle sfilate anni 80 e infine ad un concerto anni ’90. Poi non so, sarei sicuramente tentata di andare a vedere il futuro ma forse parafrasando una frase di Doc ” il futuro non è ancora stato scritto, quello di nessuno in quanto sarà come desideriamo crearcelo“, quindi  lascerei perdere e me ne tornerei a casa.

Due donne simbolo.

Di donne simbolo ce ne sono davvero tante per sceglierne solo due. Artiste, fotografe, scrittrici, attrici, giornaliste, poetesse, cantanti…ma anche medici, scienziati, ricercatrici, e così via; insomma, molte nella storia e ad oggi fanno la differenza, con le loro scelte, con le loro scoperte, con le loro creazioni, le loro parole e le loro lotte perchè tenaci, determinate e vive. Hanno saputo diventare un simbolo, distinguersi, essere vere.

Ne cito solo una che più che un simbolo è un idea: “La ragazza della fonte” a seguire tutte le altre.

Silvia del Vesco 5

GRAFICA: elaborato grafico per la mostra