Io gioco ed imparo 17 Novembre 2010 – Pubblicato in: The Funky Diaries



Avere un bimbo ti apre un universo in technicolor. Non so bene in che mondo vivano, ho solo la certezza che sono in terra con il corpo, la loro testolina sta ancora sulle nuvole. Te ne accorgi quando giocano. Ora mi dovere dire come un gruppo di bimbi piccolini riesce ad essere così connesso benchè i loro versi non siano propriamente definibili parole, spiegatemelo con parole povere senza scomodare ragionamenti pediatrici. Scrivo connessione e non interconnessione in quanto ad un anno o poco più l’egocentrismo è sovrano, il gioco più bello è l’osservazione e l’imitazione, la socialità viene dopo anche se il seme della condivisione è presente e visibile a tratti. Nonostante ciò si capiscono e sono in grado di far sfiorare i loro mondi con gioia. La scoperta è di certo l’elemento unificatore principe. Se un folletto scopre qualcosa di nuovo, vedrete almeno un paio di colleghi avvicinarsi all’ Einstein della situazione con estremo interesse, se un altro scopre che è molto interessante sbattere le pentole…uscite prontamente dalla stanza in cui vi trovate!

Dopo quattro tragiche (per me) ore all’asilo nido, il signorino Ricy ed il fido compare Leone, stanno frequentando un corso molto divertente: L’avventura di nascere e crescere.
Il corso è popolato da 14 piccoli terremoti che ogni martedì e venerdì mattina si incontrano per giocare, scoprire ed imparare. Molto bello, sono felice di questo e sono curiosa di vedere che tipo cambiamento avverrà, se mai accadrà qualcosa…mal che vada sono certa che avrà tirato qualche capello, preso antine in faccia e battuto le manine più e più volte felice e soddisfatto. Tanto mi basta.