La tuta è uno stato mentale. 11 Febbraio 2016 – Pubblicato in: Calzamutanda, Fashion

 indossare la tuta
Ho più volte espresso il mio amore per la tuta, soprattutto sulla mia pagina facebook.
Ogni volta arrivano commenti che fanno morir dal ridere…

C’è tuta e tuta, scrivono in molti. Potrei essere d’accordo ma solo in parte.

E’ vero, i miei brand preferiti sono estremamente sportivi, da sempre.
Ultimamente sono in fissa con Iuter per la qualità e la loro scelta made in italy.
Ma esteticamente, quando si parla di felpe e affini, sono totalmente senza filtri.
Tuta in acetato dal colore improponibile? Per me è sì.
Meglio spezzare se il pantalone della tuta è molto stampato e tamarro. E no, se devi farla falla bene.

Indossare la tuta è uno stato mentale.
O ti prendi la responsabilità di portarla in giro come si deve oppure fattene una ragione e nascondila tra le mura di casa.
Vale la stessa cosa per leggings, felponi e affini…

Felpa Iuter

Felpa Iuter, borsa FunkyMama Collection.

Non dev’essere sformata, usurata o troppo classica perché ora vanno i completini da running…

Mi si accappona la pelle.  Vanno i completi da running? E quando mai a noi Strafi è importato di cosa va e cosa non va.
Chi l’ha detto poi? Se ti piace vai di running tecnico, altrimenti no. Chissene.

Ho un carattere tollerante per natura, ma sui divieti, viene fuori l’adolescente che non mi ha mai del tutto abbandonato.

Presente quei post di moda che dicono cose tipo “Assolutamente no”, “Le cose da non indossare”, “I capi out per questa stagione”?
E’ più forte di me, solo perché leggo scritto no, in automatico mi assale la voglia di fare tutto il contrario. Ah, la maturità. Ero di certo assente mentre la distribuivano.

tuta

Io lo so come si porta la tuta, io che penso di non essere esperta in nulla, su questo argomento, mi sento fortissima: anni, anni e anni di esperienza.

E’ questione di crederci. E’ questione di attitudine.

Se è vero che la tuta è un no assoluto per tutte, allora che qualcuno mi spieghi: da Rhianna a Rita Ora, passando per Beyoncè: donne che passano da un abito di gala ai completi in jersey in uno schiocco di dita con lo stesso portamento, com’è possibile?
Perché non sono umane? Naaa.
Perché ci credono. Strafi inside. E outside, ok, è evidente. Ma sono convinta che anche la donna più bella del mondo, quando si sente a disagio in un capo, poi si vede…

Pantaloni della tuta made in italy scovati sulla bancarella di un mercato

Pantaloni della tuta made in italy scovati sulla bancarella di un mercato

Ecco. La prossima volta che infilerai i pantaloni di felpa o acetato che siano, affronta la strada nell’unico modo possibile. Musichina in testa, passo sicuro e un mantra speciale: io sono una Strafi, come una qualsiasi cantante di fama mondiale.
Concentrati sul mantra e vedrai, la tuta non ti sarà mai sembrata così figa!

E se qualcuno pensa il contrario, ricorda sempre che non è un problema tuo ma suo.

Di foto che mi ritraggono ne avete viste tante, ma mai con questa sicurezza. Impressionante: in tuta riesco a mettermi in posa, sono talmente a mio agio da lasciarmi fotografare come se nulla fosse.
Io ci credo così tanto da non temere nemmeno l’abbinamento col sacchetto della spesa. Che me frega a me, avevo fame…

pantalone-di-felpa
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