Il Salone è come il Natale, quando arriva, arriva. 8 Aprile 2011 – Pubblicato in: Events – Tags: , ,

Se vivete a Milano ci sono cinque settimane all’anno dove è meglio lasciare la macchina nel box. Le settimane della moda, quattro, e la settimana del Design aka Salone Internazionale del Mobile, su questa io ho praticamente scritto la tesi di Laurea.  Quest’anno si festeggiano 50 anni  di storia, il fiore all’occhiello di tutto il sistema design internazionale, il Salone ne ha viste delle belle ( e delle brutte), Eurocucina, Euroluce, Salone Satellite, Salone del Bagno ed infine, l’ultimo nato ed il più casinaro: il Fuori Salone.

In fiera a Rho si scrivono gli ordini, si trovano nuovi clienti e gli agenti svolazzano da uno stand all’altro fasciati in completi nuovi di pacca. Di Saloni ne ho fatti parecchi e ciò che ricordo di più è il mal di piedi cronico, l’ultimo giorno li sentivo sempre confabulare su improbabili fughe dal mio corpo, ma tanto erano talmente gonfi che potevo infilare solo le ballerine più sgualcite  con ovvi e disastrosi risultati per il mio look. Con l’esperienza mi sono fatta più furba e portavo sempre un paio di scarpe di scorta da indossare nei momenti più critici, alla peggio cercavo di fare gli appuntamenti sdraiata su qualche divano,  intorno a me c’erano dei bolidi da tre metri con profondità degne di un talamo nuziale, ne avevo ben donde!

Ho visto però cose magnifiche, e conosciuto mostri sacri con i quali è stato un piacere ed un onore collaborare.

Una volta mollato il sistema casa ho imparato a gustarmi il Salone da una che “c’ha l’occhio”, insomma, se girate con me mi vedrete annusare le pelli, toccare le cuciture e tastare la durezza del legno…credo di assumere anche una certa faccia da saccente/supponente del tipo” Oh tu, inutile che fai il figo, tanto se fa schifo ti becco!”  L’eccezione invece è il Fuori Salone, lì io mollo il colpo, troppi input in un solo attimo, digerirli è impossibile e perciò mi limito a riempirmi di depliant e biglietti da visita, una volta sono tornata a casa con dei campioni di ceramica, giuro, purtroppo non avevo intenzione di rifare nessun bagno, ma erano troppo belli per lasciarli là! Capite? Non ci sono riuscita, li ho sgraffignati impunemente, teneri campioncini quadrati, luminosi e blu, lavorati con tecnica raku. Meravigliosi.

Tralasciando i miei furtarelli, chi si ricorda com’è cominciato tutto questo circo di eventi ed istallazioni per la città? Io sì. Ricordo quando la guida di Interni era composta da qualche paginetta, quando tutto si limitava ad un festino con finger food (i primi) e spumante, consumati tra i banconi milionari delle cucine Boffi in via Solferino. Tempi di piccole sbronzette aggratis con il Chucky, ora si rischierebbe il coma etilico.

Eppur continua a piacermi, eppur continuo a plaudire questo spirito così poco milanese e così tanto internazionale con il quale si ammanta la Madonnina in Aprile. Il design è uscito dai ranghi per fare festa e la festa genera altra festa. Quest’anno però lo stupore e la meraviglia hanno davvero toccato punte eccelse perchè quei geniacci di Fuorisalone.it sapete cos’hanno fatto? Un’applicazione per Iphone che vi dirà per filo e per segno tutti gli eventi in “da city” , ve lo mettete in calendario ed il vostro fido amico designed in Cupertino farà il resto. Non ci credete? Fate bene, eppure esiste davvero ed è comodamente scaricabile QUI, ho la sensazione che tra una pagina e l’altra vi ritroverete di fronte alle ultime novità Hyundai e Asus, ma tal è lo scotto da pagare per codesta meraviglia.

Insomma il Salone è come il Natale, com’è o come non è arriva sempre! Auguri Salone, 50 anni e sei ancora lì a far baldoria.