Il libro sul comò 16 Marzo 2011 – Pubblicato in: Cose Varie – Tags: , , , , , , , ,

Questa sì che è una rubrica coi baffi!

Leggere, la scorsa settimana, i commenti al giveaway dedicato al libro di Gorey, con le deliziose e talvolta commoventi “connessioni intertestuali” che ne sono scaturite –  tipo questa o  quest’altra – mi ha fatto molto riflettere sul valore e sull’importanza dei libri per bambini.

E mi ha fatto tornare in mente, per contrasto, una dichiarazione rilasciata oltre un mese fa dallo scrittore Martin Amis, il quale, in un’intervista alla BBC (ne trovate un resoconto qui), sosteneva che avrebbe potuto scrivere libri per bambini solo se avesse subìto un grave danno cerebrale.

Ricordo che, quando a suo tempo lessi questa dichiarazione, la prima cosa che mi venne da pensare fu che Martin Amis doveva essere stato, almeno dal punto di vista letterario, un bambino sfortunato, a cui erano capitati solo libri decisamente brutti o noiosi; e che, se anche si era imbattuto in capolavori come Il piccolo principe, non ci aveva capito un’acca.

Di sicuro, comunque, il signor Amis non ha mai avuto la fortuna di incappare in libri come quelli editi da Topipittori. Altrimenti il suo giudizio sulla letteratura per l’infanzia sarebbe meno cinico e presuntuoso.

Il catalogo di Topipittori è pieno di meraviglie, alcune delle quali si dà il caso siano anche fra i livres de chevet preferiti dalla mia Tatù, la creaturina alla quale ho il privilegio (e l’imperizia) di far da mamma da cinque anni a questa parte.

Al signor Amis consiglierei per esempio di dare un’occhiata a Che cos’è un bambino, di Beatrice Alemagna, e di leggersi con attenzione soprattutto questo brano qui:

«Un bambino ha piccole mani, piccoli piedi e piccole orecchie, ma non per questo ha idee piccole.
«Le idee dei bambini a volte sono grandissime, divertono i grandi, fanno loro spalancare la bocca e dire: “Ah!”».

Poi, gli direi di provare a sfogliare un incanto come Troppo tardi.

Il testo, scritto da Giovanna Zoboli e stampato in caratteri ben nitidi a stampatello – elemento che, se siete più o meno dell’età di Tatù e state quindi imparando a leggere, apprezzerete non poco – è pura poesia: provate a leggerlo ad alta voce, rispettando gli a capo. E lasciatevi conquistare dall’allitterazione delle R e delle T, che si susseguono solleticando il palato: il divertimento è garantito.

 

Da quando questo libro è entrato a far parte della routine serale di casa nostra, l’espressione “troppo tardi” non è più associata a mugugni o rimproveri, ma a qualcosa di piacevole e divertente. Dopo averlo letto per la prima volta, Tatù ha esclamato: «Oh, mamma, come mi piacerebbe vivere nel paese di Troppo Tardi!».

E pura poesia sono anche le immagini di Camilla Engman. Immagini all’apparenza semplici, in cui prevalgono colori tenui, rassicuranti, ma dove ci si può divertire a scovare particolari raffinati e curatissimi, che svelano la mano dell’artista.
Io e Tatù, per esempio, andiamo pazze per il gonnellino a fiori che vedete qui:

Camilla Engman è infatti un’artista vera, pittrice e designer di fama internazionale, oltre che persona dall’animo poetico e sensibile. Se siete tra i pochi che ancora non la conoscono, e volete dare un’occhiata al suo sito oppure al suo blog , rimarrete incantati dalla maestria dei suoi quadri così come dalla sua capacità di creare poesia per immagini, accostando materiali ed elementi in apparenza semplici e banali come foglie, rami, ghiande, buste per lettera…

Ed è stato proprio durante una delle mie quasi quotidiane visite al suo blog che ho scoperto che, fra le varie creazioni di Camilla, rientra anche questa chicca:

Non ho resistito e ho subito ordinato Mr Mustache, pensando che sarebbe stato il libro perfetto per questa rubrica, una sorta di porte-bonheur per il blog delle Funky Mamas.

Se anche voi siete ormai innamorati del tenero Mr Mustache e volete sapere come riuscirà a vincere la tristezza che l’ha improvvisamente assalito togliendogli il sonno, potete ordinare il libro qui, allo Studio Violet, lo studio di design di cui Camilla Engman è contitolare.

Viva Mr Mustache! E viva la poesia delle piccole cose!… alla faccia di Martin Amis.