Il giardino di Paola: Marzo, il mese della rinascita 12 Marzo 2014 – Pubblicato in: il giardino di Paola

Le piante riaprono gli occhi, si svegliano dal letargo invernale, la linfa ricomincia a scorrere. Il verde rinasce. E profuma.

Questo per un giardiniere significa duro lavoro, senza alcun dubbio, ma anche movimento, scoperta, curiosità, VITA.

in giardino_almanacco di Paola Maria_by Giulia Zaffaroni

in giardino_almanacco di Paola Maria_by Giulia Zaffaroni

Questo è il mese in cui si possono trapiantare le piccole piantine nate dalle semine autunnali. Aspettate che la luna sia crescente per svolgere questa attività. Vista l’imprevedibilità del clima negli ultimi anni, è meglio lasciare i vasi (o i semenzai) in un luogo caldo, in attesa che passi il rischio di gelate. Alberi e arbusti a foglia caduca e rampicanti perenni possono già essere messi a dimora all’aperto, così come le viole e le nuove piantine di rosa.

Sempre in semenzai riscaldati, invece, potete iniziare a seminare le piante ornamentali meno rustiche, come Aster, Antirrhinum majus (bocca di leone), Dianthus (garofano), Matthiola (violaciocca). Quelle più resistenti al freddo possono già essere seminate in piena terra (facendo attenzione alle formiche, ghiotte di semi).

Interrate anche bulbi a fioritura estiva e autunnale, come Allium, Amaryllis e Gladioli. Seguite attentamente le regole per l’interramento: non vanno messi né troppo in superficie, né troppo in profondità, per non rischiare che marciscano con le piogge (o per il terreno poco filtrato) o che non riescano a fiorire.

frutteto_almanacco di Paola Maria_byGiulia Zaffaroni

frutteto_almanacco di Paola Maria_byGiulia Zaffaroni

Ora che il rischio gelate è ormai passato, trovate il tempo di sistemare il terreno nel frutteto: pulitelo bene e aggiungete letame maturo. Poi pacciamate intorno alle radici mettendo foglie e paglia.

Questo è l’ultimo mese prima dell’estate valido per mettere a dimora nuovi alberi di fico, nocciolo, olivo, kiwi, castagno, rosacee (melo, pero, pesco, albicocco, cotogno, susino, mandorlo, nespolo). Ricordatevi di farlo solo se il terreno è asciutto, pestando la terra una volta messa la pianta a dimora per evitare che rimangano bolle d’aria.

Le piante a radice nuda (quindi non in vaso) possono ancora essere interrate. Prima di farlo immergete le radici in un secchio con della terra e del letame maturo, in modo che le radici inizino a reidratarsi e si preparino per attecchire nel nuovo terreno. Prima di metterle a dimora, va eseguita una potatura della chioma.

nell'orto_almanacco di Paola Maria_byGiulia Zaffaroni

nell’orto_almanacco di Paola Maria_byGiulia Zaffaroni

Lattuga, cipolla, spinacio, carota, pisello possono essere trapiantati all’aperto. Aglio e patata possono invece essere già seminati fuori, in piena terra.

Dividete i cespi di melissa, menta, santoreggia, erba cipollina, maggiorana e dragoncello. Le piante aromatiche sono belle anche a complemento delle aiuole ornamentali.

il fiore del mese_almanacco di Paola Maria_byGiulia Zaffaroni

il fiore del mese_almanacco di Paola Maria_byGiulia Zaffaroni

La primula è senza dubbio il fiore simbolo della primavera. Le sue foglie carnose sono inconfondibili tra quelle degli alberi cadute nel sottobosco e il suo fiore semplice è fatto per far parlare la speranza che la primavera infonde.

Spesso si è così fortunati da avere in giardino primule nate spontaneamente ma, se così non è, si possono trovare facilmente in commercio. Da perfette piante del sottobosco richiedono solo ombra e terreno umido, ma sarà semplicissimo coltivarle, data la loro rusticità.

Tra le numerose varietà in commercio (o spontanee), la Primula vialii merita un posto d’onore. E’ vero, non ha il fiore semplice e delicato delle primule ma le sue spighe, che la natura ha voluto rosse e lilla nello stesso tempo, sono uniche. Perfette all’interno di una bordura o sparpagliate ai margini del bosco, hanno colori talmente originali che non hanno bisogno di essere affiancate da altri fiori.

Andate in un bosco e respirate a pieni polmoni il profumo del verde che sta nascendo. Osservate il tono dei nuovi verdi, luminosi e quasi fosforescenti. Toccate le foglie delle primule, carnose e consistenti. Cercatele spostando con le mani le foglie cadute dagli alberi e rimaste a concimare la terra per tutto l’inverno. Fermatevi a sentire il cinguettio degli uccellini, felici, finalmente, di avere cibo in abbondanza e di nascondere i loro nidi tra le foglie nuove. Raccogliete la cicoria selvatica: avrete un’insalata fresca e croccante.

La natura è sempre un’esperienza a cinque sensi.

Illustrazioni a cura di Giulia Zaffaroni

Per scaricare l’Almanacco cliccate qua sotto, è disponibile in PDF o per consulto