I parlo, o quasi. 12 Marzo 2012 – Pubblicato in: Kids&Moms – Tags: , , ,

Ci siamo, è arrivato il momento in cui il pupo collega soggetto e verbo. In questi giorni è una profusione di “Io bevvo” “Io giocco” “Io bolle” e giù con un’altra miriade di verbi incomprensibili. A volte mi fermo un attimo ed elaboro ciò che ha detto, non è mica semplice capire che “cimice” in realtà è principe, inoltre io sono il suo gobbo personale.
Funziona così, lui si avvicina agli altri bimbi e con fare molto melodrammatico chiede e dice cose; se l’interlocutore ha più o meno la sua età, vale a dire 2 anni e mezzo, tutto a posto, si capiscono tra di loro e se è Leone possiamo stare ancora più tranquilli perchè ormai stanno sviluppando una loro lingua personale, un minestrone di parole a caso, italiano e francese. Il problema si pone dai quattrenni in su.
Avete mai visto la faccia basita di un bambino? Quella a metà tra il sorpreso e lo schifato? La faccia tipica del “Che cxxxo ha detto?” anche se il turpiloquio non è compreso nel loro vocabolario? Ecco, bene, io immancabilmente sono lì presente a tradurre per Lil Ricy.
Che bei momenti!
Da un avamposto di questo genere ti puoi godere tutti i discorsi dei bambini, uno pensa che siano discorsi leggeri e poco impegnativi…invece no! Eh no belli, qui tra scivolo ed altalena si ribaltano mondi e nazioni a suon di superpoterisupercosmici, c’è chi fa l’eroe, chi raccoglie ragni, chi non teme gli squali manco per niente. A volte, anzi no, sempre e costantemente mi chiedo “Ma da dove diavolo gli vengono??” Perchè onestamente a volte rimango di gesso, lì come una statua incapace di muovere un muscolo e poi mi faccio la Domanda: “Ed ora? Cosa rispondo/dico?”
La risposta arriva immediata e fulminea: “Taci che ti conviene”
Mai intromettersi nei discorsi dei bimbi, traduci dove è necessario e poi defilati, perchè le domande taglienti e le considerazioni, nonchè le conclusioni al vetriolo sono lì che ti attendono dietro l’angolo.
Piccoli gnomi saggi.

Buona settimana a tutti!