Guerilla knitting Bologna: melanzane all’attacco armate solo di colore! 20 Novembre 2012 – Pubblicato in: Funky Projects – Tags: a little market italia, Aubergine Factory, Bologna, colore, emporio Lanar, frizzifrizzi, guerrilla crochet, guerrilla knitting, Guerrilla Knitting Bologna, il mondo creativo, street art, yarnbombing

Durante i mesi scorsi ci avete dimostrato un supporto fuori dalla norma quando vi abbiamo presentato il nostro nuovo progetto Aubergine Factory: vi ringraziamo ancora di tutto cuore!

Il lavoro procede, le idee riempiono pagine di taccuini colorati e si concretizzano passin passetto. Non condivideremo ogni singolo progetto portato a termine tra queste pagine, troppo autoreferenziale e troppo poco Funky, ma questa volta ne abbiamo combinata una che non è possibile non condividere…

Vi sarete accorti che da settembre è online il celebre  e-commerce di compra vendita di fatto a mano francese A Little Market, tutto tradotto in italiano e con una particolare cura nei rapporti con i creatori della nostra penisola.
Propio per ALM, in concomitanza con la loro presenza alla fiera Il mondo creativo di Bologna, paradiso per crafters compulsivi,  abbiamo pensato ad un’azione di yarnbombing per le strade della città: Guerrilla Knitting Bologna.
Complice un articolo di Vendetta Uncinetta, abbiamo contattato la splendida sarda Elisabetta Ardu degli Intrecci di Fusilla, colpite dalle sue incursioni street all’uncinetto fuori dai soliti canoni estetici e caraterizzati da una forte personalità creativa.

Con il prezioso supporto del nostro media ( ma non solo) partner Frizzifrizzi e di uno sponsor tecnico d’eccezione, Emporio Lanar, siamo partite alla volta di Bologna con una valigia, facciamo due, cariche di colore e di voglia di diffondere il verbo del fatto a mano.

Un’esperienza straordinaria su molti fronti. A partire da quello umano.
Elisabetta Fusilla Ardu è sbarcata dalla sua isola  con la sua fedele mastra uncinetttaia Elena Abis. Tra una risata e un’altra, non hanno smesso un secondo di far andare gli uncinetti: in treno, per strada, allo stand della fiera, al bar.  Non mi stupirei se fossero andate in bagno munite di gomitoli, ma non ne ho le prove!
Hanno contagiato chiunque incrociasse lo sferruzzare delle loro dita veloci, trasmettendo amore, entusiasmo e passione: una pioggia di colori per l’anima.
Proprio per questo, ad ogni location che avevamo precedentemente comunicato, si è unito a noi qualche incredibile personaggio che si è poi dedicato al cento per cento alla buona riuscita della missione: per citarne una, la mitica Anna Cappelletti, guerrilla gardener di Bologna.
E vi assicuro che per rimanere ore ed ore al freddo con noi, in bilico su pali, statue e lampioni, bisognava davvero essere motivati: ma i risultati hanno appagato ogniuno di noi, lasciandoci un’esperienza che non scorderemo mai nei cassetti della nostra memoria.

Prima tappa la finestrella di via Piella, una quadratino di metallo che regala uno scorcio magico ed inatteso sul fiume. Dedicata all’emporio Lanar, ricorda il mio sguardo la prima volta che entrai nel loro nuovo negozio a Milano, una scoperta che mi fece sorridere le pupille ( ricordate il post?).

Seconda e faticosissima tappa in piazza Verdi, dove una colonna poco collaborativa ha reso difficile l’installazione, ma ce l’abbiamo fatta! La piazza, da sempre punto di ritrovo degli studenti universitari, rappresenta idealmente A Little Market, il suo unire e rendere comunità i protagonisti del fatto a mano.

Ultima e spettacolare tappa, quella della Montagnola. Due colonne rivestite di colore e un’azione di guerrilla che ha trasformato la statua in sirena e il cavallo in magico destriero! Qui il nostro media partner nella persona di Simone Sbarbati ha dato il meglio di se, arrampicandosi qui e là, twittando da punti inconsueti, sempre pronto a fare da rete umana alle ragazze appolaiate sul marmo.
La Montagnola è stata dedicata a Frizzifrizzi, un tributo al loro lavoro di ricerca nel mondo della moda, sempre ironica e attenta. Hanno approvato a pieni volti l’outfit urbano della scalinata del Pincio, e di questo andiamo fieri.