Give Peace a Chance: Mamma Yoko 19 Aprile 2011 – Pubblicato in: Kids&Moms
Immaginate di nascere negli anni ’30 in una famiglia di musicisti, di studiare in scuole prestigiose terribilmente understatement. Immaginate di sfuggire alle bombe devastanti della Seconda Guerra e passare un’adolescenza creativa, fatta di melodie. Immaginate di essere, tutto sommato, un po’ matte, di avere una personalità immensa e colorata che matura tra performance sperimentali. Infine immaginatevi nella seconda metà degli anni ’60 a Londra, siete protagoniste di una personale ed in quel momento incontrate una delle persone che non solo cambierà la vostra vita, ma anche quella di milioni di altre persone: John Lennon.
Isomma, immaginate di essere Yoko Ono. Va bene, è impossibile.
Scrivere di Yoko Ono è come imbattersi nell’enciclopedia della cultura Pop degli ultimi quarant’anni, lei è depositaria di lotte impari combattute indossando null’altro che Amore e Pace, lei ha smosso critiche di dimensioni bibliche, urlato il dolore, raccolto l’eredità morale di un uomo immortale. Ha vissuto e vive una vita particolare ed unica, forte come una quercia non si è mai tirata indietro nè ha mai vacillato è sempre andata avanti.
Inutile elencare la miriade di cause che ha sostenuto e tutt’ora sostiene, la sua personalità immensa le permette di prestare attenzione all’universo intero ed è davvero incredibile pensarla nei semplici panni di una madre.
Una madre che ha visto la sua prima figlia allontanarsi ed una madre che ha dovuto spiegare al piccolo di casa che non avrebbe più rivisto il suo papà.
Una madre che ha assoldato investigatori privati per più di un decennio nella speranza di rivedere Kyoko, mentre seguiva da vicino la crescita di Sean.
La vicenda di Yoko con la sua prima bimba mi ha colpito moltissimo, ma come tutte le grandi epopee anche questa ha avuto il suo fine a sorpresa e da giovane donna neo mamma, la figlia perduta ha ritrovato la sua immensa Yoko.
Per la serie: Give peace a Chance.
E’ stato impossibile trovare foto di Yoko senza John, godetevi questi scatti…quanto sono belli! Sembrano scattati l’altro ieri, non trovate?
