G! Come Giocare: il report della fiera del giocattolo dalla nostra inviata speciale! 21 Novembre 2012 – Pubblicato in: G! Come Giocare – Tags: , , , ,

Settimana scorsa mi è stata affidata una missione importante: quella di rendermi alla quinta edizione della fiera del giocatolo G come Giocare!

Dopo essermi sbagliata di polo fieristico e dopo una lunga serie di imprecazioni contro i parcheggi del polo Fiera Milano Rho che mi ha fatto pagare 5 minuti di sosta (i 5 minuti utili per rendermi conto che non ero alla fiera giusta – troppi uomini nel parcheggio, infatti c’era l’EICMA!) come una giornata intera, sono finalmente, felicemente arrivata al posto giusto!

g come giocare fiera

G come giocare è una fiera destinata al pubblico, a dimensione umane e pensate nei minimi dettagli per il confort di bimbi e genitori. Infatti, in primis, mi sono imbattuta nel parcheggio per passeggini in cui non solo, i passeggini potevano essere, appunto, parcheggiati in tutta sicurezza ma si poteva anche noleggiare passeggini per visitare la fiera.

Dopo un enorme stand tutto “caramellato” che ho accuratamente evitato pensando al mio dentista, ho fatto una scoperta.

Lo sapevate che ora esistono anche le uova “per bimbi”? Io no.

L’ho scoperto li. Si chiamano Le Naturelle Kids e sono uova rigorosamente bio ed italiane.  Quello che cambia non è tanto le uova in se ma la confezione pensata per attrare i bimbi ed invogliarli a mangiare le uova (?). Sono tutte decorate con personaggi del mitico Topolino e sul lato B della confezione in cartone (ovviamente riciclato e riciclabile), i vostri piccolini troveranno un personaggio da ritagliare per poterci giocare.

Ma Le Naturelle hanno pensato anche alle mamme, che come si sa, sono multitasking e hanno un’agenda più piena di un capo di stato. Per questo, hanno creato EGGY. Un contenitore simile a quella della panna montata, con la differenza che dentro non c’è la panna ma una soffice mousse d’uovo, ottenuta da uova di galline allevate a terra.  Con EGGY si può fare tutto in un batter d’occhio senza prima doversi dedicare all’attività, spesso poco piacevole dello sbattere le uova. E tutto ciò senza spreco. In più, essendo un prodotto pastorizzato, EGGY può essere consumato dalle mamme incinta e dai bimbi piccoli piccoli.

Ma direte, ma cosa c’entra tutto questo con il gioco? C’entra e come visto che uno dei temi sviluppati da questa quinta edizione di G come Giocare è proprio l’Alimentazione con l’evento “Mangiando s’impara” in cui, grazie al cibo, s’impara a giocare con colori, profumi, forme e sapori.

Ma ora torniamo al protagonista principale di questa fiera, ovvero il giocatolo, visto non solo come oggetto creato per divertirsi ma anche, e sempre di più, come elemento educativo: gioco, mi diverto, ma allo stesso tempo imparo.

Imparo, ad esempio ad abbinare i colori tra di loro. Imparo ad essere un cittadino consapevole e attento all’ambiente che lo circonda.  Come qui…

Uno degli stand che più mi ha colpito è stato quello di CityLife, in collaborazione con Milaniwood.com in cui i bambini erano invitati a creare una loro città ideale grazie a costruzioni in legno 100% Made in Italy di diverse tipologie e adatte a diverse fasce di età (3 – 5 – 7 anni).

Ispirandosi al progetto reale sviluppato da City Life di riqualifica dell’ex- quartiere fieristico di Milano in area ad impatto zero con la collaborazione di architetti di fama mondiale come Zaha Hadid, i bambini potevano realizzare la proprie città ideale, decidendo dove posizionare alberi, strade e case sulla planimetria in miniatura di CityLife. Ho visto bimbi di ogni età passarci delle ore con il sorriso stampato e la soddisfazione di aver contribuito a modo loro a rendere la città più bella. Di sicuro tra di loro c’era un futuro Renzo Piano e una futura Zaha Habid. E guardandoli, mi sono chiesta, ma se facessimo veramente realizzare un quartiere dai bambini, cosa verrebbe fuori? Sono sicura che ci stupirebbero! E di sicuro, la città ne risentirebbe. In meglio.

Presa dall’entusiasmo, mi sono fermata a fare due chiacchere con Susan, la responsabile commerciale di Milaniwood.com che mi ha mostrato i giochi in legno da loro creati.

E posso dirvi che sono rimasta incantata. Sì. Incantata.  Perché, anche se sono una ferma sostenitrice del gioco in legno, molto spesso rimango un po’ delusa, in quanto più delle volte, il gioco è bello ma poco attraente e funzionale per il bimbo. E cosi, diventa, alla meglio, un bel sopramobile e alla peggio, finisce in fondo alla scatola dei giochi.

Qui no! Qui, i bimbi avranno voglia di giocare perché è tutto ergonomicamente parlando pensato per i bimbi. I giochi sono solidi, piacevoli al tatto, infrangibili e colorati. E ciliegina sulla torta, sono stati pensati per essere sì, anche dei sopramobili ma di quelli che i bambini avranno voglia di disfare ma questa volta, per giocarci come questo bellissimo Cactus Domino! Geniale vi dico.

Lo stand di City Life/Milaniwood.com era situato giusto accanto allo spazio La Casa Per Giocare dove le 4R – Riciclo, Riuso, Rinnovo, Risparmio – facevano da protagonisti assoluto e da filo conduttore ad una serie di iniziative.

Oltre allo spettacolo proposto dall’AMSA (Riciclare è una magia) che incantava bimbi da 5 ai 10 anni grazie all’intervento di Mc Butter, il mago del mondo Riciclandia, si poteva partecipare a laboratori proposti da COMIECO (La mia casa ideale in cui si creava una casa o una stanza con materiali di riciclo) o ReMEDIA (Mission RAEE dove poter “guadagnare” Eco-crediti) e ammirare le opere create da DESIGNER ROMPISCATOLE (Gruppo di toy designer provenienti dai corsi di Alta Formazione in Design del Giocatolo organizzati da POLI che ha realizzato dei giochi con materiali di recupero).

E poi, ovviamente tante animazioni proposte dai vari marchi più noti del mondo giocatolo. Un modo divertente per piccoli e grandi di scoprire le ultime novità delle varie aziende presenti come ad esempio, i Playmobil Western che i maschietti adoreranno o le deliziose proposte colorate tutte in legno dell’azienda svizzera Jabadabado perfette per le femminucce.

Insomma, quella che era iniziata come una giornata Ni, si è man mano trasformata in una giornata solare e piena di scoperte incantevoli. Anche, e soprattutto oserei dire, per una grande bimba di 40 e passa anni!!