Quanto è funky essere afro? 19 Settembre 2016 – Pubblicato in: Cose Varie – Tags: , ,

Al nord

Di dove sei? 

Messina, sono Siciliana. (sorriso da ebete correlato, da siciliana fiera, con il mare e il sole dentro, perchè in Sicilia con cinquecentoeuro vivi da re, perché la gente è accogliente e banalità di vario tipo a seguire)

No, ma mi chiedevo dove fossi nata

Ah (faccia delusa), sono nata in Etiopia 

Ah ma dai, bellissima l’Etiopia.

Eh si, credo di si. Non saprei.

Ma ti ho detto quanto è bello lu mare lu suli siciliano?

Al sud

Ma di dove sei?

Sono etiope

Ma va finiscila, chi si più siciliana i mia. Hai un accento siciliano che ti si riconoscerebbe pure al buio.

Al buio…(battutona)

Quanti anni hai?

No vabbè. Basta così.

Diciamoci la verità e così la facciamo finita una volta per tutte.
Sono una truffa vivente io.

funky afro

Per i primi 6 anni della mia vita mi hanno chiamato Mititi, che tradotto in italiano significa ragazzina. Scugnizza, insomma.

Dal mio atterraggio in Italia sono diventa ufficialmente Azeb. E il nome Mititi è stato bandito con rabbia e fermezza.

Data di nascita messa a caso su due documenti discordanti. A tavolino un giorno abbiamo deciso e da allora sono nata il 9 settembre del 1985. Ovviamente sto truffando, non sapremo mai quando sono nata e spero sempre di aver scelto la data che mi rende più giovane, senno sono una truffatrice pirla. Sono nata in Etiopia, cresciuta in Sicilia, non parlo e non capisco l’Amarico e vengo ripetutamente umiliata dalle testimoni di geova italiane che hanno imparato la mia lingua e continuano a gridarmi parole a caso a me sconosciute e dicendomi che è una vergogna.
“Ma vergognati tu e lasciami in pace” penso sempre.
“Dai che magari un giorno lo imparo vai in pace sorella” rispondo.

Sono una bianca dentro un corpo africano che ho sempre detestato nelle sue forme, nella sua cornice. Le mie caviglie sottilissime che servono a correre diceva l’ortopedico a mio padre. Ma neanche, rispondevo io.

Che se mi dai della nera ti mangio. Noi etiopi siamo fatti dello stesso colore degli altopiani etiopi. Siamo rossi.

Anche queste sono considerazioni dette a caso, non avendo la minima idea di come sia fatta l’Etiopia. 

Sì, non guardo mai una foto, non vado a cercare i posti dove sono nata e non ho ancora fatto un biglietto aereo.

Ho vestiti di morbido cotone bianco, che dicono sia il miglior cotone al mondo. I vestiti della festa che ho messo già in cantina. Non sia mai che ci capito vicino e mi venga voglia di indossarli. 

Ma poi, mi sono chiesta perché?

Mititi, quella ragazzina che odorava di Africa è rinata il 23 giugno del 2015,       abbiamo deciso di chiamarla Arianna. Ma spesso, da quando è nata la chiamo Mititi. Nel silenzio intimo del nostro quotidiano, quando corre per cercare la sua autonomia, quando assume quell’aria sognante guardando dalla finestra, quando scruta e studia il mondo dal suo passeggino. Mititi.

E’ un modo di essere magnifico. É uno stile di vita, che avevo perso e che sto ricostruendo. Significa riscoprire la terra di cui siamo fatti. L’Africa che generosa ha popolato il mondo di uno stile inconfondibile. Fatto di colori e di tagli selvaggi, di rossi e di ebano, di blu e bianchi. Un Africa fatta di stile e non solo di emergenza.

Perché ogni tanto ci farebbe bene vedere la parte funky del mondo, perché farebbe bene ai nostri occhi assuefatti da morte e dolore, farebbe bene alle nostre anime inaridite dalla paura.

Perché l’Africa è anche un sacco funky.

E ora che ho finto di aver compiuto i 31, e come dice un caro amico ho scavallato oltre il monte. Adesso una bella cavalcata di colline che verso l’estate si colorano di matti girasoli. E io adoro i girasoli.

E allora domani vado a comprarmi un paio di scarpe da running che si va a correre. Ho promesso.

Che la prossima settimana ho l’appuntamento con la nutrizionista che così facciamo pace.

Che quel vestito bianco con il cappuccio e i ricami colorati altezza vita è così bello.

Che al prossimo festival di Afro Punk ci vado con la mia amica Justine che lei è bianca solo fuori. E ne organizziamo uno in Italia. Che ne dici? 

Che ci provo, che voglio riuscirci, perchè la parmigiana di melanzane l’ho imparata da Liliana, la mia mamma. E mi viene discretamente ottima.

Ma dovrò imparare da sola a tatuarmi nell’anima: ma quanto è Funky essere Afro

Festival Afro punk, se volete scoprirlo, ne vale la pena, trovate il sito –> QUI

Per conoscermi meglio, mi trovate su instagram se vi va –> @azeb_It

(Immagine di copertina ( fonte account Ig Tamu McPherson, più info in questo post QUI)