Frecce avvelenate di colore nel cuore pulsante della metropoli: Poison Dart 30 Settembre 2011 – Pubblicato in: Art – Tags: , , , , ,

Oggi ospitiamo un guest post molto “street”, che abbiamo voluto pubblicare per ricordare quel periodo in cui tanti amici hanno cominciato a conoscere il vero significato delle subculture urbane. La musica, i colori e gli odori di quei giorni si sono ripresentati a Milano il week end scorso. Il messaggio di questo block party è positivo e nostalgico allo stesso tempo e carico di molte aspettative, per fare, forse, di Milano un polo capace di coniugare la tradizione alle migliori idee e suggestioni della strada.

A voi Lucrezia.

Venticinque anni fa ai piedi della Darsena sorgeva una casetta su cui Craze, nella scena graffiti dal lontano 1988, aveva dipinto un enorme “MNP” (Milano Napalm Posse, una delle crew storiche di Milano).
Oggi quella casetta non esiste più ma Craze e compagni, memori dei vecchi tempi, hanno voluto rievocare quella sensazione di gratificazione e pienezza moltiplicandola per quindici, tante quante le crew che vi hanno preso parte domenica 25 settembre. Ottanta metri di muro nel cuore pulsante della metropoli sono stati dipinti dai collettivi più importanti della città insieme alle nuove leve.
I colori dominanti della giornata sono identici a quelli usati venticinque anni fa: biancone, outline nero, sfondo rosso e incursioni di giallo, tutto block style (ogni crew si è presa la propria porzione di muro).


Lo scopo dell’evento è stato quello di richiamare in un unico luogo tutti i rappresentanti – passati e presenti – del writing milanese, ma anche per rivendicare un’autonomia che spesso è minacciata da becere strumentalizzazioni.
“Stiamo rivendicando la nostra autonomia” – spiega Craze – “non vogliamo essere rappresentati da portavoce politici o farci coinvolgere in strumentalizzazioni in nome di una causa che non ci appartiene”.
Polemiche a parte, la giornata si è svolta serenamente: graffiti, tanta musica e la “vecchia e sana” aggregazione.
Un’aggregazione eclettica, aperta a chiunque voglia farne parte: passanti curiosi, mamme e bambini ma soprattutto i giovani della città.
Tutto questo a dimostrazione di come certe sfaccettature del writing non siano poi così oscure e perverse come l’opinione pubblica tende a rappresentarle.

Live on the Blocks: MNP, THP, TGF, 16K, TDK, ZN13, PNP, QVS, BN, VDS, VB, TEC (VolksWriters), OIC, MDS, CTO.

L.F.