Expo? Ringrazio di cuore le maestre di mio figlio. 2 Luglio 2015 – Pubblicato in: The Funky Diaries

expo2015

Expo sì, expo no, expo forse.
Expo per grandi, ok, ma l’expo bambini?
In tanti hanno espresso il loro pensiero, io me ne sono stata zitta e muta in fase di ascolto.
Ho letto opinioni pro e contro, i racconti delle visite e ho visto molte foto sui social networks, poi, assieme a Leone, ci sono andata.

Feeding the planet, mica pizza e fichi, anzi, anche pizza e fichi. Un messaggio importante, declinabile in mille sfumature, molto da dire, molto da fare, un tema di partenza parecchio interessante.

Leone ha quasi sei anni e sull’argomento era parecchio preparato: abbiamo avuto la fortuna di passare tre anni con due maestre speciali che hanno saputo cogliere expo come un’importante occasione per parlare di alimentazione ai più piccoli.

Spremiagrumi nello zaino, ha imparato a farsi una spremuta da solo, a disegnare le arance intere e tagliate, ha imparato l’importanza di mangiare sano.
Ha imparato che il cibo passa dalla terra, che va rispettata e curata. Ha piantato semi, strabuzzato gli occhi davanti ai primi germogli, ha imparato che il cibo è molto più che mangiare.

Da qualche mese a questa parte sono piovuti gli inviti più disparati per una Funky visita a Expo, ho deciso di andarci con Chicco non perché collaboro felicemente con loro da tempo ma perché sono quelli che mi hanno effettivamente e concretamente stupito con il loro progetto su expo: tra mille inviti di degustazione anche assai invitanti, loro mi hanno chiesto di provare o comunque vedere di persona i servizi che hanno creato per le mamme, per un expo con bambini piccoli.

Ho deciso di andarci solo con Leone per il lavoro svolto a scuola, potendo, ho lasciato Lilou alla nonna perché fosse un momento solo nostro, per potergli dare l’attenzione del caso in una situazione che poteva arricchirlo…

passeggini-chicco

Appena arrivati siamo andati all’hospitality dove Chicco mette a disposizione i passeggini di cortesia. Applausi.
Io non guido, ma non sarei comunque andata a expo in macchina, ora, avete presente cosa significa prendere la metropolitana con un passeggino?
Grazie a questo servizio si può arrivare con il bebè nel marsupio e decidere di utilizzare un passeggino per riposare la schiena in totale comodità usufruendo del servizio gratuito. Inoltre, in diversi punti ristoro sono presenti seggioloni, scalda biberon e scalda pappa. E poi, tasto dolente della nostra città, lì ci sono le nursery dove trovare tutto l’occorrente per una pausa allattamento o cambio pannolini.
Ora non so voi ma io, da mamma, lo trovo un servizio intelligente e super utile.

Per il resto, purtroppo, posso dire una cosa sola: per Leone non è stato per nulla immediato il rapporto tra il lavoro svolto a scuola e la sua visita in expo.

Tutto molto bello, i padiglioni sono spettacolari, ce n’è per tutti i gusti ma il cibo, l’alimentazione, il feeding the planet, non è la prima cosa che ci è saltata all’occhio.
A noi. Per carità.

la-rete-padiglione-Brasile

Se chiederete a mio figlio della sua visita a expo vi risponderà: c’è una mega rete sospesa nel vuoto al padiglione del Brasile.

Certo, ad avere molto tempo, visitando tutte le aree con un contenuto specifico per i più piccoli, si può cogliere l’occasione per approfondire, ma è una situazione molto faticosa per dei bambini di quell’età. E comunque, nonostante le chiacchiere e le nozioni, verranno attirati principalmente dalle strutture, dal grande, dal luminoso, dall’estetica insomma…che poi è un po’ quello che mi è rimasto dentro: saranno contenti gli architetti e tutti i team di progettazione dei padiglioni!

Sinceramente? Secondo me non aveva senso non andarci anche se non scoppiavo dalla curiosità.

germoglio

Grazie, grazie, grazie di cuore alle maestre di mio figlio: siete state pazzesche!

Se anche voi volete farvi la vostra idea e andarci coi più piccoli, trovate i servizi Chicco anche a questo link –> QUI