Ex libris: Le storie nelle storie… 11 Luglio 2013 – Pubblicato in: Ex Libris – Tags: , , , , , , , , , ,

c'era una volta una storia - ex librisBuongiorno a Tutti!
Ci siamo: dopo mesi di fulmini e saette (metaforici e non), le vacanze sembrano essere alle porte! Questo è ufficialmente l’ultimo appuntamento di Ex libris. Torno a settembre con nuovi libri per bambini di ogni età, ma prima di augurarvi del sano riposo e una tintarella atomica, vorrei parlarvi di C’era una volta una storia, un libro davvero magico che porta la firma di Giovanna Zoboli e Camilla Engman.

L’Uomo racconta da sempre, il suo bisogno di tramandare sapienza è legato a magie ancestrali e al fantasioso moto degli astri celesti. Raccontare la bellezza del racconto ai propri bambini – il gioco di parole è voluto – rappresenta un magnifico esperimento di scatole cinesi, utile a infondere la speranza del contatto, intimo e sapiente, che solo l’affabulazione è in grado di regalare.
c'era-una-volta-una-storia---ex-libris-4Il libro si presenta come il labirintico passaparola di una storia letta in una sera come tante dalla mamma al suo bambino e che poi viene declinata – sempre diversa, sempre nuova – durante quella stessa notte da una serie di creature magiche e segrete. L’orso, il trenino, la palla, la papera di gomma, l’uomo nero, la bambola nella sua casa, il pesce sul davanzale e il fiore nel vaso condividono una storia che continua ad arricchirsi di particolari strambi a ogni passaggio di consegna tra un narratore e l’altro.
Giunto nelle mani di un simpatico spicchio di luna, il libro viene letto al sole pronto a sorgere (attenzione, spoiler in corso :DDD). Quest’ultimo, innamoratosi di quella storia magica e sconclusionata, decide di tenerla sempre con sé fino a quando un saggio uccello migratore lo convincerà a renderla al suo piccolo e legittimo proprietario.c'era-una-volta-una-storia---ex-libris-5Il libro si presenta, dunque, come il viaggio di una storia nel mondo fatato di un piccolo lettore, ma ha tantissimi livelli di senso, utili a capire l’importanza del rito atavico del racconto nella storia dell’umanità e nei suoi svolgimenti futuri.

Raccontare storie è un investimento civile, qualcosa di molto prossimo all’importanza dell’educazione e dell’istruzione.
Proprio per questo, il desiderio di sedersi uno di fronte all’altro per raccontarsi una storia non si esaurirà mai e, ve lo devo confessare, questo interessante riflesso incondizionato continua a regalarmi moltissime aspettative sulle sorti di un personaggio, biricchino e immemore, chiamato Uomo.

Che sia una magnifica vacanza per tutti voi!
Ovunque andiate, portate con voi una storia da disperdere nell’aria, alla stregua di un aquilone senza fili.
Camilla
Zelda was a writer
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