Diva, donna e madre. Mrs. Hayworth 1 Aprile 2011 – Pubblicato in: Kids&Moms – Tags: , ,

Qui si torna indietro nel tempo, a quando Dior si inventò il New Look ed il rossetto rosso era la divisa d’ordinanza per ogni star che si rispettasse. Classe  1918, bella da non credere nasce Margarita, resta in pace come Rita: Rita Hayworth.

Leggere della sua vita mi ha appassionato non poco, perchè non credo ne abbia mai avuta una “normale”. Nasce in una famiglia di artisti piuttosto conosciuti ovvero la famiglia Cansino, a tre anni la schiaffano a ballare ed alla fine, durante la Grande Depressione diventa un fenomeno da baraccone in quel di Tijuana e risolleva le sorti della famiglia danzerina. In quel frangente viene notata da un dirigente della Fox, cambia nome, si tinge i capelli per non fare solo parti “mediterranee” et voilà! La Diva è servita.

Rita ha vissuto degli anni memorabili, lei è una stella e la donna che tutti desiderano. Ha stile, detta le mode è la pin up per antonomasia in un periodo in cui il cinema scopre il sonoro, il colore e l’entertaiment viene coniato. Sono anni di fermento, Rita era sexy…anzi, è sexy e lo è senza essersi mai spogliata. Icona, un concetto di Donna più che un essere reale. Leggere della sua vita genera stupore,  ricordate che il mitico ed indimenticato Gilda è stato girato nel 1946 e se è ancora oggi risulta così terribilmente conturbante lo si deve a quel guanto non indossato dalla Dea in satin nero. La Hayworth è iconografia, simbolo, significante e nessuno mai le ha consegnato un Oscar!

Poteva mai una donna del genere avere una vita sentimentale nella norma? Sposata e divorziata cinque volte, sceglie i suoi mariti con decisa temerarietà in quanto nessuno di loro, benchè celebri più del consentito, riuscì a donarle la serenità di una relazione stabile.

Non posso sapere se è stata una buona madre, di certo sappiamo che lo è stata e le sue bambine portano i cognomi Welles e Khan, hanno attraversato con lei degli anni tumultuosi, camminare al fianco di una dea non deve essere stato semplice, ma al contrario pieno di buche inaspettate e vicoli emotivi chiusi. Rita Hayworth ha vissuto in un film la cui sceneggiatura è stata scritta nel cielo molto prima che lei arrivasse sulla terra, ha dato la sua vita al cinema e vissuto nei sogni di milioni di persone. Mica poco.

I suoi ultimi periodi sul pianeta non sono di certo stati semplici, curata come un alcolista nessuno si era accorto che l’Alzheimer stava attentando alla sua anima, quando questo accadde fu troppo tardi e furono le figlie ad accudire il corpo di donna Rita, perchè l’attrice non morirà mai.

Tutto questo mi fa riflettere e, tanto per cambiare, mi commuove perchè alla fine di tutto questo turbinio di celebrità c’è una storia nascosta nella quale una madre viene accudita dalla prole, fino alla fine e fino in fondo, ciò mi rende sicura che l’amore che ha dato alle sue bimbe le è tornato indietro centuplicato e tutt’oggi a Rita è intitolato uno dei Gala di beneficenza più importanti per la raccolta fondi a favore della ricerca contro la malattia che ce l’ha portata via: The Rita Hayworth’s Gala

chiudo con una sua frase:

“I haven’t had everything from life. I’ve had too much”