Crowd Knitting – il social network del lavoro a maglia e oltre. 3 Maggio 2013 – Pubblicato in: Handmade – Tags: , , , , , , , ,

Durante il salone del mobile abbiamo avuto la fortuna di conoscere le meravigliose donne del progetto Crowd Knitting.

Nemmeno il tempo di presentarci ed erano già indaffarate a ricoprire due paletti per strada con lana e fiori in maglia, per poi ritrovarci assieme a loro, in una jam session di ferri sul marciapiedi, e via di dritto e rovescio per le strade di Milano!

Non è difficile incontrarle agli eventi italiani più importanti che riguardano craft e tempo libero, solitamente prese da workshop di yarn bombing, ma il progetto Crowd Knitting è molto di più, è un social network per gli appassionati di maglia in tutte le sue declinazioni.

Abbiamo chiesto loro di spiegarci tutto nei minimi dettagli.

Knitters d’Italia preparatevi, questo progetto innovativo e ambizioso 100% made in Italy sta per entrare nelle vostre case…

Crowd Knitting, le fondatrici

Com’è nata l’idea di un social sul knitting?

Il progetto Crowdknitting ha origine dal blog Pensieri fatti a mano, nato nel 2010 da un’idea di Maria Cristina (Pizzato) che intendeva raccontare, attraverso questo strumento, la sua passione per il lavoro a maglia non solo attraverso i suoi lavori ma condividendo le tante iniziative legate al mondo della lana e del lavoro a maglia, dei filati, e delle loro applicazioni tradizionali o innovative.

A seguito dell’interesse riscontrato in rete, oltre che dalla collaborazione con gli altri tre membri di Crowdknitting, Alessandra (Perdonello), Lucia (Salvemini) e Alberto (Grosso Nicolin), e proprio in quest’ottica di comunicazione e diffusione della pratica del lavoro a maglia come elemento di socializzazione, è nata l’idea di creare un blog che promuovesse il coinvolgimento collettivo ed emotivo finalizzato a riappropriarsi degli spazi urbani, trasformandoli in musei a cielo aperto, entrando a pieno titolo, nel movimento di Yarn Bombing.

Pensando alla modalità di esecuzione e sviluppo del progetto, soprattutto in termini di condivisione, ci sembrava naturale creare le condizioni per estendere l’esecuzione delle installazioni a tutte le knitters che avessero voluto contribuire. Da questo presupposto è nato il nome del progetto CrowdKnitting, dal termine crowd, che significa folla, gente, utilizzato spesso in ambito marketing per creare neologismi che definiscano attività con una forte componente di condivisione e collaborazione e knitting, l’atto di lavorare a maglia. La mission di Crowdknitting era, inizialmente, creare, in collaborazione e condivisione, progetti di Yarn Bombing che caratterizzassero ambienti urbani e sostenessero iniziative sociali. Quasi necessariamente, e in poco tempo, il progetto si evolve in una knitcommunity intesa come comunità di persone che fanno della passione per il lavoro a maglia la loro forma di espressione e di business, da qui la nascita di un social network dedicato al mondo della maglia, del lavoro a maglia, dei filati, delle knitters, chocheters, creativi, stilisti, negozi ed aziende del settore e non, ma che vedano in questo progetto qualcosa in più che un semplice parlare di ‘calzetta’.

installazione crowd knitting Abilmente2013

Concretamente come funziona? Una volta attivato il profilo cosa succede, si possono condividere foto, status, pattern?

In Crowdknitting ci si può iscrivere gratuitamente e creare il proprio spazio; all’interno della bacheca si possono condividere contenuti, foto, idee, cercare amici e trovarne di nuovi, esplorare il profilo di altri utenti e stringere collaborazioni.

Il Social vuole essere un luogo dove creare network e fare amicizia con tanti altri appassionati di lavoro a maglia che potranno essere contattati con una richiesta d’amicizia o un messaggio privato, creando relazioni con gli utenti che hanno gli stessi interessi, trovando amici, pubblicando commenti ed opinioni.

L’abbiamo pensato come un’opportunità per incontrare tanta gente e promuovere collaborazioni e rapporti professionali.

E’ comunque uno spazio in via di definizione, ogni giorno vengono inserite migliorìe suggerite dagli iscritti, recentemente è stato aggiunto il forum dove poter condividere argomenti di discussione.

Sicuramente Crowdknitting non è stato progettato per concorrere con Ravelry, nè per essere un ‘doppione’ di questo colosso mondiale, nato ormai 6 anni fa e con ben 3 milioni di iscritti, e migliaia di patterns inseriti, ma vuole essere qualcosa di diverso, utile e allo stesso tempo rivoluzionario.

Le idee da mettere in campo sono molteplici, la scorsa settimana, ad esempio, è nato il progetto You4Knitting, che avevamo in gestazione da mesi, e che ha ‘visto la luce’ prima di quanto ci aspettassimo.

i tratta di una iniziativa nata proprio dall’analisi del ‘mercato del knitting’ e dalla richiesta di molti lettori dei blog che si aspettano iniziative concrete che possano aiutarli a trasformare la loro passione in un lavoro.

Knit-safe-free

Cosa vi aspettate nasca dalla condivisione sul vostro social?

Partendo sempre dal presupposto che crediamo molto in questo settore quale spinta concreta per la nostra economia, ci piacerebbe che Crowdknitting diventasse una realtà riconosciuta dalla comunità di knitters, creativi ed aziende che operano nel settore del knitting handmade, oltre che poter essere uno strumento che faccia da ponte fra le varie parti.

Hobby ma anche occasioni professionali, anche chi ha un negozio di filati può iscriversi? Potrebbero nascere collaborazioni a sfondo commerciale?

Assolutamente, stiamo lavorando per definire sempre meglio lo spazio business del Social; in questo momento esiste la possibilità, da parte di un negozio, di una azienda o di una creativa che volesse avere una vetrina per i sui lavori, di iscriversi ed inserire foto e prodotti. L’inserimento dei dati geografici definisce inoltre la geolocalizzazione del negozio.

Anche su questo fronte siamo a buon punto con interessanti sviluppi, purtroppo il tempo è di gran lunga inferiore al numero di attività che vorremmo mettere online!

Fondete molto bene il virtuale ed eventi nella vita reale, non vi fermate mai, pensate sia necessario equilibrare web e relazioni personali?

La rete ha cambiato radicalmente il nostro modo di comunicare, improvvisamente abbiamo scoperto di avere ‘organi esterni’ che non pensavamo di avere, piazze virtuali dove non avevamo mai passeggiato pronte ad accoglierci, luoghi in cui discutere, condividere, ascoltare. La possibilità di creare una comunicazione più fluida, con meno filtri e meno titoli, ci ha permesso di entrare in contatto senza divisioni; non possiamo far altro che partecipare alla conversazione, che esserne coinvolti. Si tratta di una vera e propria rivoluzione che ha dato al mondo della creatività e dei makers sviluppi e benefici incredibili. Ha permesso la nascita e lo sviluppo di veri e propri movimenti, l’uscita definitiva dei makers, quindi di chi ‘fa’ e ‘sa fare’, dagli stereotipi di passato, vecchio, sorpassato che lo scorrere del tempo e l’avvento dell’industrializzazione, avevano loro cucito addosso. E la riscossa è stata data proprio dalle nuove tecnologie e dalle forme di comunicazione innovative. Ecco quindi che, paradossalmente, emerge con forza l’assoluta necessità di concretizzare queste relazioni con incontri ed eventi. Proprio in quest’ottica abbiamo organizzato, lo scorso marzo, l’Atelier Crowdknitting approfittando dello spazio messo a disposizione da Abilmente Fiera di Vicenza; uno spazio interamente dedicato all’incontro e alla condivisione con alcuni gruppi in ambito knitting che hanno avuto la possibilità di partecipare attivamente e conoscersi dal vivo senza il filtro della rete.

Cosa sognate per Crowd Knitting?

Il progetto è fin troppo definito, il sogno è che possa diventare la nostra attività principale, quindi siamo stati costretti a progettare un vero e proprio business plan che…sappiamo già avrà molte divagazioni!
Il sogno non è concentrato tanto su quello che il knitting potrà portare alla nostra vita ma la sfida data dalla svolta che noi riusciremo a portare nel panorama del knitting.

Donne che fanno: la Smile Riot revolution è già iniziata, supportiamola! Grazie Crowd Knitting!
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