Sì, sono cambiata. 1 Dicembre 2015 – Pubblicato in: Calzamutanda, Fashion, The Funky Diaries
Sono cambiata talmente tanto da dovermi fermare un attimo a pensarci per capire.
Perché titubare, porsi delle domande, fare autocritica, congratularsi con se stesse quando serve sono condizioni importanti per l’unica cosa mi importi davvero in questo in questo periodo: la consapevolezza.
Ho bisogno di sapere chi sono, dove sto andando e come ci voglio andare.
Stop, riparti, stop, riparti, stop, respira.
Ecco come sono stati gli ultimi due mesi della mia vita. Sono una donna dannatamente testarda ma anche molto sensibile ed emotiva, non vi nascondo che le critiche che mi sono arrivate in questo periodo, quelle che riguardano il mio nuovo lavoro, la borsa ecc…mi hanno scossa parecchio.
Sono certa di quello che sto facendo, ma ci sono stati commenti che mi hanno smosso le budella. Come sempre ho lasciato che il tempo mi regalasse la riflessione prima di sedermi a scriverne.
Non sei più calzamutanda.
Non drammatizziamo, riassumo con una frase breve alcuni pensieri che mi sono stati rivolti in maniera molto più soft. E’ vero, non sono più calzamutanda, sono la prova vivente che calzamutanda stia funzionando, è diverso.
E’ una rubrica che è nata per esplorare nel mio piccolo lo stile, la moda come modo di comunicare, vivere se stesse, ritrovarsi e riconoscersi.
Sono cambiata, come ognuna di voi negli anni, dopo un trasloco, un parto, una cambiamento di lavoro.
Vi è mai successo di sentire che il cambiamento interiore non stesse passando anche attraverso la vostra esteriorità? A me sì. Mi sento diversa, dentro, avevo voglia di vedermi diversa anche guardandomi allo specchio.
Ci sono riuscita? Non del tutto.
La trasformazione è in atto, ho le idee molto più chiare ma sento che ancora manca qualcosa, dai capelli passando per il guardaroba. Ma non mi importa: sono felice, molto felice, perché ne sono consapevole e sto vivendo bene questo passaggio con leggerezza, divertendomi, piacendomi ogni giorno di più.
Scrivere mi piaccio pubblicamente è una mia rivoluzione, voi vi piacete?
Fatelo, ognuna di noi ha qualcosa di infinitamente bello da sviluppare. Individuate il vostro punto di forza, interiore e esteriore, alimentate quello a discapito di quello che non vi piace di voi stesse.
Se non riconoscete la vostra bellezza siate consapevoli che avete un problema: c’è, non sta nel fisico perfetto, nei capelli, nella tonicità della pelle, è un’altra cosa, una cosa che infondo conoscete bene ma che a volte si nasconde dietro a qualche neurone addormentato. Svegliatelo.
Non sei più una di noi perché vendi una borsa costosa.
Davvero?
Non ho inventato nulla. Mi sono affacciata in un mondo a me sconosciuto dove tutto è già stato fatto e ho scoperto che far fare una borsa grande, con tanta pelle di alta qualità, made in italy, artigianalmente, costa tanto.
Ho inventato io le borse che costano tanto? No.
E’ assurdo spendere molto per una borsa? Potete darvi la risposta che più vi somiglia, potrete decidere se comprarvi una borsa oppure no, è un bene accessorio, non è fondamentale nella vita, eppure, è un mercato che esiste da sempre. A prescindere da La Bag.
Volete la verità? Lo avevo già scritto, quando ho capito quanto sarebbe costata stavo per mollare tutto.
Ora vi prego di perdonare questo momento di eccessiva convinzione , ma senza false ipocrisie, vorrei provare a immaginare uno scenario di successo.
Mettiamo che funzioni alla grande, tenendo presente che tramite un eshop e la giusta comunicazione potrei vendere le borse in tutto il mondo, quindi se è vero che La Bag non ha un prezzo popolare è anche vero che avrei più possibilità di trovare una persona con la voglia e la disponibilità per comprarla.
Mettiamo il caso che io ne venda tante, di queste borse.
In questo caso ogni mia scelta verrebbe ricompensata ma potrebbe ricadere su tutte noi.
Perché ho scelto di dare lavoro in Italia, di rimanere a vivere qui pagando le tasse nel nostro paese, perché potrei aver bisogno di assumere personale. E’ un pensiero assurdo, al momento, eppure, se mai diventasse una cosa grande, potrebbe partecipare attivamente all’economia di casa nostra.
Avevo premesso l’eccesso di convinzione.
Mi sfugge al momento perché a volte ci si concentri solo su La Bag in pelle, ci sono altri prodotti nell’eshop e altri ne arriveranno. Tra l’altro alcune borse in pelle sono terminate e non arriveranno prima di febbraio prossimo, grazie!
Perché secondo me sosterrei questo progetto pur non potendo permettermi di spendere 395 euro?
Ho letto tempo fa l’articolo di un investitore americano che preferisce non entrare nel nostro mercato. Dice che in Italia ci stanno antipatici quelli che ce la fanno –> QUI
Mi aiutate a dargli torto?
Sostenetemi perché ci sto provando.
Sostenetemi perché lo sto facendo con le mie sole forze.
Sostenetemi perché sono partita con un piccolo blog e sono riuscita a produrre una mini collezione.
Scrivermi che la borsa costa troppo non cambia nulla, scriverlo a chi l’ha acquistata, nemmeno. Pensare che io sia cambiata perché ho deciso che l’avrei fatta così come volevo non ha senso.
Continuate a mandarmi una pacca sulla spalla, per favore, perché mi avete fatto un bene indescrivibile, perché mi avete commosso, perché sono arrivate come un abbraccio sincero, perché domani potrebbe succedere a voi.
Sostenetemi perché in un momento storico come questo, provarci, è un dovere.
E’ un’ammissione di intenti: nutro speranza nel futuro, ci credo, lo faccio.
Grazie, grazie di cuore per tutto il supporto, anche a quei pochi ma continui commenti sul prezzo, grazie, per assurdo mi ricordano continuamente che ho fatto una scelta ponderata e che ho deciso di portarla avanti.
Commenti
giada Dicembre 01, 2015 - 10:14
Sei più calzamutanda oggi di ieri. La tua borsa l’adoro e il prezzo è alto ma a pari dei prodotti di qualità italiani e chi dice il contrario non si confronta con il mady in Italy ma solo con il franchising probabilmente (e anche li borse di Zara di vera pelle costano anche 200euro quindi la differenza con la tua ci sta tutta ).
Io ancora non la compro perché ho superato fase passeggsino e il terzo non è in programma ma se avessi avuto la possibilità quando sono diventa ta madre la prima volta avrei comprato Labag ad occhi chiusi (chiedendo lo. sconto a quelli dei passeggini per le borse brutte che ci danno). Avanti tutta!
ireneagh Dicembre 01, 2015 - 10:20
Brava! Anche se non ci conosciamo, tifo per te Justine! 🙂
cristinacb Dicembre 01, 2015 - 10:29
Ogni sera prima di dormire io e la Decenne leggiamo un capitolo de “Il barone rampante” per il Bookeater club di Zelda.
Ieri sera ci siamo imbattute in questa frase:”Urlava di dolore e di vittoria e non capiva niente (…) nel momento disperato di chi ha vinto la prima volta ed ora sa che strazio è vincere, e sa che è ormai impegnato a continuare la via che ha scelto e non gli sarà dato lo scampo di chi fallisce”.
Come ti ho già scritto: AVANTI TUTTA SENZA PAURA!
Francesca Dicembre 01, 2015 - 10:37
Purtroppo siamo talmente abituati “all’usa e getta” che l’unico metro di valutazione per un oggetto è diventato, ahimè, il prezzo, senza pensare a ciò che sta dietro a quel prezzo basso (sfruttamento di chi ha lavorato per farlo, materie prime di scarsa qualità magari ottenute inquinando l’ambiente in modo abominevole, ecc) ma ciò che non si “vede” non esiste agli occhi di molti e soprattutto non si è disposti a pagare tanto per qualcosa che magari mettiamo una volta e che abbiamo acquistato solo per un capriccio, per colmare magari un vuoto piu’ profondo. Anche io ero così (non sono mica una santa, per carità) ma poi ho visto il documentario “The True Cost”, ho iniziato a informarmi e ho deciso di cambiare, perchè BISOGNA cambiare, è nella nostra natura e sarebbe assurdo non farlo. Io capisco il tuo discorso e sono con te al 100%. Questo mondo ha bisogno di persone come te che aiutino a capire, a cambiare il mondo con piccoli gesti quotidiani per renderlo sempre piu’ simile a quello in cui vorremmo vivere. Grande Justine, continua così e non mollare!!
Mammafelice Dicembre 01, 2015 - 10:38
Hai il mio sostegno.
lafrancy Dicembre 01, 2015 - 11:02
E in tutto questo cambiare, migliorare, trovare consapevolezza, io continuo a vedere la stessa persona di sempre: una donna pazzesca, creativa, che non si abbatte, che si sa reinventare, che sa supportare le idee degli altri, oltre che le sue, che sa dare forza agli altri… e che ha un grandissimo coraggio mosso dal cuore. #sempreconte <3
justine Dicembre 01, 2015 - 11:14 – In reply to: lafrancy
Manchi. Vediamoci <3
lafrancy Dicembre 01, 2015 - 11:55 – In reply to: justine
<3 toi aussi! sì, vediamoci.
Serena Dicembre 01, 2015 - 11:08
Vedo gente spendere gli stessi soldi per cose più inutili e fatte chissà dove. Io spero di comprarla presto: perchè mi piace, perchè li vale e perchè mi piace quello che c’è dietro, la sua storia, il sottotesto.
La strada del successo purtroppo è piena di persone che fanno un’arte del mettere i bastoni tra le ruote e minare l’autostima: la consolazione è che per ognuna di loro ce ne sono tre di noi, che ti facciamo muro. Perchè se una di noi ha successo, è come se ne avessimo un pezzetto anche noi.
Un abbraccio dalla tua Bombetta 😉
Biancume Dicembre 01, 2015 - 11:17
Vai Justine! Tu hai la mia grande ammirazione perché hai avuto un gran coraggio e il risultato è sorprendente. Amo l’idea di sostenere il tuo lavoro comprando i prodotti alla mia portata, condividendo il più possibile questa bella impresa. Quindi da qui a lì: pacche sulla spalla abbracci e urla di incitamento ma anche baci a profusione
Elisa Bucci Dicembre 01, 2015 - 11:18
Il mio punto di vista l’ho già espresso anche su instagram. Il progetto è ambizioso, ammettiamolo quanti si butterebbero in un’impresa del genere senza un po’ di sana ambizione e desiderio di riuscire?? Credete valga di più una borsa che costa il doppio da un grande nome ma fatta in Cina? Io che sono del settore posso dire con certezza assolutamente no! Continua così, a testa alta sempre.
ciccionciona Dicembre 01, 2015 - 11:19
Ju! Ti do la mia pacca sulla spalla… LaBag non costa poco, è vero, non capisco però perché accusarti di essere cambiata. Però ho capito che il web é così… Io guardo la mia laBag, e penso che é proprio bella, che é fatta bene, e che la qualità si paga… Dire che ci sono persone che risparmiano mesi per comprarsi borse che comunque non si possino permettere, e che le rendono omologate a 1000 altre persone mi sembra una banalità… Ma lo dico comunque… Sono contenta che tu ce l’abbia fatta. Sei stata brava, e non ti sei fatta bloccare dagli ostacoli che da libero professionista so che si trovano sul nostro cammino. Buonfarcela
Valentina Dicembre 01, 2015 - 11:25
Buon farcela a te Ju!
Io ti seguo da un pò e ho visto tutto il tuo progetto nascere e crescere, ti auguro il meglio e che tutte le scelte difficili ti portino ad un super successo.
Ti sostengo anche se la bag non posso averla,ma con il tuo sogno sogno un pò anch’io ….sogno di vendere le mie creazione fatte a mano ma poi mi manca il coraggio
Tu il coraggio ce l’hai cara e se la gente è cattiva ti aiuterà a farti una bella corazza.
Adoro tante cose e continuano a piacermi anche se non sono per le mie tasche
La frangia ti sta di incanto!
veroveromamma Dicembre 01, 2015 - 11:40
dall’inizio ad ora in completaevoluzione…….. un’evoluzione che fa bene a te chefa bene achitisegue….trasemetti voglia difare……la borsa è bellissima è l’amoree la cura con cui è stata studiata e concepita è unico e indiscutibile..
avantitutta ju, avanti tutta ……. quando arriverà il sesto preparami la borsa…….. io ti mandola pacca sullaspalla e un avanti cosìììììììììììììììììììììììììììì
l’utlima borsa tonda èunosplendore
veronica
Brunhilde Dicembre 01, 2015 - 12:50
Con quel che ho pagato la mia 2.55 di Chanel, otto anni fa, avrei potuto comprare quasi quattro modelli de LaBag, ognuno di un colore diverso. Con la differenza sostanziale che LaBag non ha dietro un marketing che mira a mantenerla nella sfera dei prodotti di lusso, anzi, ha la pretesa di essere un bene di qualità (quale è).
Mentre leggevo, citando Carrie Bradshaw (un’altra autorità, in fatto di borse), «non ho potuto fare a meno di chiedermi»: ma ‘sta gente ci fa o ci è? Venerano qualche blogger che dispensa givauei organizzati con qualche marchio, che usa la propria celebrità per comprarsi (lei) le borse griffate e intanto considera i propri lettori/fans/seguaci come semplici numeri, senza trovarci nulla di male – ma poi, contemporaneamente, pretenderebbero di giudicare te..?
justine Dicembre 01, 2015 - 13:25 – In reply to: Brunhilde
Finché si giudica me, sto al gioco, che qualcuno scriva a una mia cliente mettendola in posizione di dover giustificare l’acquisto…continua tu la frase.
Baci
Brunhilde Dicembre 01, 2015 - 13:49 – In reply to: justine
Continuo in privato su Twitter…
Veru Dicembre 01, 2015 - 13:31
Ti mando una pacca sulla spalla, perché hai avuto il coraggio di credere in te e nel tuo sogno. Le critiche servono quando sono costruttive, tieni in considerazione solo quelle che ti aiutano realmente a crescere e migliorare. Siamo in tanti ad avere dei sogni, a volte ci sembrano così irrealizzabili da farci desistere ancora prima di provare. Brava, hai avuto il coraggio di fare, uscendo allo scoperto. Il cambiamento in atto é bellissimo, se poi ti fa sentire felice é proprio una cosa meravigliosa. In bocca al lupo per tutto, con il cuore, che i tuoi passi possano essere di ispirazione a chi è ancora nascosto in un angolo a sognare.
leparoleverranno Dicembre 01, 2015 - 14:57
Un giorno mi sono detta: “se il mio sogno si avvera mi regalo quello di Ju”. Il tuo si è avverato, non me lo posso permettere, ma mica per questo ho smesso di sognare! Io sono contenta per te, che hai puntato subito in alto!
Tieni botta! Francesca
mi_likealocal Dicembre 01, 2015 - 17:30
Justine, la gente di solito non accetta che gli altri possano cambiare, specialmente se cambiano in meglio…
Anche io penso che in questo paese difficilmente la gente (so bene che non è un’entità) gioisce per il successo altrui (te le ricordi tutte le critiche a La Grande Bellezza per esempio?). Per questo le critiche vanno prese con le pinze. Per questo tu rimani qui nonostante tutto. Per questo sebbene non mi posso permettere la tua bella borsa, difendo le tue scelte a spada tratta. Chi non fa, non capisce la difficoltà di fare e forse non dovrebbe parlare. Ed è bello vedere che ci sono persone “che ce la fanno”!
justine Dicembre 01, 2015 - 17:34 – In reply to: mi_likealocal
Grazie.
La Bag potrebbe non essere il prodotto giusto, potrebbero esserlo le zzi miei o la Pearl che presto arriverà, di tutto questo non mi porto dentro un successo o un insuccesso, ma dopo anni, l’ho fatto. E’ incredibile, questo è già incredibile, poi, quel che sarà, come mi aggiusterò, se ce la farò, lo dirà il tempo. Intanto, mi sento cresciuta.
Una cosa alla volta.
Grazie
Ju
Mimma Dicembre 02, 2015 - 06:36
Apprezzo molto la tua voglia di spiegare e condividere . Stai facendo un impresa titanica . In tempi come questi non lamentarsi ma fare per me merita tanti complimenti . Ho comprato l’agenda di Zelda ben 3 e comprerò pure la tua borsa piccola tonda. Amo chi fa e lo fa con amore e passione . Go justine sei nel giusto… Un abbraccio
Adriana Dicembre 02, 2015 - 09:26
Io tifo per te! Forza Ju!
Sonia Dicembre 02, 2015 - 10:04
Non commento molto ma ti seguo tanto. E mi verrebbe voglia di darti mille pacche sulle spalle, se servissero a sostenerti e a farti sentire la mia ammirazione. Sono una di quelle che ha commentato che la bag costava molto, ma che era meravigliosa. Lo penso ancora. È una meraviglia, per com’è e per quello che c’è dietro.
E meravigliosi sono i tuoi progetti, il tuo essere blogger, il modo in cui ti poni verso chi è qui a leggerti.
E se davvero sei cambiata, allora che il cambiamento continui su questa strada!
<3
Francesca_chicchiola Dicembre 02, 2015 - 10:39
Il tuo post è ispirante grazie. Io sono una di quelle che ha avuto necessità di cambiare molte cose, proprio perché dopo tanto lavoro su me stessa ho riconosciuto quella parte che amavo di me. E indovina un po’? C’entra molto poco con la persona che ho creduto di essere per tutta la vita. Il cambiamento è in atto. Ce la voglio fare, voglio essere la persona che so di poter essere. Nel frattempo ho scritto un libro che forse pubblicherò e ho aperto un blog da poche settimane che mi permette di scrivere e di dare respiro ai pensieri. In bocca al lupo per questo progetto bellissimo, per come ci credi, per come lo difendi, per il vostro blog che è fantastico. E soprattutto per l’energia che sprigiona da ogni tua parola. Daje!
Alessandra Dicembre 02, 2015 - 11:06
Ci credi e ci stai provando! Lo dico a te e così lo ripeto a me stessa per l’ennesima volta. Il risultato del tuo lavoro potrà essere diverso da come lo avevi immaginato, forse nel tempo cambierai direzione o avrai nuove idee, ma sarà sempre il frutto del tuo impegno, della tua evoluzione personale e di nessun altro. Chi ti critica forse non ha idea di quali siano i costi di produzione anche solo per la materia prima (mio marito, il mio papà e i miei fratelli, mio suocero e molti dei miei amici sono conciatori di pelle perciò… lo so!) o la quantità di spese da sostenere per una piccola impresa, senza contare il tempo e la fatica… In questo momento nemmeno io potrei acquistare una borsa così costosa, ma non posso fare altro che ammirarla e ammirarti, senza capire perchè la questione si sia spostata sul piano personale. Un abbraccio.
Alessandra Dicembre 02, 2015 - 11:42
Brava, brava, brava. Avanti tutta. Sei il mio esempio da seguire!
Elena Gennaio 05, 2016 - 15:50
Ecco ho letto questo tuo post, sono una di quelle che, lo ammetto al primo momento ha pensato, azz quanto costa, ma sei matta? Poi ho riflettuto, ho letto i tuoi post e ho capito. In fondo nel mio piccolo ci sto provando pure io. Ho aperto un mio piccolo shop, per ora c’è solo un prodotto, è una piccola to do list, per ora ho ricevuto tanti commenti entusiasti, ma hanno acquistato solo in due. E potrei considerarlo un fallimento, ma no, voglio andare avanti, riprovare, aggiungere altri prodotti. Pensa che pure a me è stato detto che costa troppo, e sono solo 10 euro, solo che appunto li ho capito, non viene visto il vero lavoro che c’è dietro, il costo del materiale, il mio guadagno è irrisorio per questo lavoro. Ma è la storia di chi lavora con la creatività, il dietro le quinte non viene mai capito. Sono 8 anni che lavoro come grafica freelance, dopo anni di gavetta in vari studi. Questo sarà l’anno della svolta per forza o in positivo o in negativo, sta a me cercare di far virare tutto al positivo, dopo anni di attese, ho deciso che devo essere io l’artefice di tutto e cerco di darmi da fare. Tutto questo per dire che ripensandoci, no non è alto il prezzo della borsa, è giusto. È il lavoro che c’è dietro e va pagato, se poi uno vuole la borsa da 20 euro liberissimo di farlo, io per ora non posso permettermela, ma mi piace, e mi piacciono le …zzimiei, come mi piacciono le agende di Zelda, che mi hanno dato una spinta per proseguire nel mio progetto che è simile al suo, e vi auguro di andare avanti, e il #calzamutanda ti ha fatto bene e spero presto di poter dire anche io ce l’ho fatta e sono cambiata, in tante cose. Un bacio Elena
Chiara Gennaio 05, 2016 - 16:51
Non posso dire se tu sia cambiata o no, perché non ti conoscevo prima di ora!
Che la borsa abbia un prezzo alto di per sé che male è?!? Parla ad un altro target. Nello shop è giusto avere gamme di prodotto diversificate anche per prezzi!
#keeppushing dicono gli imprenditori americani. Con un occhio ai “bisogni” del tuo consumatore, in ottica lean 😉
maria Febbraio 05, 2016 - 22:23
che carina… non ci conosciamo e non potrò mai comprare una tua borsa. però brava hai fatto una cosa bella e di valore. ce la farai . in bocca al lupo! maria