Caro Vichingo, questo si chiama archivio! 12 Luglio 2011 – Pubblicato in: Handmade – Tags: handmade, lomography, shooting, vintage, Zelda was a writer
Ci sono certezze nella vita, che senti ancora prima di capirne il senso.
Penso alle cose racimolate qua e là tra una soffitta di famiglia e un’altra, tra quegli scatoloni destinati alla polvere della discarica, gelosamente custodite negli anni, tra un trasloco e un altro, per la gioia immensa del Vichingo che proprio non capisce…
La mia fama ha ormai raggiunto dei livelli tali per la quale quando viene svuotato il vecchio appartamento della nonna o della zia mi si recapitano scatoloni di vecchie tazzine, cimeli improbabili e borse vintage…anche da gente che non conosco molto bene!
Quando ho visto questo paralume ricamato, adornato da questa passamaneria più che kitsch mi sei venuta in mente tu!
Ah, bhè! Andiamo bene…
Non ho ancora capito come devo interpretare questo tipo di frase ma tant’è…da settimana scorsa io non ho più troppe cianfrusaglie stipate per casa quà e là, caro il mio Vichingo adorato, io ho un archivio. Capito?
Un archivio vintage pazzesco, permettetemelo. Fatto di tazze a fiori, sì, ma anche di una splendida uniforme da hostess di Iran Air del 1975, di un bellissimo completo Valentino del 1976, rosso, ça va sans dire, di abiti cuciti a mano degli anni ’50 e ’60 fino a dei più recenti pezzi incredibili degli anni ’80.
Io non li ho mai indossati, alcuni di loro giusto un paio di volte… Ma separarmene no. Mai.
A volte penso di venderli su Etsy, ma ci sono dei pezzi dai quali non so davvero separarmi.
Poi arriva Lei, e l’accumulo, diventato archivio esce dalle valige e rivive. Finalmente.
Settimana scorsa, infatti, io ed il Vichingo, abbiamo aiutato Camilla durante uno shooting fotografico ad una meravigliosa attrice. Mentre il mio lui si occupava della luce, ho avuto l’opportunità di fare indossare cose mie. Vintage e non. E per non intendo capi cuciti da me.
Non so nemmeno esprimere la mia soddisfazione. E’ troppa tutta assieme.
Fotografato bene e indossato alla perfezione: ecco cosa aspettava il mio archivio.
Aspettava di uscire allo scoperto.
Il suo è stato un debutto in società incredibile.
La ricerca ispirazionale di Camilla è partita dallo stile impeccabile di Sofia Coppola, come lei stessa spiega per benino < qui, abbiamopoi deciso assieme di inserire la pellicola come elemento che si ripete in ogni set. Quindi negativi, macchine fotografiche analogiche, obbiettivi e splendide Lomo a sottolineare il nesso tra la nostra attrice, la nostra ispirazione e ciò che stavamo facendo: foto.
I miei abiti non avrebbero potuto ritrovarsi in un ambiente più bello, e si sono infatti atteggiati a star sin dal primo scatto. Sono fiera di voi, tessuti plasmati da cuciture dal forte carattere.
Aspettando la prossima uscita di Archivio vi lascio con un paio di foto del back stage che ho scattato con l’Iphone di Camilla, aspettando le foto vere, quelle scattate in analogico.
Sì, abbiamo scattato il backstage in analogico!
Come dici?
Eh, sì. Che stile!
1 Commento
Thomas Magnum Luglio 13, 2011 - 10:39
Analogico über alles!
E, se non l’hai gia fatto, DEVI leggere Second Hand di Zadoorian! Poi, leggendolo, capirai perchè te l’ho consigliato commentando questo post…
Enjoy!