Cambiando Strada pimpin’ Fairtrade 9 Dicembre 2011 – Pubblicato in: Cose Varie – Tags: ,


Ciao Marta
Ciao Mamas! Sono molto felice di essere qui oggi e onoratissima di far parte di un progetto così importante. Grazie per aver pensato a me (noi)!


Conoscevi già Fairtrade Italia?

Sì, e ammiro moltissimo il loro impegno. Negli anni dell’università, in cui morivo dalla voglia di impegnarmi in qualcosa di serio, ho fatto la volontaria in una bottega di commercio equo. è stata una delle mie esperienze “lavorative” più felici di sempre. Ho sempre avuto una preferenza per il lavoro artigianale, perché amo le relazioni e le sinergie umane. Ma finché non ho approfondito la conoscenza con Fairtrade, le mie erano solo preferenze naturali, senza consapevolezza. Rendersi conto di quanta differenza possono fare le scelte nei consumi quotidiani è stato illuminante, e mi influenza ogni giorno nelle mie scelte di acquisto.

A cosa ti stai ispirando per la personalizzazione delle tue sneakers?Ci vuoi svelare qualcosa?

Appena abbiamo avuto tra le mani le scarpine abbiamo provato una sensazione di calore. Calore al pensiero che il nostro piccolo impegno nella personalizzazione potesse fare del bene a tutte le persone coinvolte: da chi le ha realizzate a chi le distribuisce, fino ad arrivare ai piccoli piedi che le indosseranno. E la nostra ispirazione parte proprio dall’idea di scaldare quei piedini, cercando di rendere onore alla cura del lavoro e dell’impegno di chi ha permesso alle sneaker di arrivare fin qui. 

1 Source – 2 Source – 3 Source

Se la missione di Fairtrade Italia fosse un libro, quale sarebbe?
Sarebbe un libro pieno di imprese impossibili realizzate… Sarebbe la “Filastrocca impertinente” di Gianni Rodari:

Filastrocca impertinente,
chi sta zitto non dice niente,
chi sta fermo non cammina,
chi va lontano non s’avvicina,
chi siede non sta ritto,
chi va storto non va dritto.
e chi non parte, in verità,
in nessun posto arriverà.

(che è contenuta in “Filastrocche in cielo in terra” di cui conservo gelosamente la copia di quando ero bambina)

Perché l’impresa di Fairtrade arriverà lontano.

 





Ciao Marta
Ciao Mamas! Sono molto felice di essere qui oggi e onoratissima di far parte di un progetto così importante. Grazie per aver pensato a me (noi)!


Conoscevi già Fairtrade Italia?

Sì, e ammiro moltissimo il loro impegno. Negli anni dell’università, in cui morivo dalla voglia di impegnarmi in qualcosa di serio, ho fatto la volontaria in una bottega di commercio equo. è stata una delle mie esperienze “lavorative” più felici di sempre. Ho sempre avuto una preferenza per il lavoro artigianale, perché amo le relazioni e le sinergie umane. Ma finché non ho approfondito la conoscenza con Fairtrade, le mie erano solo preferenze naturali, senza consapevolezza. Rendersi conto di quanta differenza possono fare le scelte nei consumi quotidiani è stato illuminante, e mi influenza ogni giorno nelle mie scelte di acquisto.

A cosa ti stai ispirando per la personalizzazione delle tue sneakers?Ci vuoi svelare qualcosa?

Appena abbiamo avuto tra le mani le scarpine abbiamo provato una sensazione di calore. Calore al pensiero che il nostro piccolo impegno nella personalizzazione potesse fare del bene a tutte le persone coinvolte: da chi le ha realizzate a chi le distribuisce, fino ad arrivare ai piccoli piedi che le indosseranno. E la nostra ispirazione parte proprio dall’idea di scaldare quei piedini, cercando di rendere onore alla cura del lavoro e dell’impegno di chi ha permesso alle sneaker di arrivare fin qui. 

1 Source – 2 Source – 3 Source

Se la missione di Fairtrade Italia fosse un libro, quale sarebbe?
Sarebbe un libro pieno di imprese impossibili realizzate… Sarebbe la “Filastrocca impertinente” di Gianni Rodari:

Filastrocca impertinente,
chi sta zitto non dice niente,
chi sta fermo non cammina,
chi va lontano non s’avvicina,
chi siede non sta ritto,
chi va storto non va dritto.
e chi non parte, in verità,
in nessun posto arriverà.

(che è contenuta in “Filastrocche in cielo in terra” di cui conservo gelosamente la copia di quando ero bambina)

Perché l’impresa di Fairtrade arriverà lontano.