Bike’s lover – la nostra esperienza con la bicicletta evolutiva 11 Settembre 2012 – Pubblicato in: Kids&Moms – Tags: , , ,

Mi ricordo quando ancora panzuta e tettuta, passavo in rassegna decine di forum e blog alla ricerca del consiglio perfetto su passeggino, biberon, primi giochi e quant’altro.
Alla fine non ho fatto nulla di tutto ciò che ho letto: non ho comprato la carrozzina più consigliata, Leone ha dormito sin dal primo giorno a pancia in giù e siamo ancora senza le famigerate lettere smerigliate Montessori…

bicicletta evolutiva di Imaginarium

Ma c’è un articolo che più di altri mi aveva colpita.

Mossa comunque da una frivola base di estetica prima che dalla ricerca educativa, mi innamorai di queste bellissime bici in legno a due ruote, senza pedali. Le descrizioni dell’oggetto promettevano uno speciale sviluppo dell’equilibrio che un semplice triciclo non può dare.
Ci ho creduto.
Mi piacevano molto questi oggetti e la storiella sull’equilibrio mi pareva aver parecchio senso, tutto sommato.
Il tempo è passato, tra ruttini e poppate, anzi, è volato fino ad arrivare al secondo compleanno di Leone, quando la zia Caroline si presentò con una bici di un blu deciso, senza rotelle, ma con i pedali confezionati in una scatola a parte, da montare in un secondo momento, quel momento.

Morale dal quel giorno io corro, corro, sudo e corro senza sosta alcuna.

Lui e la sua bici, indivisibili compagni senza timore alcuno.

Leone e la bicicletta evolutiva Imaginarium

Poi è arrivato il giorno, a giugno di quest’anno, il 12.
Dopo aver puntato una bici da bambino grande ed aver insistito come un matto per provarla, il papà di turno del parchetto, preso per sfinimento gli disse: “Vieni qui, ti abbasso il sellino, così capisci che è ancora troppo presto…”
Seee. Al primo colpo. Papà Steve ha tenuto la sella in mano per un attimo, ma a istinto ha capito che poteva lascialo andare e…Ciao!
Nemmeno un accenno d’incertezza.
Due giorni dopo avergli montato i pedali sulla sua Velobike aveva già capito come partire da solo.

Ora non corro più come prima: mi sto solo allenando per le olimpiadi. E sudo molto di più.

C’è da dire che se sa pedalare è grazie alle prove continue sulle bici degli altri bambini al parchetto.

Fatto sta che Leone ha imparato ad andare in bicicletta senza rotelle un paio di mesi prima del suo terzo compleanno.
Credo fortemente che sia portato, certo, ma credo che la bicicletta evolutiva sia stata davvero un’ottima scelta.
Per chi se lo chiedesse, la nostra è la bicicletta Velobike di Imaginarium.

Ed ora, quale sarà il prossimo step: skateboard, longboard, snowboard, freeride?

Non sono pronta.