Belli fuori pt.1 22 Settembre 2011 – Pubblicato in: Funky Projects – Tags: , , ,

Che sorpresa!
Tutto mi aspettavo tranne che ritrovarmi a rimuginare sul sistema e alla rivoluzione smile riot alla fine di una giornata da fashion blogger.
Ma partiamo dall’inizio.

Ore 12.30 appuntamento presso la sede di Privalia.

Privalia è un club dove ci si inscrive per poter acquistare un’infinità di marchi a prezzi vantaggiosi.
Che avessero una comunicazione giovane e grintosa si era capito subito, questa iniziativa che hanno chiamato “Belli Fuori” li rappresenta bene: 13 blogger selezionate per avere un resoconto della settimana della moda un pò diverso, diretto e forse meno sofisticato.
Una comunicazione Pop, insomma. Curata nei minimi dettagli, come il briefing, il giro turistico dell’azienda,il brunch e il workshop di Lomography che ci hanno offerto.

Ed è proprio questa la sorpresa.

L’età media dei lavoratori nell’azienda, e sono tanti, è di 27 anni. Pazzesco no? Fondata in Spagna da due ragazzi giovanissimi, si sta imponendo come leader del settore in molti paesi.
Quindi se si segue lo smile riot funziona? Se si danno le giuste possibilità ai giovani si possono fare grandi cose?
Ma non è tutto :le donne.
Le donne hanno posti di rilievo, di responsabilità, come mi ha spiegato Marta, che proprio non ci tiene a farsi chiamare capo…

Ero già felice della mia giornata.
In giro con la mia amica Cami, per fare una cosa che mi piace e mi imbatto in un’azienda dalla filosofia smile riot.
Da lì tutto un altro fluire di pensieri.
Questa volta sulla moda e la comunicazione.

Per fortuna la trasformazione è già in atto. Il marketing, che si è spostato dalla carta stampata alle pagine web è molto più diretto.Per vendere ci si avvicina molto di più al cliente, è una comunicazione che ci somiglia di più, che prende spunto da noi, così come fanno gli stilisti.

Gli outfit più belli li ho visti indossati da lavoratrici della settimana della moda contorte dietro ai loro obbiettivi più o meno grandi. Comode ma stilose all’inverosimile, sfoggianti accessori che non sarebbero mai venuti in mente alla fotografata.
Delusissima dalle partecipanti alle sfilate, le più fotografate, per tornare al mio discorso, ho trovato avessero una comunicazione noiosa ed obsoleta. Perchè la ricerca del loro outfit è solo “comunicazione”.
Ragazze giovani, belle, bellissime, invecchiate dalle loro mise, un po’ tutte uguali e contraddistinte da quel sorriso sicuro che trasmette tutta la loro insicurezza…ah, che bello avere chiuso coi 20 anni, ve la ricordate quell’insicurezza lì? (non che poi passi, ma è diversa, trovo).

Un wow wowissimo ad un sacco di addetti ai lavori invece, buyer che dal bar comunicano dai loro telefoni con mezzo mondo, a loro agio nei vestiti dell’anno prossimo sfilati da chissà quale campionario. Sì a molti fotografi e assistenti varie.
Un sì sì sì a queste donne mature, che libere dal mi devo far notare sortiscono esattamnte l’effetto contrario. Come le ho guardate ammirata. Che belle. Perfette in tutto: scarpa, borsa, sorriso.

Ma guarda un pò, nemmeno un giorno da fashion blogger e mi ritrovo a scrivere “questo sì e questo no”, me lo dico da sola: “Ma per favore!”

Ecco le foto, alcune dal mio telefono e le altre scattate da miss Canon, nelle mani di Camilla!
Correte sul suo blog > qui per leggere il suo punto di vista e su quello di Privalia per leggere il nostro post scritto a quattro mani > qui

Un sorriso e a domani per la seconda parte!