La vacanza dai nonni parte prima. Il pupo 16 Giugno 2011 – Pubblicato in: Travel with kids

Dopo quasi 22 mesi ci sono riuscita, mi sono convinta a fare le valigie a Lil Ricy per mandarlo in campagna dai nonni aka i miei genitori. Essendo papà C. in viaggio tra le onde del Pacifico la decisione è stata tutta mia, o quasi.

Preoccupazioni alle stelle: “Odddddio, ma quello lì farà un casino micidiale” – “Oddddddddddddddio, e se si mangia le noci crude” – “Oddddddddddddddddddio, e se non sta bene” – “Vabbè, alla fine mica sta andando al fronte no? Poi lì ci sono le mucche, le galline, quelle robe lì che si muovono no? Ecco…Oh mamma e se lo becca una gallina?”

Non ho fatto i conti con l’oste, ovvero il gremlin, che sarà pure piccolo ma evidentemente il suo secondo nome non avrebbe dovuto essere Nalukai, l’unione di due parole hawaiane che significano onda ed oceano, ma Tarzan considerando le sue capacità di aggrappo e salto, aggrovigliamento e resistenza agli urti! Morale, dopo poche ore di ambientamento nella casa dei nonni ha preso possesso del mezzo, studiato le misure di porte e finestre, provato a salire e scendere le scale tra le trenta e quaranta (mila) volte, percorso il perimetro del giardino e del vigneto come un maratoneta olimpico. Molto bene, a tutto questo si aggiunge un incontro ravvicinato con il pollaio: “Riccardo non aprire quella porta che escono le galllllineeee!”, con un cucciolo di cane da caccia: ” Ciaooooooo, ciaoooooo, ciaahahahahahahahah (cane che gli lecca la faccia)”, conosciuto una lumaca: “Cuuuuuuuuushe? OOOOOh”

A tutto ciò aggiungiamo:

la perdita improvvisa di petali dai gerani della nonna ed il loro ritrovamento a mazzetti per terra;

L’utilizzo improprio dei sassi dopo l’ingollamento mattutino del latte con il biberon;

L’accurata pulizia del cortile con lo scopettone;

L’importante quantità di deratte alimentari ingurgitate con gusto (fagiolini compresi, e chi l’avrebbe detto)

Le ginocchia elegantemente abbellite da botte e graffi;

La piscinetta rosa (rosa?);

L’abile ruffianamento di parenti ed amici dei nonni che in 24 ore sono già stati in grado di fargli regali! Senza parlare della nuova tata che s’è scelto.

Il pupo ha già l’agenda zeppa di impegni per le prossime ed assolate giornate, tra i quali vorrei annoverare la gara di pesca del nonno. Io a mio padre l’ho detto chiaro e tondo: “Se porti tuo nipote, scordati di prendere anche solo un pesce e se mai ne prendessi uno già sai che gli verrà data una nuova vita nel laghetto!” Mi ha risposto con un serafico, “mavalà”. Ah già, dimenticavo… Lil Ricy fa tutto quello che gli dice il nonno.

Potenza dell’italica madre =0

Ok, a questo punto posso tornare a casa…da sola.

A pensarci bene sono anni che non passo dei giorni senza i miei uomini. Quella che starà peggio sono io, la solita mamma che fa la funky ma sotto sotto, ma sotto, sotto? Vedi Parte Seconda.