Commenti negativi: come e a che pro? 30 Giugno 2015 – Pubblicato in: The Funky Diaries
Quella che segue è una riflessione fatta per la prima volta tempo fa, dopo aver letto un commento negativo.
Il prodotto: parlavo di un contenitore per pannolini. Il disappunto di una lettrice: i pannolini inquinano.
Fin qui tutto bene. Peccato che non sia riuscita a ritrovare il commento, avrei voluto citarlo testualmente.
Cosa non andava in quel commento?
Suonava tipo:” Brava! Freghiamocene dell’ambiente!”
Peccato, ho pensato. Ha perso un’occasione per far passare un messaggio.
Poi ho pensato: perché si scrive un commento del genere?
Cercherò di spiegarmi.
E’ più che naturale avere opinioni diverse e commentare una cosa che proprio non ci piace. Ma a che pro?
Ho pensato:” Se lo fai perché ci credi fortemente, hai perso un’occasione per spiegarmi qualcosa che avrebbe potuto arricchirmi, un’esperienza diversa, un punto di vista differente…”
In questo caso avrebbe potuto raccontarmi del suo rapporto con i pannolini lavabili, forse, che è meno complicato da gestire di quanto io possa pensare e altre cose…
Sto inventando, non so nulla delle esperienze e delle idee di quella persona.
Poco tempo dopo, una situazione simile.
Per un post in cui racconto della mia esperienza con dei ciucci, succede che mi prendo della giornalista da quattro soldi.
Risposi educatamente. Non sono giornalista e poi, in che modo dicendo che ho usato i ciucci con i miei figli, sapete bene che non amo mai parlare in generale ma delle mie esperienze personali, avrei potuto dare cattive informazioni a una mamma?
Spiegami. Spiegati. Ti ascolto.
E anche qui stessa riflessione. Se l’argomento ciuccio ti sta a cuore e credi sia importante dire alle neo mamme che è importante non usarlo, ti darò un consiglio: se per comunicarlo parti offendendo e/o comunque con dei toni aggressivi, ti sei già giocata/o la probabilità di farti ascoltare. Difficile che venga voglia a qualcuno di aprirsi alla tua esperienza, di avere voglia di prendere in considerazione un punto di vista diverso che poteva tornare utile a me o a qualcuno che stava leggendo la conversazione.
Chissà se sono riuscita a spiegarmi per bene.
(Sto scrivendo con un occhio chiuso e l’altro no, ma avevo l’impellente bisogno di esprimermi)
Ho riportato due esempi sul mondo mamma che sono declinabili a qualsiasi contesto.
Era un po’ che avevo voglia di mettere questa riflessione nero su bianco.
Su Le Mamas e i nostri social, queste cose accadono di rado, ma vedo tanti di questi commenti anche sui profili di altri.
Quindi, commenti negativi dai toni brutti: a che pro?
Se è per manifestare un’opinione diversa e farsi ascoltare, come ho già spiegato, secondo me, in quel modo lì è del tutto inutile.
Se invece il motivo è un altro, mi arrendo: proprio non ci arrivo. Perché?
A cosa mai potrà servire spendere qualche secondo del nostro tempo per buttare lì un commento sterile e arrabbiato? La trovo una cosa inutile e senza senso.
Concluderò quindi con un pensiero estramente profondo:
Cos’ho capito di questi commenti che al 90% non possono in nessun modo far nascere un momento di confronto? Perché si scrivono?
BHO!
Le parole sono importanti, come scrive nel suo post Camilla Zelda was a writer: “Le parole muovono folle e uccidono. Le parole fermano un individuo tra tanti e lo rimettono al mondo.”
Potete leggere tutto il suo post –> QUI
Commenti
Francesca Giugno 30, 2015 - 17:00
Non sono una “mama” ma vero: esempi declinabili in qualunque contesto… l’aggressività inibisce il dialogo! Le urla stracciano la verità…
justine Giugno 30, 2015 - 17:15 – In reply to: Francesca
Sempre!
Grazia Giugno 30, 2015 - 17:08
Non è una mia esperienza personale, solo qualcosa che ho osservato più di una volta in giro, comunque c’è anche il rovescio della medaglia, quelli che ad un commento pacato che esprime un punto di vista diverso reagiscono male. Accusando il commentatore di essere, nell’ordine, polemico, maleducato e invidioso.
justine Giugno 30, 2015 - 17:15 – In reply to: Grazia
Giusto, hai ragione, altra occasione persa per sostenere civilmente una conversazione.
Laura Giugno 30, 2015 - 17:17
amen…poi quando lo scopri ci scrivi un post vero?
justine Giugno 30, 2015 - 17:26 – In reply to: Laura
Perché BHO non è una risposta? ahahahah
D-chan Luglio 02, 2015 - 19:01 – In reply to: justine
Sì, è una risposta, ma sgrammaticata! Si scrive “boh” con l’acca in fondo! 🙂
(Come dico sempre al mio fidanzato: “Non lo so” è una risposta, non dire nulla e far pensare all’altra persona che neanche la stai ascoltando invece non lo è! Poi per forza che ti faccio tre volte la stessa domanda e mi arrabbio pure!)
Comunque ho un’ipotesi: chi scrive un insulto o un commento negativo e rabbioso non vuole sostenere civilmente una conversazione, vuole solo sfogare contro ignoti l’incazzatura momentanea. Come quello che ti urla dietro per strada se ti fermi per far passare la vecchietta sulle strisce mentre lui ha fretta. Di certo non ha né tempo né pazienza per sostenere un punto di vista con educazione, vuole solo che tu ti tolga da in mezzo ai piedi.
Luisa Giugno 30, 2015 - 17:41
Non capisco neanch’io da dove venga tutta questa acredine nei commenti, specialmente su Facebook, dove a volte sono veramente aggressivi, altre più pacati, ma dichiaratamente ostili. Io ne ho ricevuto uno sul fatto che nel mio blog racconto anche acquari e parchi-zoo considerati diseducativi per i bambini. Sarebbe un po’ come se uno che è vegetariano scrivesse commenti negativi sotto a tutti quelli che mettono le foto di invitanti bistecche. Ma lasciamo che ognuno sia libero di usare o meno i pannolini e i ciucci, di mangiare ciò che preferisce o di andare dove vuole con la propria famiglia. Mi chiedo anche se sia proprio necessario confrontarsi con chi la pensa diversamente da noi o magari potremmo accettarlo senza farcene un problema???
justine Luglio 02, 2015 - 07:53 – In reply to: Luisa
Credo tu abbia colto in pieno uno dei problemi, sembra che si debba far cambiare sempre opinione a tutti i costi…
Drusilla Giugno 30, 2015 - 19:04
L’aggressività e la cattiveria dei commenti non portano a nulla, non sono cose costruttive, anzi fanno passare la voglia di creare discussione. Ma purtroppo è una tecnica molto usata ultimamente
justine Luglio 02, 2015 - 07:53 – In reply to: Drusilla
Io vivo sempre nel mondo delle favole, spero sempre cambi qualcosa…
Pretty in Mad Giugno 30, 2015 - 19:51
Sono i social.
I social hanno portato a tutto questo: il “coraggio” di dire anche con certi toni cose che di persona non si direbbero mai.
Facile commentare sotto ad una foto che metti, dopo essere stata dalla parrucchiera, con “No questa volta i tuoi capelli sono orribili!”. Diversi è se la stessa persona ti incontra al bar, mentre prendi un caffè dopo essere stata al salone a farti la piega. Io non penso che ti fermerebbe per dirti “mamma mia ma cosa ti hanno fatto in testa?” Come non interverrebbe se stai parlando con una tua amica di ciucci e pannolini, per dirti che hai sbagliato tutto nella vita.
Sono esempi futili i miei ovviamente, ma credo che il succo sia tutto qui: dietro ad uno schermo è più facile sputare sentenze e casomai sfogare qualche frustrazione.
Ripeto: sono i social.
Cioè la gente che li usa male, in realtà, che non capisce che l’educazione ci vuole anche qui, che non è che la vita virtuale non è vita vera. Se sei maleducato virtualmente lo sei per davvero, mica solo per finta!
Scusa la pezza ma questo è un argomento che mi sta particolarmente a cuore.
Sarà che sono sempre stata dell’idea che se una cosa mi piace metto like e commento, se non mi piace guardo altro. Ma che problema c’è? Ma perché dovrei venire a romperti le scatole?
Per concludere dico BHO.
PS: io adoro i social, sia chiaro.
justine Luglio 02, 2015 - 07:56 – In reply to: Pretty in Mad
Anche io adoro i social, proprio per questo non sopporto che non si approfitti del vero potenziale: condivisione e discussione civile!
Che poi io faccio come te, non mi piace, non guardo e vado avanti…dico la mia solo se lo ritengo necessario, propositivo o costruttivo.
Doppio Bho bellezza!
Moms About Town Giugno 30, 2015 - 22:53
A me è capitato di riceverne riguardo a un post sui pro e contro dell’avere figli maschi e femmine, a mio parere inequivocabilmente ironico e leggero. Bè, qualcuna mi accusò di superficialità, perché “che importa se è maschio o femmina, un figlio è una benedizione in ogni caso”. Io ci sono rimasta proprio male ed essendo pure una che non riesce a farsi scivolare tutto addosso ho iniziato a interrogarmi sui massimi sistemi: sarò davvero stata superficiale? indelicata verso quelle che di figli non ne possono avere? stupida? cretina? Poi ho riletto il mio post e ho pensato “omnia munda mundis”: l’intenzione era buona e il post non innocuo, di più! e quindi amen, non si può piacere a tutti.
justine Luglio 02, 2015 - 07:57 – In reply to: Moms About Town
Toccherà mettere la scritta: attenzione, post ironico!
leparoleverranno Luglio 01, 2015 - 00:37
I commenti negativi lasciano molto perplessa anche me. Se è una cosa che non avrei il coraggio di dirti in faccia, non la metto neanche per scritto. Ma concordo con Pretty in mad, si sentono forti perché nascosti da uno schermo. Se mai un giorno mi succedesse, spero di essere abbastanza forte nel dirmi: non ti curar di loro, guarda e passa. O come dice mio fratello: io al mattino, insieme al latte, mangio sempre un pacchetto di ca…i miei!
Francesca
justine Luglio 02, 2015 - 07:58 – In reply to: leparoleverranno
Biosgnerà fare un grandissimo lavoro di educazione virtuale, netiquette e varie sui giovani e giovanissimi, è assolutamente necessario per cambiare le cose…
Un abbraccio!
Titti Luglio 08, 2015 - 15:29
Io leggo qua e là post di mamme blogger (avendo due figlie) ma ormai i commenti non li leggo più. Sono sempre più stupidi e inutili. Sembra che siamo circondate da un universo di super mamme che non danno il ciuccio, usano pannolini ecologici, guai a comprare un omogenizzato, mai succhi di frutta (pena l’avvelenamento del pargolo, che diventerà anche obeso). Poi ti guardi in giro e vedi mamme di tutti i contesti sociali che comprano pannolini, omogenizzati e succhi di frutta. E scopri che ora il ciuccio è raccomandato dall’oms per prevenire la sids e quindi ti viene da mandare un bel vaffa a tutte queste super mamme che non hanno altro da fare nella vita che rompere le scatole e far sentire inadeguato l’altro 99% delle mamme.
justine Luglio 08, 2015 - 17:46 – In reply to: Titti
Ecco, la riprova che qualcosa non funziona…se c’è da far passare un messaggio ben venga, ma come dici tu, il rischio è spesso quello di far sentire inadeguate o anche peggio.
Io sono per ricredermi e/o imparare cose nuove sempre, basta che me lo dici con calma però!
Grazie per aver lasciato il tuo pensiero…
Cinzia Luglio 08, 2015 - 21:06
Ti racconto cosa mi e’ successo tre anni fa, la prima volta che festeggiavo il ThanksGiving in USA, dove vivo ora. Carico su IG una foto del mio piatto di ristorante, tutta felice, io, con il mio tacchino e la mia salsina gravy. Mi arriva un commento scritto cosi’ (l’ho cancellai ma me li ricordo bene): “Ma non ti vergogni? Ma sei impazzita? Da quando vivi negli USA ti sei messa a mangiare schifezze invece di rispettare la cucina del tuo paese!” Proprio cosi’, gridato, urlato. E non si trattava di uno sconosciuto, bada bene. Ci rimasi cosi’ male che ci sto ancora rimuginando. Da allora ho un po’ di timore anche a caricare foto o a postare qualsiasi cosa. E non capisco tuttora che tipo di sfogo incarnava quel quel commento.
justine Luglio 09, 2015 - 07:59 – In reply to: Cinzia
ma non te la devi prendere, era davvero un commento senza senso…mah!