#Canon1000, lo Storytelling e la bellezza sconosciuta. 16 Giugno 2014 – Pubblicato in: Cool Stuff – Tags: brera, canon, canon1000, fotografia, lazzari, milano, miss marchioro, strada, street, workshop, Zelda was a writer

Un pomeriggio milanese nell’appartamento Lago.

Io Camilla (Qui il suo post su Canon 1000) , Miss Marchioro. oltre ad altre persone, tutti intorno a un tavolo. Si parla di fotografia, di racconto attraverso le immagini, il relatore è il cantastorie italiano 2.0 più famoso della Rete: Simone Bramante in arte Brahmino. Impossibile non conoscerlo, le tue foto sospese sono tra le più belle e originali di quel pozzo senza fine di selfie che è Instagram. Simone l’ho definito come cantastorie, non l’ho fatto per licenza poetica, lui è davvero la contemporaneità di quei personaggi che secoli fa cantavano  meraviglie  sul ciglio delle strade e nelle piazze. In questo pomeriggio milanese abbiamo ascoltato le sue parole e visto le sue storie, ha parlato di storytelling, come piace a noi, con quel gusto sincero e vero di dare un contenuto e carattere ai suoi lavori. Ogni singola foto fa parte di un progetto, un percorso personale e una visione d’insieme, una foto è un capitolo e dunque aperta nella sostanza e nella creatività, pronta a essere allacciata ad altre nell’immediato o nel futuro. Vi rimando alla bella intervista che Rocco Rossitto gli ha fatto su Wired e vi invito a visitare il suo sito , Simone è un creativo che ti ispira, senza sopraffarti e per chiudere un ideale cerchio familiare mi piace linkarvi anche l’intervista che tempo fa abbiamo fatto a sua moglie, perché anche lei è di una bravura pazzesca!

Canon ci ha dato la possibilità di ascoltare le parole di Simone e non solo, ci siamo anche divertite a fare degli scatti con alcune macchine che ci hanno lasciato in dotazione. Divisi in squadre ci siamo avventurati per i ciottolati di Brera, avevamo dei temi da seguire e un percorso da portare a termine.

Io sono andata fuori tema, dovevo concentrami sulle opere d’arte e mi sono innamorata di ogni essere umano che mi capitasse a tiro e ora vi dico perché.

Ho “testato” ma nuova G1X Mark II, una macchina fotografica che non sbaglia un colpo, ma che soprattutto ha la possibilità di aprire il monitor verso di voi, quindi è possibile scattare e controllare l’inquadratura anche tenendo la macchina in basso e da quel momento mi è partita la citazione a Vivian Maier alla quale chiedo scusa.

Fotografare le persone senza che loro lo sappiano è magnifico. Guardare le persone è splendido. Per un’ora della mia vita non ho fatto altro che osservare visi, movimenti, azioni. Non avete idea della bellezza della città, della gente che ci passa di fianco ogni secondo della nostra vita, uomini e donne che come noi rimangono soli nella folla più totale, assorti dalla propria vita. Invece una macchina fotografica, del tempo e qualche magheggio tecnico mi hanno reso possibile raccontare -male- una parte di città, poco dopo la fine della giornata scolastica, poco prima che gli uffici chiudessero.

Ho visto donne bellissime camminare sui tacchi assorte dalle vetrine e annoiate dalle chiacchiere delle amiche. Magari quello di cui avrebbero davvero bisogno è un cerchietto con una rosa di seta, sì, quello che indossa una bimba dal viso bello ferma a semaforo al fianco della nonna. Una bambina bella che magari  in quel momento stava decidendo se prendere un gelato per merenda, quello che assaggiava assorto un’altro bambino poco più in là.

Insomma, un romanzo quotidiano, fatto di piccole imprese straordinarie. E me ne sono innamorata.

Ho scattato un po’ a caso, facendo entrare in macchina più luce possibile, il calore, la vita. Io non sono tecnica e fotografo pochissimo perchè penso sempre di non essere in grado di cogliere il lato migliore, quindi mi deprimo a priori. ma di questo racconto “stradale” sono fiera, un esercizio psicologico ( e santa G1X che come scatti, fa miracoli)

Alla fine del pomeriggio mi hanno chiesto quali fossero i miei scatti favoriti. Li trovate nel post, ma la più bella è questa e l’ho fatta stampare.

Lo stupore e la leggerezza, è una foto Funky Mama al 100%.

Le altre foto nella gallery, grazie Canon per il pomeriggio!