Sono un’attrice fallita. Forse. 25 Febbraio 2015 – Pubblicato in: The Funky Diaries – Tags: ,

In un momento nel quale gli youtubers la fanno da padrona, provo a cercare un paio di cose fatte in passato e, ancora non ci posso credere, ne ho ritrovate alcune.

Che ridere.
Rantolo.

justine 22 anni

Libri preferiti? Film? Ho davvero dichiarato quelle cose?
Non ho parole…

La verità è che fino all’anno scorso non avrei mai avuto il coraggio di rendere pubbliche certe cose. Ma oggi sì, perché le vedo con uno sguardo completamente nuovo.

Non ero forse particolarmente bella, non ho mai bucato lo schermo, non ho ancora ben capito il perché di certi tagli di capelli, ma anche basta con tutta questa pesantezza, Ju, guarda indietro e fatti una risata!
Suvvia.
Ti sono successe cose parecchio divertenti.

Tutto è iniziato grazie a Irene Lamedica. I primi due video della mia vita li ho fatti ballando le sue super canzoni! La amo molto, moltissimo, e custodisco la sua musica come un tesoro.
Purtroppo non ho trovato online il video di Quando le non c’è, ho trovato  solo quello di Si può fare e poi ricominciare, ma non mi troverete mai.
Piccolo indizio: capelli corti, ogni tanto spunto dalla spalla sinistra di Irene!

Poi c’è stato il primo incontro con Marcelo Burlon: come eravamo piccini! Lui pazzesco, gentilissimo, giovane stylist, io una bimba, nemmeno tanto carina, da vestire.
Da notare l’impegno nella mia recitazione. Muoio dal ridere.
Sappiate, che dopo quegli interminabili minuti sul galeone, non ci sono mai più risalita in vita!

Sembra che il video non sia disponibile, ma lo è, basta aspettare un attimo e parte!
Se proprio lo volete vedere…avevo una faccia enorme.

Poi ci sono state diverse pubblicità, piccole cose, con il quale mi sono comprata il primo forno, poi il frigo, e altre cose: tanta, tantissima roba per una giovane alle prese con le prime spese di casa.

Sono stata brava? No. Molto fortunata e milanese.
La mia, è una piccola città, ci si conosce tutti, non ci voleva un genio a finire in una pubblicità, fa parte di quella che io chiamo la classica gavetta della milanese: hostess e varie per gli eventi, lavori in showroom di moda e, per l’appunto, comparsate tv.

lettera-alla-mia-dea

C’è da dire che conosco tanta bella gente, che fa cose belle, bellissime.
Tra questi c’è uno dei miei più cari amici, Massimiliano Mazzotta: un genio.
Di lui vi parlerò a breve, in un post dedicato, perché sta facendo grandi cose, come sempre, con la tenacia e il coraggio che lo contraddistinguono.
Max, oltre ad essere un fotografo incredibile e un regista che ha saputo farsi notare, è anche una persona alla quale è impossibile dire di no.
Ci puoi provare quanto vuoi, tanto alla fine, se così ha deciso, ti presterai a far quello che aveva in mente sin dall’inizio.
Tante idee e molto chiare. La persona più concreta che abbia mai conosciuto.

Con lui, mi sono ritrovata protagonista di due cortometraggi che porto nel cuore. Non so come sia riuscito a farmi interpretare un ruolo in video, non sono un’attrice, ma mi ha fatto recitare. Questo la dice lunga sulla sua bravura.

Lettera alla mia dea, è un corto tratta da un testo in concorso al Festival delle lettere.
Molto toccante, parla di anoressia, un corto che mi ha procurato una  grande emozione nell’interpretarlo, e anche nel vederlo su uno schermo grande, seduta vicino all’autrice di quelle parole vere e vissute.

Con Max, abbiamo poi girato un’altra video lettera, racconto di uno stupro e di una creatura poi nata: il frutto della speranza.
Mi è davvero impossibile spiegarvi cosa sia stato per me, rimanere stesa in mezzo alla strada. Non era un set: le macchine passavano, i passanti anche, non sapevano stessimo girando, e Max, non era ben visibile, nascosto in un angolo di una via dietro Porta Venezia, con la sua telecamera.
La lettera interpretata, come quella sopra, non sono frutto dell’immaginazione. Non aggiungo altro perché non c’é da aggiungere.
Solo un pugno allo stomaco forte, nel risentire quelle parole.

Ho iniziato a scrivere questo post divertita, voleva essere una carrelata di video del passato, nel quale volevo poi prendermi in giro, avrei voluto parlarvi di un programma rai al quale partecipai, poi man mano che cercavo i video, sono finita su questi. Non li vedevo da tantissimo tempo.
Non ho più tanta voglia di scherzare, ma voglio ringraziare Max.
Sei un grande, tra una stupidata e l’altra, grazie per avermi fatto partecipare a qualcosa che mi rimarrà per sempre in fondo al cuore.
Sei stato un pazzo, ad averlo chiesto a me.

Il post simpatico, lo rimando.
Il titolo rimane, anche se non sono un’attrice fallita: non sono un’attrice.
Ma sappiate che aveva senso, come titolo di un post, che non scriverò.