Tutto quello che non sono. 29 Gennaio 2018 – Pubblicato in: Fashion, Funky Projects, LaBag and co.

funkymamacollection

“Descriviti brevemente.”

Silenzio, paura e panico.
E non solo per il brevemente che non mi compete…

Non sono una designer, non sono una creativa in generale.
Lo so che non se ne può più di leggermi ultimamente, sui miei social le didascalie sono più o meno tutte:

“Torno presto”
“Sto lavorando sul coraggio, poi vi racconto…”
“Devo fare cose, non ho tempo per scrivere”

Nessun mistero! In realtà sto pianificando la conquista dell’universo, tutto qui.

Per farlo, sto preparando documenti su documenti.
Ho finalmente uno storico di due anni di attività del progetto FunkyMama Collection.
Posso capire dove ho sbagliato, dove ho fatto bene, dove azzardare e dove correggere.

C’è poco di creativo, molto poco di creativo.
Non si fa moda, da queste parti.
Non mi sono mai inventata nulla di “fashionable” e difficilmente lo farò.
Sono un ibrido.

i'm not a blogger

8 anni fa aprivo un blog. E’ diventato un mestiere sul quale avrei molto da dire ma cercherò di essere breve: abbiamo inizialmente aperto piccoli mondi sul web.
Chi per portfolio online, per mostrare quindi le proprie capacità e competenze da rivendere.
Chi per tenere un diario online condiviso, per un bisogno impellente di comunicare.
Chi per altre varie ed eventuali.

Chi ha fatto il passo professionale è diventato, per farla semplice, una figura che raccontando un prodotto a un gruppo di lettori che si riconosce in quel microcosmo, può provare a venderlo in maniera differente.

Che poi, soprattutto in Italia, il tutto venga apostrofato come marchetta, è solo un’occasione persa.

Non solo non dovrebbe dare fastidio a nessuno ma andrebbe anche supportato.
A me ha permesso di lavorare da casa negli anni in cui i miei figli erano più difficili da gestire e ne sono davvero grata, per fare un esempio.

Certo, sarebbe ottimale che alla base di tutto questo ci fosse trasparenza e coerenza.
Vi piace leggere tutti i giorni contenuti gratuitamente di tal blog?
E allora non dovrebbe dare fastidio vederci anche la pubblicità che è poi quello che permette alla vostra blogger preferita di poter poi dare altri cento contenuti gratis.

Detto questo, a un certo punto, ho pensato: visto che vendo per altri, perché non provare a vendere dei miei prodotti? Ho parlato spesso di etica e produzione, ho voluto provare a farlo.

So come nascono e perché. Lo posso raccontare.
Ma questo non fa di me una designer, una blogger o una negoziante.
Perché i prodotti partono da un testo e non da un disegno.
Perché non prendo quasi più collaborazioni per il blog: pochissime e selezionate.
Perché la negoziante è un mestiere.

Insomma, ho sviluppato le parti più difficili dei nuovi progetti, pagine e pagine di strategie, bilanci e preventivi ma non so ancora descrivere brevemente Justine ne tanto meno FunkyMamaCollection.

Non appena ci sarò riuscita, sarò pronta.
Ho poco tempo per definirlo, ho poco tempo per presentarmi ai miei nuovi eventuali partner.

Poi cambierò anche il post in homepage “Chi sono e cosa faccio” ché racconta solo cosa facevo…

Non smetterò mai di condividere il mio percorso, siamo in tante a provarci e sappiamo quanto sia difficile.
Spero, scrivendone, di riuscire a ricambiare almeno in parte il coraggio che mi avete dato in questi anni.

Grazie sempre.