The Wine Lovers Club. Capitolo terzo: i Comandamenti del vino. Dimmi che vino ordini e ti dirò chi sei. 21 Maggio 2014 – Pubblicato in: The Wine Lovers Club – Tags: , , ,

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Che il vino abbia connotazioni divine mi sembra di poter dire che sia un concetto acquisito.

Che abbia anche connotazioni bibliche mi sembra che sia una argomentazione inattaccabile.

Oggi, proprio io che sono notoriamente conosciuta come “non religiosa, non praticante e ancora alla ricerca del mio cammino…” mi cimenterò come esperta delle letture sacre, soffermandomi sui passi di Matteo (14,13-21), Marco (6,30-44), Luca (9,10-17) e Giovanni (6,1-14).

Si tratta dell’unico miracolo di Gesù, a parte la resurrezione, ad essere presente in tutti e quattro i Vangeli: la moltiplicazione dei pani e dei pesci … e il vino, direte voi, cosa c’entra?!

Avranno dovuto pur bere qualcosa questi Cristiani, di acqua ce ne sarà stata, quindi sarà stato moltiplicato il vino, giusto? 

Stiamo pur sempre parlando di un miracolo, mica pizza&fichi!!!

A chi se lo stesse domandando, la Coca-Cola si moltiplica da sé, quindi non fa testo.

Comunque, io che ho studiato ben 8 anni in Collegio dalle suore, mi ricordavo che avessero moltiplicato anche il vino.

Ricordi di una mente pericolosa,  in balia di menti ancor più pericolose, penserete giustamente voi.

Ora, se vado a leggere i passi da me citati non ritrovo l’aneddoto del vino, ma sfrutterò la mia posizione di scrittrice per arricchire ancora di più quello che poi, dopo tutto, è il più grande bestseller della storia e di sempre… la Bibbia!

 {Per dovere di cronaca: il libro in realtà contiene sia il “Vecchio” che il “Nuovo” Testamento, ovvero la Bibbia originale degli ebrei – detta Tanach, che risale al 600-1200 A.C – più i Vangeli cristiani “canonici”, scritti invece dopo Cristo}.

pani e pesci

Una piccola domanda prima di proseguire.

Se dico “pani, pesce e vino”, a voi che vino viene in mente?

Bianco, fresco, magari bollicine …

Sì, ci sta.

Ma così è troppo facile …

Qui stiamo parlando di miracoli, quindi siamo disposti o no a sfidare l’impossibile?!

Di cosa sto parlando?

Abbinare pietanze di pesce con il vino rosso!

Fino a qualche tempo fa, anche solo pensare, una cosa del genere poteva farsi etichettare con la lettera scarlatta dai Sommelier di tutto il mondo, come se avessimo compiuto un atto blasfemo, oltraggiando la natura divina del vino!!!

Cristo, dalla sua, aveva che all’epoca il vino bianco, con molta probabilità, non esisteva o era cosa comunque ben rara.

La scelta del rosso quindi sarà avvenuta in modo piuttosto spontaneo, casuale se non addirittura scontato.

Ma che vino rosso avrà scelto e che pesci avrà moltiplicato???

Mi sono fatta talmente coinvolgere da questa domanda che ho coinvolto il WLC – Wine Lovers Club – in un’altra delle mie pazzesche sfide alla ricerca deglia abbinamenti più improbabili e ricercati.

RED WINES MEET FISH.

Con l’aiuto di Elena – la Sommelier e il supporto morale di Linda – l’ American wine-buyer, ho dato vita ad una degustazione di cui sono sinceramente molto soddisfatta ed orgogliosa.

Fondamentali, nella realizzazione del mio progetto, sono stati i PRINCIPI DELL’ARMONIA, ai quali occorre sempre richiamarsi quando si è alla ricerca dell’accostamento dei caratteri gustativi di un cibo a quelli di un vino, con l’intenzione di valorizzare le qualità di entrambi.

Un percorso sicuramente non semplice ma decisamente sempre più interessante, coinvolgente  e addirittura divertente con l’esperienza … Ah! l’esperienza … Continuare a fare una cosa finché non si è bravi … Un’ottima scusa per bere e tanto !!!

Il vino è un piacere con caratteristiche molto intime, è quindi importante tenere presente che le soluzioni ottenute dopo l’analisi organolettiche, cioè attraverso i nostri sensi, possono essere più di una e tutte valide.

A seconda di particolari situazioni, come gusto personale, compagnia, abbinamento, clima, atmosfera, annata, … alcuni vini possono essere, a volte, preferibili ad altri ma non in senso assoluto …

Quindi ad ognuno di noi l’onore di scegliere quello più gradito!

In linea di massima, comunque i principi dell’armonia sono: ABBINAMENTO SECONDO TRADIZIONE (piatto e vino tipicamente regionali e locali), ABBINAMENTO PER CONTRASTO DI SAPORI (il vino dovrebbe esprime caratteristiche opposte a quelle del cibo), ABBINAMENTO PER SIMILITUDINE DI SAPORI (dessert = vino dolce!; da evitare l’errore dessert con prosecco o brut!!!), ABBINAMENTO PER SIMILITUDINE DI STRUTTURA (il corpo del vino deve essere proporzionale alla struttura del piatto).

Con questi criteri e accumulando esperienza su esperienza su esperienza {= tanti ma tanti calici di vini diversi!!!} ho proposto:

Ostriche al vapore nei tre abbinamenti: con cipolle rosse di Tropea caramellate in aceto di vino rosso, con limone candito e con vinaigrette di fragole frullate. Vino suggerito: Il Frappato 2013 – Valle dell’Acate – Vittoria Frappato doc – {100% Frappato} – Sicilia.

Lingua di suocera salata {aka pan focaccia} servito con burro di prima scrematura montato con acciughe prima barra sott’olio e gocce di basilico. Vino suggerito: Rossese {aka Dolceacqua} – Vigneto Isasco 2011 – Az. Agr. Punta Crena – Riviera Ligure di Ponente doc – {100% Rossese} Liguria.

Caciucco alla livornese {aka generosissima zuppa di pesce}. Vino suggerito: San Biagio 2011- Lisini – Toscana igt – {100% Sangiovese} – Toscana.

Filetto di tonno Siciliano appena scottato servito con chi ps di mandorle, vela di bacon croccante e salsa ai lamponi. Vini suggeriti: Pinot Nero Fuchsleiten 2012 – Pftischer – Sud Tirolo – {100% Blauburgunder aka Pinot Nero} – Trentino Alto Adige & Il Frappato 2013 – Valle dell’Acate – Vittoria Frappato doc – {100% Frappato} – Sicilia.

Latte in piedi con cuore ai frutti di bosco e gelée di fragole.

Decisamente una serata all’insegna dei peccati di gola!!!

La Bibbia (Genesi 9,20-27) attribuisce la scoperta del processo di lavorazione del vino a Noè {l’hanno fatto Santo, questo uomo???}: successivamente al Diluvio Universale, avrebbe piantato una vigna con il cui frutto fece del vino che bevve fino ad ubriacarsi. { … Sempre detto io, che credere è faticosissimo!!!}

Il Cristianesimo considera il vino come specie sotto cui, nel sacramento dell’Eucarestia, si cela il sangue di Gesù Cristo, che nel corso dell’ultima Cena { … Sempre dietro a mangiare e a bere! …} egli definì “per la nuova ed eterna alleanza, versato per molti in remissione dei peccati”.

Detto questo, direi che possiamo permetterci parecchie serate a far peccati …

Quando non avete idee su come peccare, sapete dove trovarmi …

@Oppio Osteria Monza – via magenta 16/a – 039.389092

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