The Funky Art Exibitions: le mostre autunnali da non perdere 23 Settembre 2014 – Pubblicato in: Art, The Funky Art Exhibitions – Tags: , , , , , , , , , , , , ,

Con la fine dell’estate, le città si ripopolano e riprendono le grandi mostre. Le offerte per questo autunno nelle maggiori città italiane, sono davvero strepitose e promettono lunghe file ai botteghini.

Milano ha aperto da qualche giorno la stagione espositiva con “Marc Chagall. Una retrospettiva 1908-1985” la più grande retrospettiva mai dedicata in Italia all’artista. Con oltre 220 opere la mostra che si svolge a Palazzo Reale, indagherà l’intero percorso artistico di Chagall con capolavori provenienti dai maggiori musei del mondo, quali il MoMa, il Metropolitan Museum di New York, la National Gallery di Washington, il Museo Nazionale Russo di S. Pietroburgo, il Centre Pompidou, oltre a cinquanta collezioni pubbliche e private che hanno generosamente collaborato.

Insieme alla bellezza e alla leggerezza di opere famosissime come “La passeggiata“, o “Il compleanno“, nelle tele di Chagall emerge anche la storia del suo popolo e, in qualche modo, anche quella del Novecento. E proprio questa sensibilità, secondo la curatrice, è uno dei motivi per cui, nonostante l’impianto classico della sua opera, Chagall continua a parlare al pubblico contemporaneo. “Chagall ha toccato alcune corde, alcuni nervi scoperti dell’umanità che sono la contaminazione tra le culture diverse, che è un problema di oggi; ha parlato della non segregazione delle religioni; ha parlato di come le vicende del mondo influiscono sulle vicende umane“. In più il pittore venuto da Vitebsk aggiunge una continua voglia di speranza, spesso rappresentata nei dipinti, da animali sorridenti.Chagall_Il CompleannoSarà di sicuro una delle mostre più visitate di questa stagione anche perché Chagall è stato in grado di creare un linguaggio pittorico immediatamente riconoscibile da tutti, ieri come oggi, frutto di una straordinaria armonia tra le sue diverse anime, quella ebraica, quella russa e l’arte occidentale delle Avanguardie.

Sempre a Milano dal 18 ottobre all’8 marzo, si svolgerà “Van Gogh. L’uomo e la terra”, oltre 50 capolavori dalle maggiori collezioni mondiali per raccontare la terra e i suoi frutti, l’uomo, gli umili, la vita rurale e agreste, in un percorso inedito che ha lo scopo introdurre i visitatori alle tematiche di Expo 2015- Nutrire il pianeta.In un’epoca in cui la maggior parte degli artisti rivolgeva lo sguardo al paesaggio urbano, frutto dell’industrializzazione, Van Gogh sposta la sua attenzione verso il paesaggio rurale e il mondo contadino. La vita e le incombenze della tradizione agreste diventano per lui materia di studio: dai primi disegni realizzati in Olanda fino agli ultimi capolavori dipinti nei pressi di Arles, Van Gogh esprime la propria affinità verso gli umili, identificandosi con loro e rappresentando la loro dignitosa compostezza.

Il percorso accompagnerà il visitatore alla scoperta di opere note e di altre mai viste prima, per comprendere ed esplorare il complesso rapporto tra uomo e natura, tra fatica e bellezza, rivivendo gli stati d’animo che Vincent Van Gogh ha trasferito nelle sue creazioni.

Il corpus centrale della mostra è costituito da opere provenienti dal Kröller-Müller Museum di Otterlo, a cui si aggiungono lavori provenienti dal Van Gogh Museum di Amsterdam, dal Museo Soumaya-Fundación Carlos Slim di Città del Messico, dal Centraal Museum di Utrecht e da collezioni private di solito off-limits: un’occasione unica per approfondire, attraverso gli occhi dell’artista, l’articolato rapporto tra l’essere umano e la
natura circostante.

Da Milano si passa a Torino che dal 27 settembre al 25 gennaio ospiterà alla GAM un’esposizione dedicata ai lavori su carta e a grandi dipinti di Roy Lichtenstein, maestro indiscusso della Pop Art, nato a New York (1923-1997).

Per la prima volta arrivano in Italia 234 opere, grazie alla stretta collaborazione con l’Estate e la Roy Lichtenstein Foundation, oltre a importanti prestiti provenienti da prestigiosi musei internazionali.

Insieme ai disegni, che coprono uno spazio temporale che va dai primi anni Quaranta al 1997, GAM presenta anche alcuni dipinti di grandi dimensioni e una documentazione fotografica, che mostra l’artista al lavoro.

Roy-Lichtenstein-Oh-Jeff...I-Love-You-Too...But_...-Study-1964-Private-Collection-©-Estate-of-Roy-Lichtenstein-SIAE-2014-480x475La GAM offre al pubblico un’occasione davvero imperdibile perché è rara la possibilità di ammirare un tanto rilevante quanto ricco corpus di opere del maestro americano. In passato, infatti, i disegni di Roy Lichtenstein sono stati esposti solo in alcune rare occasioni.

La mostra torinese, presenta la parte più intima e privata del lavoro di Roy Lichtenstein. L’esposizione si concentra, infatti, sulle Prime Idee, ossia le idee primigenie, fonte di ispirazione di opere che in un secondo tempo sono divenute i grandi capolavori conosciuti nel mondo.

Il progetto curatoriale indaga sia il lato linguistico delle variazioni stilistiche del processo creativo dell’opera su carta, sia l’incredibile mondo letterario che alimenta l’immagine di Lichtenstein, il suo modello narrativo fatto di sorprendenti sovrapposizioni di racconti e immagini.

Con oltre 130 opere, è arrivata a Roma una mostra interamente dedicata all’artista Maurits Cornelis Escher, incisore e grafico olandese, che racconta l’annodarsi di universi culturali apparentemente inconciliabili che, grazie alla sua arte e con la sua spinta creativa, si armonizzano in una dimensione artistica decisamente unica.

L’esposizione vuole sottolineare l’attitudine di questo intellettuale, perché il termine artista pare in parte inadeguato, a osservare la natura in un altro modo, con un punto di vista diverso, tale da far emergere in filigrana quella bellezza della regolarità geometrica che talora diviene magia e gioco.Escher-Autoritratto-su-una-sedia-1920

Il percorso della mostra vuole seguire letteralmente lo sguardo di Escher, che ha preso le mosse dall’osservazione diretta e puntuale della natura, sull’onda del fascino che esercitò su di lui il paesaggio italiano. Così, gli occhi del grande artista si sono posati tanto sulle meraviglie offerte dagli scorci del nostro paese, quanto sulle piccole cose, dai soffioni agli scarabei, dalle foglie alle cavallette, dai frattali ai gechi, egli osservava come tutto fosse una straordinaria architettura naturale.

Sono andato nei boschi di Baarn, ho attraversato un ponticello e davanti a me avevo questa scena. Dovevo assolutamente ricavarne un quadro!” Con queste parole, Maurits Cornelis Escher, allude alla litografia dal titolo Tre mondi, in cui superficie, profondità e riflesso sono poste su un unico piano, quello dell’acqua, che accavalla mondi reali e mondi riflessi fra sogno e geometria, invenzione e percezione visiva, fantasia e rigore.

Per chi come me (impegnata tra latte e pannolini) si fosse perso la mostra di Frida Kahlo a Roma, potrà rifarsi con la grande esposizione di Genova.

Nelle prestigiose sale di Palazzo Ducale viene presentato al pubblico il percorso artistico e biografico di una delle coppie più celebri dell’arte del Novecento: Frida Kahlo e Diego Rivera. Le 120 opere esposte, si prefiggono l’obiettivo di raccontare i legami segreti che unirono due artisti così profondamente differenti e quanto diversamente sia stata valutata la loro espressione artistica nel tempo.