Predico bene, razzolo male. 20 Maggio 2015 – Pubblicato in: Rubriche, The Funky Diaries

Da sempre, Le Funky Mamas si fanno portavoce di un messaggio importante quanto semplice: siamo donne con figli.

Il termine mamma non mi ha fatto nulla di male, racchiude un universo che mi ha portato tanto, cresciuto e nutrito nell’anima.

Ma sono un essere fragile e volubile,  mi perdo nel tetris organizzativo attorno ai miei amori, con il costante pericolo di scordarmi chi sono realmente. Farò molti errori, come compagna e madre, ma mai e poi mai vorrei che i miei figli mi ricordassero come una donna che si è sacrificata. Ho sempre creduto che il senso di colpa potesse fare più danni di tanti inevitabili dolori che la vita, volente e dolente, ci propone ciclicamente.

Vorrei si ricordassero che ci sono sempre stata, che se anche con fatica è stato bello esserci, ma che sono stati un sacrificio, quello proprio no.

Cresceranno,  avrò più tempo per me e allora mi dovrò ricordare che donna sono stata.

Per questo ho spesso scritto dell’importanza del tempo per se stessi: un parrucchiere,  un caffè con le amiche, un giro in libreria, poco importa. Solo qualche attimo per amarsi nonostante i ruoli che ricopriamo,  solo ed esclusivamente per noi.

Eppure sono arrivata a somigliare alla Maria Maddalena,  10 mesi senza parrucchiere, sopracciglia selvagge e un aperitivo di tanto in tanto si, ma sempre in ambito di qualche evento legato al blog.

Ho predicato bene e razzolato male.

Poi, sabato scorso, mia sorella Caroline mi ha rapito. Ignara di tutto l’ho accompagnata dal nostro parrucchiere di fiducia, Ghiola, con tanto di maglietta bucata e senza trucco.

Avrei dovuto intuire qualcosa quando mi sono trovata davanti Camilla, ma solo dopo aver bevuto uno spritz, ho capito che le ragazze erano d’accordo con il mio compagno e che non sarei tornata a casa di buon’ora.

L’energia era palpabile,  a ricordarmi che ho sempre pensato giusto: del tempo per sé stessi è un tesoro inestimabile.  Infatti, dopo anni, ho deciso di darci un taglio e sappiamo tutte che cosa significa dentro, nel nostro intimo, questo tipo di cambiamento…

Non ho capito come, mi sono ritrovata al concerto di Annalisa all‘Estathe market sound, non mi ricordo dove, mi sono ritrovata la Justine di sempre: in fondo si evolve ma al contempo ci si riscopre. Un anno in più, ma anche un passo avanti che mi ricongiunge con quell’io che mi accompagna dalla nascita.

Un grazie non basta, l’amore che mi avete dimostrato è la conferma della mia fortuna inestimabile: la vita mi ha donato compagni di viaggio più generosi degli alberi che ogni giorno, in silenzio, ci regalano l’ossigeno.

Indovinate un po’? Tutte le foto, tranne una, sono di Camilla Zelda was a writer

Sempre di Camilla l’idea di registrare un video mentre ascoltavamo la radio…
Si vede che non esco spesso senza pensieri, scusate lo sfogo da cameretta, mi giustifico dicendo che quando non bevi mai, uno spritz, fa.