Essere single o non essere single, questo è il problema. 10 Ottobre 2014 – Pubblicato in: The S factor – Tags: , ,

sito d'incontri

Io che single non lo son più da un po’, certi giorni vorrei disperatamente esserlo. Per riassaporare il gusto della libertà, l’ebbrezza della conquista, l’emozione delle prime volte: la prima uscita, il primo bacio, la prima notte di sesso…. già la prima notte di sesso, qui casca l’asino, e non è una metafora. Perché diciamocelo, il sesso da single, soprattutto le prime volte, non è che fosse proprio sempre una figata, era un po’ come stare sulle giostre, a volte era divertente e adrenalinico, altre volte ti dava il voltastomaco. Per non parlare di quando ti toccava il giro sul brucomela. E allora quelle prime volte diventavano anche le ultime e dovevi ricominciare tutto il lavoro da capo: la selezione all’ingresso, un mini test attitudinale, la valutazione scrupolosa del curriculum, il controllo maniacale delle referenze. Per scoprire poi che il curriculum era stato gonfiato ad arte – nemmeno questa è una metafora – le competenze erano poche e per la maggior parte scolastiche – a volte un po’ di tradizione orale aiuta – le referenze erano state falsamente entusiastiche per incentivare il mercato delle assunzioni perché, fuor di metafora, qualsiasi cosa pur di scaricare il poveretto che non sa scopare.

Duomo

L’incognita di svegliarsi con uno semisconosciuto al tuo fianco poi aveva la capacità di tramutare un sogno romantico in un incubo senza fine : chi sei?, chevvoi?, perché stai usando il mio bagno?, ma non potevi farla sul balcone?

Insomma essere single è una figata sulla carta. All’atto pratico è un salto nel buio, la riuscita dell’impresa dipende dal fatto cheti si apra o meno il cazzo di paracadute.

Stavo pensando a tutte queste cose, mentre mi recavo all’evento Meetic.

Meetic è il primo sito d’incontri in Italia. Tra migliaia di foto e di profili puoi scovare persone interessanti in chat, iniziare a frequentarle virtualmente e poi, eventualmente, passare al sodo. In mezzo ci sono anche tanti eventi live, in cui a una foto profilo abbini finalmente una faccia – sperando che sia la stessa – alle parole una voce, un’espressione del volto. Ed era a uno di questi appuntamenti che mi sono intrufolata in incognito per le Funky Mamas. Appuntamento a Milano, sulla terrazza Aperol, una location elegante e romantica, la vista che si appoggia sfacciatamente sul Duomo di Milano illuminato a giorno. In sala uno showcooking di Chiara Maci, perché la cucina si lega alle emozioni e saper cucinare, di questi tempi, è indispensabile se si vuole fare colpo. Un uomo che cucina, per quanto mi riguarda, è ad alto tasso erotico. Per me Chiara rappresenta la garanzia che, qualsiasi cosa accada, comunque mangerò bene.

ChiaraMaci

All’entrata mi infilano un braccialetto che mi descrive in una parola. Loro scelgono imbarazzata, io avrei scelto più una cosa tipo: imbranata compulsiva con manie di grandezza, ma va bene così, in fondo imbarazzata è più pratico. L’idea è carina, devi cercare qualcuno che indossi il tuo stesso stato d’animo e, una volta trovato, vi dovete dirigere lesti lesti al bar dove vi offrono da bere, ma solo fino alle 20.30. Non c’è tempo da perdere. Secondo me in questo caso anche le presentazioni sono superflue. Dopo una lunga e –ehm – accurata ricerca, trovo il mio imbarazzato. Sfoggia una maglietta di superman, a posto così. Mentre facciamo la fila mi racconta che non è la prima volta che partecipa a questi incontri, anzi ci viene sempre, che la sua priorità non è trovare l’anima gemella… allora è per una botta e via…, chiedo io, no ma che dici, è per socializzare, dice lui, ma per socializzare vai in palestra, che magari ti fai pure il fisico… ribatto io, ma tu non sarai mica una di quelle che vengono a questi incontri per curiosità e che sono pure fidanzate… risponde lui, un po’ piccato, ‘azz mi ha sgamato subito… penso io. Gli confesso che sì insomma sono qua per scrivere un articolo, che non sto proprio proprio cercando una persona, perché una persona ce l’ho già e che mi sono appena ricordata di com’era dura certe volte là fuori, che essere single non è certo una passeggiata, che io sono con lui e che ha tutto il mio rispetto.

Lui si volta e se ne va.

Per fortuna avevamo già ordinato da bere.