La grande fuga. Porto low cost 27 Febbraio 2018 – Pubblicato in: Cose Varie

Lo so che vi ho sempre detto quanto sia bello e meraviglioso viaggiare con i propri pargoli e ve lo giuro, lo penso davvero, ma dopo 11 anni e tre figli, ho pensato “Sai che c’è? Stavolta prendo e parto da sola!”
Ho preso coraggio, fatto i biglietti, praticamente costretto la mia amica a venire con me e via si parte per Porto.

Perché Porto? Se me lo chiedete ora, non sono sicura di saper rispondere, sicuramente avrà attirato in qualche modo la mia attenzione e dopo attente googolate, avevo deciso che proprio lei, dovesse essere la meta prescelta per la mia “GRANDE FUGA”.

Soliti voli Ryanair, 51 euro cad, ottimi e in perfetto orario,e tra l’altro gli orari Ryanair da Milano rendono Porto la destinazione ideale per evadere anche solo per un sabato e una domenica.

Arriviamo a Porto, dall’aeroporto al centro della città prendiamo la metropolitana, comodissima ed economica, ricordatevi di fare subito il biglietto o titulo di andata e ritorno, 4.60 anche se non ne usufruirete ovviamente lo stesso giorno.

Usciamo dalla Metro, in zona Stazione Sao Bento, quella bellissima tutta ricoperta di Azulejos, e ciao, ho già gli occhi a cuore, e un wow grande come una cosa che circonda il mio sorriso.

Il tempo purtroppo è stato abbastanza inclemente, freddino e uggioso, ma io da sola non temevo nulla, nessun “metti il cappello a quello, o copriti la gola all’altro”, ero responsabile solo di me stessa per ben quasi 48 ore.

Raggiungiamo subito l’hotel per lasciare i bagagli, un enorme trolley praticamente vuotoda riempire poi di souvenir di ogni genere.

L’hotel dove abbiamo alloggiato è molto carino, in ottima posizione, semplice ma pulito, ve lo voglio consigliare soprattutto alla luce del fatto che ci è costato la bellezza di 52 euro a camera a notte Hotel Moov, in generale posso comunque dirvi che per una doppia in zona centrale in un 4 non spenderete più di 100 euro.

Oltre ad essere bellissima, posso cominciare a chiamare la città: Porto low cost.
Vi dico solo che in due giorni, includendo due pranzi e una cena, con bottiglia di vino annessa, e una merenda a base di Pasteis de Nata, dolce tipico, abbiamo speso la bellezza di 64 euro in due, quindi nulla, e qui citerei anche la frase che tante volte mi gioco col marito “ma guarda spendi di più a passare il weekend a Milano”

Dopo aver fatto check in si parte! L’entusiasmo è alle stelle, i sorrisi e le risate si sprecano, e le mani sono libere!!!! Cosa quasi incredibile sia per me che per lei dopo 11anni, e tre figli a testa.

Di questa destinazione ero all’oscuro di due cose, che Porto fosse al nord del Portogallo, e quindi piuttosto fredda, e la seconda è che fosse su una collina, il che la rende piuttosto faticosa ma anche assolutamente affascinante; eviterei però di noleggiare le biciclette, a meno che non abbiate fatto l’ultimo Giro d’Italia.

La via centrale, dei negozi per intenderci, non è particolarmente interessante, per lo meno per me che evito le vie dello shopping quando viaggio, questo vale per tutte le città tranne per Londra ovviamente, ma comunque piacevole e tutta pedonale; i negozi sono quelli delle grandi catene, esattamente come da noi.

La discesa  verso la zona del fiume, il Douro, fa subito chiarezza però sul perché il centro di Porto, sia stato dichiarato Patrimonio dell’Umanità: è semplicemente unico.
Sono rimasta inebetita due giorni, sulla riva del fiume, a ripetermi da sola, “Quello che vedo è talmente bello da sembrare irreale”.

Il Douro è un fiume grande e vigoroso e anche il famoso ponte di ferro, il ponte San Luiz, che temevo fosse lì per rovinare tutto, devo dire che aveva il suo bel perchè. Non scordatevi di attraversarlo nella parte bassa e anche nella parte alta da cui si scorge un fantastico panorama della città. Per raggiungerlo ci sono delle scale, la funicolare o addirittura una cabinovia.

Girovagando per la città ci imbattiamo in una coda lunghissima e da brava italiana dico ” Se c’è una coda dobbiamo assolutamente fermarci anche noi!” e scopriamo di essere davanti alla libreria Lello, una bellissima e antica libreria, che pare abbia ispirato J.K. Rowlings per i suoi Harry Potter, durante la sua permanenza nella città portoghese.
Non temete, la coda scorre veloce.

Il primo giorno della nostra fuga, l’abbiamo trascorso camminando e chiacchierando, il che con 6 figli, riuscire ad esprimere un concetto fino alla fine, e’ stato già assolutamente appagante.

Alla sera aperitivo a base di porto, e cena in un posticino davvero carino, vista fiume, un bar di tapas portoghesi gestito da un ragazzo molto simpatico   Casinha Sao Joao in due 42 euro, con bottiglia di vino.

Il bello di questo weekend è stato anche, che le dimensioni della città permettono di programmare poco o niente, girare con rilassatezza, avendo però avuto il tempo di vedere praticamente tutto.

La domenica abbiamo voluto fare due cose prettamente turistiche, che però valeva assolutamente fare: la visita con degustazione in una cantina dove si produce il famoso vino portoghese  e la crociera sul fiume.
Per la cantina vi consiglio la nostra, guida esperta e museo molto interessante, Calem, mentre per la crociera vi segnalo di scegliere una partenza dalla parte del fiume di Vila Nova de Gaia, sulla riva dalla parte di Porto, costano in media 4 euro in più.
Poi pranzo a base di Francesinha, piatto tipico, e se sapete cos’è vi prego non giudicatemi, e pomeriggio dedicato agli acquisti di souvenir di ogni genere.

A proposito di souvenir ci tengo a segnalarvi , se cercate belle magliette ricordo della città, questo brand di ragazzi giovani portoghesi, che creano magliette carinissime di ottimo cotone, e con disegni davvero originali: Typographia

Per concludere, considerando il costo del viaggio e la bellezza della città, vi invito a non fare l’errore di perderla, ora che non è ancora meta di turismo di di massa.

E come ultimissima cosa, lo voglio dire: ho adorato il mio weekend da sola libera e spensierata, ma dall’aeroporto in poi ho sempre pensato ai miei soliti compagni di viaggio, a quanto gli sarebbe piaciuto vedere questo o a quanti capricci avrebbero fatto per fare l’altro, perché quando si è abituati a portare i propri figli con sé, sai quanto poi sarà bello al rientro poter condividere con loro i ricordi di viaggio.
il risutato è che compulsivamente appena tornata, mi sono affrettata a prenotare un prossimo viaggio a Napoli con loro per la prossima primavera, evviva, si ricomincia a programmare un viaggio!